Riot V – Mean Streets

Il 23/05/2024, di .

Gruppo: Riot V

Titolo Album: Mean Streets

Genere: , , ,

Durata: 51 min.

Etichetta: Reigning Phoenix Music (RPM)

78

La storia grossomodo dovremmo conoscerla… i Riot (nome originale) sono in giro dal ’75; e intorno alla figura fissa del chitarrista Mark Reale hanno firmato la bellezza di quindici album in studio, sopravvivendo dal punto di vista artistico a tutte le trappole che tre decadi di music business hanno messo davanti alle varie band dedite al genere dell’heavy metal puro. Anche grossi sono i nomi che si sono alternati nelle fila della band… tra Joe Lynn Turner, Mike DiMeo, Rondinelli, Jarzombek e Frank Gilchriest sono in tanti i musicisti d’esperienza che hanno fornito il loro aiuto alla causa di Reale, arrivando nel tempo ad elevare il gruppo allo stato di cult band. Poi, il fulmine: Mark Reale muore, ucciso da una emorragia pare derivata da un morbo di cui soffriva fin da giovane. A quel punto le cose si fanno però meno caotiche e tortuose, e nascono i Riot V.

Nuova formazione – stabile – con vecchi reduci (Van Stavern, ma soprattutto Flyntz) e nuove energie (Lee, Todd Michael-Hall e lo stesso Gilchriest); un paio di album di fattura decisamente buona (‘Unleash’ è un ottimo disco, ma ‘Armor Of Light’ è proprio un gioiellino) e appunto un nuovo monicker: tanto serviva per donare una seconda giovinezza all’uomo-foca Johnny, ora quasi più un seguace dei Manowar che non la simpatica e un po’ strana mascotte che era stato finora. E con questa nuova verve si giunge quindi al traguardo del terzo album per questa formazione: un passaggio di solito importante, che questo ‘Mean Streets’ onora in tutta scioltezza. Forte della freschezza di ‘Unleash The Fire’ e dell’approccio tagliente e adrenalinico di ‘Armor of Light’, ‘Mean Street’ aggiunge l’ultimo ingrediente che mancava ai due album appena citati: l’hard rock. Quella musica sporca, sguaiata e stradaiola – peraltro ben rappresentata dall’esilarante copertina – che un po’ ci mancava, e che negli anni ’90 era ben presente su album quali ‘Nightbreaker’ e ‘Son of Society’, forse non tra i più conosciuti in carriera, ma di sicuro tra quelli più apprezzati da chi scrive. Ecco quindi che ai brani classicamente metallici (‘Love Beyond The Grave’) e a quelli più marcatamente power (‘Higher’); troviamo gustose incursioni nel rock duro e stradaiolo: ‘Feel The Fire’ è un pezzo roccioso e dotato di un gran tiro, nel quale le chitarre stoppate marcano perfettamente il tempo insieme a un Gilchriest asciutto e preciso e al basso di Van Stavern, pulsante e adrenalinico.  La stessa title-track è un altro fulgido esempio di quel mirabili punto di incontro tra hard e heavy di cui gli attuali Riot V sono campioni: qui più che le chitarre cosi protagoniste nel pezzo precedente ci sentiamo di elogiare Michael-Hall, vero mattatore grazie a una bella e trascinante linea vocale. Concludiamo la rassegna dei pezzi che ci sono piaciuti di più con ‘Lean Into It’, altro brano potente e melodico con le radici saldamente affondate nel sottosuolo del rock americano anni ’80. Il resto dell’album? Rimaniamo comunque su alti livelli, con una buona prevalenza di pezzi affilati e taglienti dediti all’heavy più classico (‘Mortal Eyes’, ‘Lost Dreams’), brani più veloci (‘No More’) e qualche concessione a qualcosa di più epico e anthemico (‘Before This Time’).

‘Mean Streets’ è un classico esempio di buona alchimia: i tre volti che da sempre accompagnano i Riot (Heavy Metal, Hard Rock e Heavy Power) qui sono fusi tra loro con invidiabile equilibrio; e di questo equilibrio vivono anche i vari elementi derivati dai musicisti stessi; con il carisma di Van Stevern a convivere in armonia con l’istrionismo di Michael-Hall, la tecnica di Lee e l’esperienza di Flynt e Gilchriest. Un disco davvero ben fatto e concepito, che consigliamo a tutti gli amanti delle sonorità classiche.

Tracklist

01. Hail To The Warriors
02. Feel The Fire
03. Love Beyond The Grave
04. High Noon
05. Before This Time
06. Higher
07. Mean Streets
08. Open Road
09. Mortal Eyes
10. Lost Dreams
11. Lean Into It
12. No More

Lineup

Todd Michael Hall: vocals
Mike Flyntz: guitars
Nick Lee: guitars
Don Van Stavern: bass
Frank Gilchriest: drums