BlackRain – Hot Rock Time Machine
Il 19/04/2024, di Andrea Lami.
La mia storia con i BlackRain è simpatica e ve la racconto brevemente. Ho visto la copertina molto thrash di ‘Dying Breed’ ed erroneamente mi ero tenuto a distanza dalla band fino a quando, leggendo una recensione, mi sono incuriosito. Una volta che mi sono procurato l’album è stato subito amore, al punto da sperare di vedere la band dal vivo e nel frattempo seguirla in ogni passo discografico. Ne è seguito l’ottimo ‘Untamed’ (recensito qui) con la conseguente fortuna nell’incrociare la band in Belgio ed assistere ad un loro live esplosivo. Tutto questo per arrivare oggi alla pubblicazione del seminuovo ‘Hot Rock Time Machine’.
Perché seminuovo? Semplicemente perché questo album contiene dieci brani, cinque estratti da ‘Lethal Dose of’ (2011) e ‘It Begins’ (2013) due album ormai difficilmente reperibili, quindi una gioia per i fan come me che vogliono completare tutte le discografie delle band che amano. Si parte col botto con ‘Overloaded’, che da il via a questo nuovo lavoro, regalandoci un brano decisamente potente che si fa apprezzare fin da subito.
Nel leggere un titolo come ‘Wild Wild Wild’ la mente correi ai Motley Crue (sembra un mix tra ‘Wild Side’ e ‘Girls girls girls’!!) e ci si aspetta un brano adrenalitico, invece siamo di fronte ad un midtempo che farà agitare il vostro capoccione, è proprio vero che se un midtempo è fatto bene, risulta coinvolgente e vincente già ai primi ascolti. Su ‘She’s In Love’ si sente tutto il trademark dei BlackRain. Ipoteticamente ascoltandola su qualche webradio avrei tranquillamente scommesso di poter riconoscere la band. C’è spazio anche per una ballad, intitolata ‘Nobody But You’, brano che potrebbe far breccia nei vostri cuoricini. Se così non fosse, perché siete dei rockers veri che hanno bisogno di adrenalina, state tranquilli perché con ‘Dancing On Fire’ si torna a pedalare ed anche molto velocemente. Ultima nota per ‘Revolution’, un brano che riesce a creare un’atmosfera da Far West, senza perdere un grammo dello street/glam/sleazy che caratterizza la band.
La scelta di ripubblicare parte della discografia già precedentemente data alla luce, è sempre un’opzione che fa discutere. Provando ad interpretare il pensiero della band, l’idea potrebbe essere nata semplicemente perché i lavori precedenti non hanno ricevuto la giusta distribuzione oppure per la voglia di dar nuova vita a brani meritevoli, magari penalizzati da una produzione non all’altezza.
In ogni caso, la scelta risulta decisamente vincente, in primis perché per chi come me non era in possesso di questi album, con questa uscita, in qualche modo riuscirà a coprire, anche se in parte, questo buco discografico ed in secondo luogo perché i brani scelti, risuonati, rimasterizzati, insomma praticamente rimessi a nuovo risultano vincenti.
Tracklist
01. Overloaded
02. Baby Shot Me Down
03. Wild Wild Wild
04. She’s In Love
05. Nobody But You
06. Dancing On Fire
07. Young Blood
08. Shining Down On You
09. Revolution
10. Dead Boy
Lineup
Swan Hellion: lead vocals & guitars
Max 2: lead guitars
Matthieu de la Roche: bass
Franky Costanza: drums