Amaranthe – The Catalyst
Il 01/04/2024, di Carlo Monforte.
Gruppo: Amaranthe
Titolo Album: The Catalyst
Genere: Alternative Metal, Modern Metal
Durata: 38 min.
Etichetta: Nuclear Blast
Gli Amaranthe, il super gruppo svedese che ha debuttato nel 2009 come una macchina da guerra pop-metal a tre teste, ha sempre suscitato reazioni contrastanti. Fin dall’inizio, si poteva percepire come gli Amaranthe fossero destinati al successo e, nel corso degli anni, hanno dimostrato di meritare pienamente tale affermazione, rilasciando album di alta classe, orecchiabili ed esuberanti, impreziositi da moderne componenti elettroniche e arricchiti con sensibilità pop. Questo, unito alla loro relativamente unica “tri-vocal attack”, ha fatto sì che gli Amaranthe non fossero destinati a passare inosservati. E così è stato. Rispetto al precedente ‘Manifest’ del 2020, che ha spinto i confini verso sonorità più pesanti e djent, ‘The Catalyst’ appare sorprendentemente più contenuto e questo ha fatto sì che non venissi immediatamente colpito dalla musica che stavo ascoltando, nonostante la promessa di un approccio più ‘teatrale’ da parte del fondatore, chitarrista e compositore Olof Mörck. Inoltre, con l’uscita del growler di lunga data Henrik Englund Wilhelmsson, ero curioso di vedere come si sarebbe comportata la sezione vocale. Al posto di Wilhelmsson è subentrato Mikael Sehlin, che si è inserito accanto a Elize Ryd e Nils Molin per completare il trio vocale, integrandosi perfettamente, portando una nuova dinamicità alle performance vocali e aggiungendo un elemento fresco al suono già consolidato della band. Il problema che ho riscontrato fin dall’inizio, semmai, è che la musica non è forse così esagerata come mi aspettavo. Ammetto di non aver ascoltato attivamente nessuno dei singoli principali, quindi ho ascoltato l’album dall’inizio alla fine senza avere preconcetti di sorta. E tutto mi è sembrato un po’ piatto, onestamente, con poche melodie, ritornelli o momenti di pomposa follia che colpiscono nel segno e mi fanno desiderare di premere il pulsante rewind. Dopotutto, è questo che dovrebbe essere il ‘pop metal’, giusto? Ascolti ripetuti veloci di brani brevi, taglienti e incisivi costruiti sul desiderio di infilarsi nella testa delle persone e catturarle già dal primo ascolto. Questo non è stato, almeno non per il sottoscritto. Attenzione, però, perchè questo non vuol dire che ‘The Catalyst’ sia un brutto album, semplicemente è un disco che necessita di più ascolti per entrarti in circolo. Se pezzi come ‘Outer Dimensions’, ‘Insatiable’ e ‘Ecstasy’ sono un po’ troppo vicini al suono ‘eurovision’ o ‘euro-pop’ senza però essere in possesso di un ritornello killer e la cover dei Roxette ‘Fading Like A Flower’ appare alquanto trascurabile, in questo album ci sono altre canzoni che dimostrano di avere davvero una marcia in più. La title track, ad esempio, è una di queste: elettronica teatrale a tutto volume dà il là ad un brano destinato ad esplodere nel modo in cui ti aspetti che la musica degli Amaranthe esploda. Sehlin non perde tempo a lasciare il segno, cantando selvaggio accanto a un riff pesante, punteggiato da una sezione ritmica serrata e da audaci elementi elettronici. Il pre-ritornello offre un delizioso ritmo galoppante accanto a una melodia che cresce, mentre il ritornello è pura esuberanza, afferrandomi con le sue unghie e non lasciandomi più andare. ‘Damnation Flame’ è un altro dei momenti salienti dell’album grazie al suo approccio genuinamente diverso, un brano giocoso e dallo svolgimento teatrale che ricorda un po’ i Nightwish moderni. ‘Breaking The Waves’ emerge invece grazie a orchestrazioni sontuose e un mix sapiente di synth e motivi classici che si fondono perfettamente con le voci pulite e harsh della band. In conclusione, ‘The Catalyst’ si rivela un album che, nonostante alcune criticità, dimostra poter arrivare a destinazione grazie soprattutto a armonie vocali di alta qualità. Se il gruppo è capace di stupire con ogni nuovo lavoro o se sia giunto il momento di cambiare rotta, sta alla soggettiva interpretazione dell’ascoltatore.
Tracklist
- The Catalyst
- InsatiableDamnation Flame
- Liberated
- Re-Vision
- Interference
- Stay a Little While
- Ecstasy
- Breaking the Waves
- Outer Dimensions
- Resistance
- Find Life
Lineup
Elize Ryd- voce pulita
Nils Molin – voce pulita
Mikael Sehlin – scream
Olof Mörck – chitarra, tastiere, sintetizzatori
Johan Andreassen – basso
Morten Lowe Sorensen – batteria