Lucifer – V

Il 14/04/2024, di .

Gruppo: Lucifer

Titolo Album: V

Genere: , ,

Durata: 39 min.

Etichetta: Nuclear Blast

79

Ah, i Lucifer. Ricordo di aver ascoltato il loro primo album nel 2015 e di essere stato subito catturato dalle fantastiche doti vocali della frontwoman Johanna Platow Andersson e dal loro mix sonoro capace di coniugare l’oscurità del doom con l’hard rock degli anni ’70. Ma, mentre mi siedo qui per scrivere la recensione del loro quinto album  (ovviamente intitolato ‘Lucifer V’), devo ammettere che dopo quel primo ballo con il diavolo nel pallido plenilunio, li ho un po’ persi di vista negli anni successivi. Il secondo album del 2018 non mi aveva fatto impazzire, forse perchè era scomparsa gran parte dell’oscurezza doom che aveva catturato la mia attenzione, con l’hard rock Settantiano che era andato via via prendendo il sopravvento. E sebbene abbia sempre dato ad ogni nuovo album un paio di ascolti, non mi sono mai innamorato di nessuno dei loro album successivi quanto ho fatto per quel primo disco. Quindi, cosa cmi riserva ‘Lucifer V’? Il disco ha ancora un’atmosfera distintamente vintage, ma è presentato in una forma aggiornata che prende il meglio da band come Blue Öyster Cult, Heart, UFO, Uriah Heep e Coven e lo plasma in un pacchetto ricco e coerente. I Lucifer amano gli anni ’70. Dal primo riff all’accordo di chiusura, è chiaro che lo spostamento dal doom melodico e pesante a un rock tradizionale e leggermente psichedelico che è iniziato su ‘Lucifer II’ è continuato senza sosta. Il rock occulto, intanto, costituisce ancora una grande parte del DNA infernale dei Lucifer, con abbondanza di Blue Öyster Cult in mostra, insieme a un paio di Coven. Ma più spesso di quanto si pensi, si sentono echi di Kiss e Heart, quest’ultime grazie soprattutto alla performance della Anderson.

La scrittura dei brani è così forte in questo album che suona praticamente come una raccolta di grandi successi. Dalla furia metallica rumorosa di ‘Fallen Angel’, al rock riflessivo di ‘At the Mortuary’ e all’epico ‘Riding Reaper’, l’album ti carica subito. La voce di Johanna ha un potere tutto suo che funge da perfetto ancoraggio per il resto della band. Inoltre, la sua voce è incanalata attraverso melodie orecchiabili e contagiose che ti rimangono in testa a lungo dopo ogni ascolto come testimonia l’irresistibile ‘Slow Dance In A Crypt’.

‘A Coffin Has No Silver Lining’, è invece un brano che richiama immediatamente il periodo di massimo splendore di Ozzy, Kiss e Queen nei loro momenti più pesanti (pensate a ‘Hammer to Fall’). Semplicemente rockeggia! Allo stesso modo, ‘Strange Sister’ sarebbe perfetta mentre il sole comincia a calare sulla folla e la situazione inizia a diventare realmente selvaggia.

Il brano epico di chiusura dell’album, ‘Nothing Left To Lose But My Life’, mostra ogni membro della band brillare al massimo. In particolare, il brano contiene i lick più degni di un guitar hero di Linus Björklund, che qui spacca veramente, ma questo non esclude il lavoro di Martin e Harald, che suonano con tutte le loro forze durante tutto l’album.

In conclusione, ero (e sono) un grande fan del primo album dei Lucifer, e quello sarà probabilmente sempre il mio preferito. C’erano parti interessanti nei secondo e terzo album della band, ma li ho comunque trovati un po’ sottotono in confronto. Il quarto album ha mostrato lo spirito più hard rock della band, ma penso che ‘Lucifer V’ si erga alto come uno dei migliori album hard rock o classic metal degli ultimi anni. Ha racchiuso in sè tutto ciò che potrei desiderare dal loro stile, senza riempitivi, un album che scivola via liscio e che va a posizionarsi tra prime voci nella mia lista degli album dell’anno.

 

 

Tracklist

01. Fallen Angel
02. At The Mortuary
03. Riding Reaper
04. Slow Dance In A Crypt
05. A Coffin Has No Silver Lining
06. Maculate Heart
07. The Dead Don’t Speak
08. Strange Sister
09. Nothing Left To Lose But My Life
10. At The Mortuary
11. Maculate Heart

Lineup

Johanna Platow Andersson – Vocals
Martin Nordin – Guitar
Linus Bjorklund – Guitar
Harald Gothblad – Bass
Nicke Andersson – Drums/Guitar