The Aristocrats – Duck
Il 01/05/2024, di Anna Maria Parente.
Gruppo: The Aristocrats
Titolo Album: Duck
Genere: Progressive Rock
Durata: 59:41 min.
Etichetta: BOING! Music
Storytelling 2.0 quello dei The Aristocrats, la band formata dai tre dei musicisti più talentuosi del momento nella scena prog e fusion, Guthrie Govan, un’icona tra i chitarristi più blasonati, Marco Minnemann, il suo equivalente per le percussioni e Bryan Beller per il basso. ‘Duck’ è un concentrato di creatività ed energia elevati all’ennesima potenza, come tutti i lavori del trio. Il nuovo album strumentale esce due anni dopo ‘The Aristocrats with Primuz Chamber Orchestra’ e offre ai fan una raccolta di nove pezzi che sicuramente staranno facendo la loro gioia.
Non c’era alcun dubbio che il motore immobile del tema dell’album fosse stato Marco Minneman, presentatosi, a detta della band, alle session con una canzone intitolata ‘Sittin’ With A Duck On A Bay’, una delle sue innumerevoli geniali bizzarrie (come quella di utilizzare dog toys per animare gli show dal vivo). Dopo una serie di intense discussioni in studio riguardo al protagonista dei brani, il trio ha realizzato di essere in realtà al lavoro su un concept album dedicato interamente a un papero.
L’incipit di questa avventura musicale è dato dal brano ‘Hey, Where’s MY Drink Package?’, descritto da Govan come divertente, rumoroso e, in alcuni momenti, intrigante. Questo pezzo ci trasporta direttamente nella storia del fuggitivo aviforme, in viaggio dall’Antartide a New York City nel tentativo di eludere la polizia dei pinguini. Il secondo brano, rappresenta un ponte verso avventure più intense e apre le porte alla fantastica ‘Sgt. Rockhopper’, un brano spaziale che trasporterà i fan della band fino alle stelle, altro che Grande Mela!
‘Sittin’ With A Duck On A Bay’ è un momento di calma, riflessivo e quasi sentimentale, che ci permette di riprendere fiato prima di immergerci nel finale. L’epilogo dell’album e della saga del pennuto si dipana attraverso due brani altrettanto sorprendenti, avvolti nell’enigma dei loro titoli: ‘And Then There Were Just Us/Duck’s End’ e ‘This is not Scrotum..’.
In ogni brano di ‘Duck’ gli ascoltatori possono godere della quintessenza di Guthrie, Bryan e Marco. Oltre alle trovate tendenzialmente demenziali di Minnemann (di cui sopra), emerge in ogni dove la timida ironia di Guthrie e la grande vitalità di Bryan.
Mi chiedo spesso se gli Aristocrats commetteranno mai un errore, ma fino a oggi sembra che rimangano i re Mida della loro nicchia. Probabilmente, ciò che li contraddistingue non è solo la loro abilità tecnica, ma anche la positività e la passione che trasmettono attraverso il proprio lavoro. È un piacere osservare come, nonostante il livello eccezionale delle loro esibizioni, essi mantengano sempre un atteggiamento umile, leggero e scherzoso, rompendo gli schemi rigidi dell’alta inaccessibilità tipica dei musicisti prog.
Tracklist
1. Hey, Where’s MY Drink Package?
2. Aristoclub
3. Sgt. Rockhopper
4. Sittin’ With A Duck On A Bay
5. Here Come The Builders
6. Muddle Through
7. Slideshow
8. And Then There Were Just Us/Duck’s End
9. This Is Not Scrotum
Lineup
Bryan Beller – Basso
Marco Minnemann – Batteria
Guthrie Govan – Chitarre
con:
Rusanda Panfili – Violini (traccia 9)