Atreyu – The Beautiful Dark Of Life
Il 01/03/2024, di Giuseppe Bellobuono.
Gruppo: Atreyu
Titolo Album: The Beautiful Dark Of Life
Genere: Alternative Metal, Metalcore
Durata: 49:58 min.
Etichetta: Spinefarm Records
I californiani Atreyu ritornano sulle scene con il nuovo album ‘The Beautiful Dark Of Life. In realtà più che un nuovo disco è una compilation che racchiude i tre EP pubblicati durante il 2023: ‘The Hope of a Spark’, ‘The Moment You Find Your Flame’ e ‘A Torch in The Dark’, con l’aggiunta di altri tre brani inediti: ‘Dancing With My Demons’, ‘Insomnia’ e la title track.
A dispetto del titolo e degli argomenti trattati nelle liriche, non sempre leggeri e positivi, gli Atreyu riescono a creare una catarsi emotiva che trasforma la negatività in qualcosa che invece rafforza lo spirito e aiuta le persone a superarla. La formazione attuale degli Atreyu vede Brandon Seller alla voce (pulita) che ha sostituito Alex Varkatzas, Dan Jacobs e Travis Miguel alle chitarre, Marc “Porter” McKnight al basso e agli screaming e Kyle Rosa alla batteria.
Partendo dal fatto che il disco è prodotto in maniera superba e i loro spettacoli live sono sempre più potenti, gli Atreyu sono riusciti a trasferire tutta l’energia degli show in studio e ‘Drowning’ è l’esempio perfetto del potenziale esplosivo prodotto (da non perdere anche il video esilarante nella piscina). ‘Insomnia’, uno dei tre brani inediti, è una traccia da brividi, eseguita con passione e con un ritornello imponente che non esce più dalla testa. Uno degli apici a livello di songwriting di questo nuovo lavoro.
Devo dire che avevo un certo timore ad approcciarmi a’ The Beautiful Dark Of Life’ perché il Metalcore non è proprio il genere che ascolto di solito. A parte questo, le sonorità di tutto l’album sono un mix di metal, nu metal, pop, ed altre storie irresistibile per gli amanti del genere.
L’immediatezza e l’alto contenuto radiofonico dei brani, nel caso degli Atreyu, funziona benissimo come grido di battaglia tra riff cupi e urla minacciose (‘Capital F’). Per certi versi anche ‘God-Devil’ è notevole con gli innesti elettronici sui tappeti di chitarre. Pochi gruppi riescono a cogliere il lato oscuro e quello luminoso con semplicità e la combinazione delle loro melodie con i testi che parlano di dolore e tristezza paradossalmente li fanno diventare come un film ma molto reale e che arriva dritto allo scopo. ‘Watch Me Burn’ è da cantare a squarciagola con il suo killer chorus e la propria air guitar ovunque vi troviate e la dice lunga sul concetto di sana autoironia necessaria a non prendersi troppo sul serio a volte nella vita.
Dopo tanti anni e tanti dischi gli Atreyu hanno raggiunto la maturità e la consapevolezza di essere in grado di creare qualcosa di unico. Hanno esplorato diversi stili musicali mantenendo la loro proposta attuale. Sono passati attraverso accenni punk, suoni elettronici e sono ritornati alle origini. Ogni traccia è pensata per raggiungere il massimo del coinvolgimento emotivo sia se siete da soli con le vostre cuffie, sia se andate ai loro live.
Poi se è tutto rivestito di una patina pop scintillante o metal (magari non sarà quello dei Manowar o dei Judas Priest per intenderci), va bene uguale. Ad esempio, ‘Good Enough’ e ‘Dancing With My Demons’ (l’altro inedito) sono intriganti tra bordate metalcore 100% e breakdown da infarto. Ma anche gli altri brani (‘Immortal’, ‘Gone’, ‘(i)’, ‘Come Down’), creano uno splendido paesaggio sonoro che vi terrà incollati allo stereo dall’inizio alla fine e confermano che a livello di songwriting non c’è un pezzo che possa considerarsi un riempitivo.
In ‘Death or Glory’ c’è il featuring di Sierra Deaton e ‘I Don’t Wanna Die’ è (quasi) una super monster ballad. Con ‘Forevermore’ gli Atreyu ribadiscono un concetto molto semplice: essere in una band è come essere in un rapporto di coppia da sposati. Ci vogliono fiducia, pazienza, amore e compromessi. Ma a volte questo ha un costo. I momenti più drammatici vengono trattati con un sentimento positivo mentre dentro e fuori si scatena l’inferno e il caos.
Anche se molti dei brani sono stati già assimilati all’uscita degli Ep con il tempo, l’album è semplicemente magnifico, e gli Atreyu sembrano aver trovato la loro strada. Un lavoro che aumenterà ancora di più il seguito del gruppo metalcore californiano.
La title-track, ‘The Beautiful Dark Of Life’, l’ultimo dei tre inediti, chiude anche il disco ed è incisiva e arriva direttamente al cuore di chi la ascolta. Oltre alla simpatia innata dei singoli componenti, gli Atreyu hanno dalla loro parte il forte legame emotivo con i loro fan che trascende il genere suonato, e non è da poco: “ogni storia è una storia infinita… (cit.)
Qualsiasi cosa vi intrighi nel metalcore è in questo nuovo album.
Tracklist
1. Drowning
2. Insomnia
3. Capitol F
4. God-Devil
5. Watch Me Burn
6. Good Enough
7. Dancing With My Demons
8. Gone
9. I don’t Wanna Die
10. Immortal
11. (i)
12. Death Or Glory
13. Evermore
14. Come Down
15. The Beautiful Dark Of Life
Lineup
Dan Jacobs – Guitar, vocals
Brandon Saller – Vocals, keyboards, programming, guitars
Travis Miguel – Guitar, vocals
Marc ‘Porter’ McKnight – Bass, vocals
Kyle Rosa – Drums