Infected Rain – Time

Il 06/03/2024, di .

Gruppo: Infected Rain

Titolo Album: Time

Genere: , , ,

Durata: 54 min.

Etichetta: Napalm Records

78

Continuano a seguire un buon rate di rilascio gli Infected Rain… dalla prima pubblicazione ‘Asylum’ targata 2011 sono passati infatti una dozzina di anni, lungo i quali Lena Scissorhands  e (variabili) compagni hanno rilasciato la bellezza di sei album; praticamente uno ogni due anni. Mica male! E mica male anche questo ‘Time’ dobbiamo dire, un sesto album professionale e potente, nel quale le molteplici influenze musicali del compositore Vidik si fondono sempre più organicamente con la voce di sicuro particolare di Lena e l’aspetto appariscente della band tutta. Forti di una rinnovata formazione a quattro (tinta anche di tricolore, vista la presenza della italianissima collega Alice Pandini); la potete band di origine moldava si mostra infatti in quesot inizio 2024 in buona forma, forte di un ottimo equilibrio ed alchimia trai vari elementi.

Esatto: “alchimia” è in effetti la parola che per prima ci viene in mente ascoltando ‘Time’… l’effetto minestrone comune a molte band bazzicanti il medesimo pool sonoro è infatti qui abilmente evitato; e tutto in questo album assume un aspetto organico e coeso, con maggiore variabilità rispetto a capitoli più compatti come ‘Endorphine’ del 2019, ma evitando però al contempo di perdersi nei meandri di una proposta musicale dai confini ampi e sfumati. Intendiamoci: Djent, Nu Metal e Groove – la triade consolidata del sound Infected Rain – la fanno comunque e sempre da padroni; ma ad arricchire la proposta intervengono anche stavolta input allogeni quali ad esempio EDM, Synthwave e Trip-hop. Ingredienti diversi tra loro ma gestiti come dicevamo in maniera corretta; usandoli quindi sempre per insaporire la proposta, senza però mai farli cozzare troppo violentemente gli uni contro gli altri.

La partenza con le vorticose ritmiche di ‘BECAUSE I LEFT YOU’ è buona, e assistiamo subito ad un brano variegato e dal buon tiro, condito da una Lena decisamente in forma. La successiva ‘DYING LIGHT’ conferma poi subito l’ipotesi di un album pesante ma eclettico, con momenti più pesanti e “rimici” ad alternarsi a soluzioni più liquide e sospese, molto gradevoli.  E’ l’elettronica tout-court a caratterizzare la cifra stilistica di  “NEVER TO RETURN”; brano atipico in cui l’impatto della band viene almeno temporaneamente sacrificato sull’altare di una maggior creatività, con la definizione di atmosfere diverse da quanto atteso, ma di sicuro interessanti. ‘LIGHTHOUSE’ è un episodio più accessibile, in cui la band risulta meno fisica ma mostra di nuovo di guardare oltre al virtuale recinto che i termini djent e groove metal potrebbero creargli intorno; ma è di nuovo un pezzo tirato ad attirare la nostra attenzione. “THE ANSWER IS YOU” parte infatti forte dopo i primi 15 secondi, con un perfetto timing tra Vidik e la Pandini, per un pezzo he siamo sicuri spaccherà dal vivo. Abbandoniamo la ricchezza sonora (con addirittura inserti trip hop!) dell’ottimo brano precedente per addentrarci nelle atmosfere più languide e seducenti di “VIVARIUM”, dove sono gli arrangiamenti a fare la differenza e a lavorare bene con la performane a tratti languidi a tratti incazzata della solita – selvaggia – Lena. “PANDEMONIUM” porta anti il lato più elettronico della band con aperture melodiche soprattutto nelle strofe, prima che la cattiva ‘ENMITY’ riporti il tutto su coordinate più aggressive ed ‘estreme’. Molto teatrale è l’imprevedibile ‘UNPREDITABLE’ (nome omen!), brano del tutto incernierato alla prestazione multiforme della brava cantante; mentre poco ci lascia “GAME OF BLAME”, unico pezzo dove il dito ci indugerebbe sul tenuto tasto skip, se non fosse comunque per un progressivo inspessirsi delle sonorità che mantiene fissa la nostra attenzione sulle continue trasformazioni che il brano compie nei suoni quattro minuti e mezzo. “PAURA” è un brano interessante, con soluzioni sonore interessanti e anche un breve inserto parlato in italiano, e innalza sul finire il valore di un album buono, presentandoci un altro pezzo su cui pigiare invece play diverse volte.

Abbiamo sinceramente apprezzato l’equilibrio di questo album. Anche se non contiene magari canzoni veramente memorabili o non riscrive per forza i confini dei propri generi di appartenenza; ‘TIME’ è un lavoro compatto e coeso, formato da canzoni ben fatte e che lavorano bene assieme, e che creano un muro sonoro personale e appropriato, che si sposa alla perfezione con l’aspetto anche visuale che circonda tutto quanto riguarda la band. Ben fatto, ci viene da dire.

Tracklist

01. BECAUSE I LET YOU
02. DYING LIGHT
03. NEVER TO RETURN
04. LIGHTHOUSE
05. THE ANSWER IS YOU
06. VIVARIUM
07. PANDEMONIUM
08. ENMITY
09. UNPREDICTABLE
10. GAME OF BLAME
11. PAURA
12. A SECOND OR A THOUSAND YEARS

Lineup

Elena “Lena Scissorhands” Cataraga: vocals
Vadim “Vidick” Ojog: guitars
Eugen Voluta: drums
Alice Lane: bass