Pain – I Am
Il 22/05/2024, di Fabio Magliano.
Gruppo: Pain
Titolo Album: I Am
Genere: Elettronica, Industrial Metal, Modern Metal
Durata: 41 min.
Etichetta: Nuclear Blast
Peter Tägtgren, uno dei nomi più versatili e prolifici della scena metal, ritorna con i suoi Pain ad otto anni di distanza da ‘Coming Home’, con un album che si ripropone di diventare un ascolto fisso per i fan della band nonchè un punto di riferimento per gli appassionati del metal più moderno.
Ricordo distintamente la prima volta che ho incontrato i Pain. Era il 2002 e mi trovavo appresso agli In Flames nel loro tour europeo. Eravamo allo Z7 di Pratteln in Svizzera ed i Pain erano alle prese con il soundcheck prima dello show serale. Bastarono le prime note di ‘Shout Your Mouth’ per catturare totalmente la mia attenzione, farmi innamorare follemente della band e far sì che, da quel momento, seguissi con interesse e curiosità ogni passo di questo progetto. La stessa curiosità che ha iniziato a crescere negli ultimi mesi, con l’annuncio del nuovo ‘I Am’ anticipato dallo sgranare di singoli ogni volta più intensi. Ecco quindi che, con l’arrivo dell’album nella sua totalità, mi si spalanca davanti un mondo eclettico come eclettico è il suo creatore: rabbioso, pungente, ironico, riflessivo, festaiolo, oscuro, luminoso… L’album si apre con ‘I Just Dropped By (to Say Goodbye)’, un brano che colpisce immediatamente con la sua energia travolgente e un’aria di familiarità. Segue l’ultimo singolo estratto ‘Don’t Wake The Dead’, un pezzo dal sapore quasi post-punk, arricchito da toni atmosferici meravigliosi capaci di catturarti sin dal primo morso, in perfetto stile Pain.
Un elemento che emerge chiaramente ancora una volta in ‘I Am’ è la versatilità di Tägtgren. L’arcinota ‘Go With The Flow’ sfuma nei confini di vari generi, partendo dal rock alternativo sino ad arrivare al metal elettronico, mentre ‘Not For Sale’ rappresenta il classico sound dei Pain, ricco di nostalgico flair. L’irresistibile ‘Party In My Head’ e la traccia che dà il titolo all’album, ‘I Am’, portano bassi dominanti che danno profondità ai brani donando loro un che di ipnotico ma dannatamente coinvolgente.
Una menzione speciale va a ‘Push The Pusher’ una traccia che risuona come un grido di ribellione con i suoi testi incisivi e una dinamica sonora avvincente. L’album si chiude con ‘The New Norm’, brano diretto capace di far battere il piedino durante tutto l’ascolto con il solito sorriso ebete stampato sul viso e con il lento modern0 ‘My Angel’ nata davanti ad un bicchiere di buon vino con la cantante folk francese Cécile Siméone ma soprattutto con ‘Fair Game’, una stupenda ballad malinconica e sofferta che ci mostra il lato più intimo e profondo dei Pain.
Un’aggiunta significativa al progetto Pain è rappresentata dal figlio di Peter, Sebastian Tägtgren, non un semplice batterista ma anche autore di due dei brani più incisivi dell’album, ‘Revolution’ e ‘Don’t Wake The Dead’, dimostrando che il talento musicale è di famiglia.
‘I Am’ è una testimonianza della capacità di Peter Tägtgren di spingere continuamente i confini del genere. L’album è un mix ben equilibrato di intensità sonora, melodie accattivanti e una produzione impeccabile. Dall’apertura con ‘I Just Dropped By (to Say Goodbye)’ fino alla conclusione con ‘Fair Game’, ogni traccia offre un’esperienza sonora unica, mentre Peter Tägtgren dimostra ancora una volta che il dolore può essere trasformato in musica potente e coinvolgente, cementando la posizione dei Pain come una delle band più trasversali e dinamiche del panorama musicale moderno.
Tracklist
1. I Just Dropped By (to say goodbye)
2. Don’t Wake The Dead
3. Go With The Flow
4. Not For Sale
5. Party In My Head
6. I Am
7. Push The Pusher
8. The New Norm
9. Revolution
10. My Angel
11. Fair Game
Lineup
Peter Tägtgren – all instruments
Sebastian Tägtgren – drums