Wild Steel – Age Of Steel
Il 22/12/2023, di Andrea Lami.
Gruppo: Wild Steel
Titolo Album: Age of Steel
Genere: Power Metal
Durata: 48 min.
Etichetta: Elevate Records
Wild Steel, il cantante mascherato, torna a far parlar di sé con l’uscita di questo nuovo lavoro intitolato ‘Age Of Steel’, il suo secondo album solista. L’album si compone di ben undici brani facilmente riconducibili al power metal, genere che da sempre ci propone il nostro misterioso cantante. L’album racconta una science-fiction di fantascienza ambientata nell’anno 7707 in cui la società è completamente automatizzata e l’umanità sembra scomparsa. Nei testi si parla di una sola donna (ma sarà mica quel gran pezzo di fig…liuola in copertina??) che combatte contro un esercito di cyber-soldati. Tema abbastanza inflazionato ma che fa sempre piacere riaffrontare anche per vedere le possibili ‘chiusure’ personali degli autori.
La strumentale ‘Dragonfly’ apre l’album e lo fa in maniera egregia, un mix di viole, flauti e cori e ci trasporta a ‘Come Along’, il primo brano vero e proprio dell’album. Si inizia subito in maniera indiavolatissima con tastiere, chitarre e ritmica potentissime che preannunciano l’ingresso del cantato. Wild Steel parte in maniera soft raccontandoci un po’ di trama tra le lyric fino a mollare ogni freno regalandoci i primi acuti ma non siamo ancora arrivati alla vetta massima, anche perché bruciarsi tutti nel primo brano sarebbe sciocco. ‘Queen Of Spades’, primo singolo di cui è uscito un video lyric, inizia proprio con una peculiarità del nostro singer: un mega acuto. Basta pochissimo per venir conquistati dal riff di tastiere che difficilmente vi si scollerà dalla memoria. Brano classico dove l’highligh è dato dal duello tastiere chitarra. L’omonima ‘Age Of Steel’ di apre con delle tastiere e dei cori che creano un’atmosfera riconducibile a qualche guerra/duello (non ho i testi, chissà se ho azzeccato). La parte centrale di tastiera, a mio parere assolutamente fuori contesto, ma risulta essere vincente e convincente tanto che al secondo riascolto non vedevo l’ora che arrivasse per mimarla in air keys, visto che non so suonare.
Se per le prime canzoni, lo stile power era predominante con i duelli di cui sopra, da questo momento ‘Age Of Steel’ assume il ruolo di concept vero e proprio, grazie a canzoni di atmosfera (‘Live Again’) che si alternano a brani potenti (‘Don’t Tell Me’). La strumentale ‘Angel’s Nest’ intervallata solo da gorgheggi e pianti di un neonato, per tornare su ritmiche lente, quasi acustiche (tastiera e chitarra classica) di ‘Restless’ con qualche vaghissimo richiamo ai Savatage.
Esplosioni e colpi di mitragliatrice ci introducono ‘Final Battle’. Come dice il titolo, ipotizziamo di essere agli sgoccioli della battaglia ed il tutto viene rappresentato con un brano veloce e potente. Ma ecco che, come ormai siamo abituati, dopo un brano tiratissimo ne segue uno più tranquillo (‘Away With You’), cantato in duetto tra la dolcissima voce di Lizzy Red e quella dello stesso Wild Steel, una sorta di dialogo tra due personaggi. Chiude ‘Odissey’ con il suo incedere magnificente ci lascia sperare in un finale positivo della storia. La curiosità per i testi e per il narrato appare sempre più alta, ma approfondiremo il discorso in sede di intervista.
Tutti conosciamo le caratteristiche del power metal, ritmica serratissima, doppia cassa, duelli di tastiera e di chitarra ma soprattutto acuti capaci di sfondare i cristalli di casa. ‘Age Of Steel’ raccoglie tutti questi stilemi regalandoci un album piacevole, suonato e cantato molto bene che farà la gioia degli amanti del genere.
Tracklist
- Dragonfly
- Come Along
- Queen Of Spades
- Age Of Steel
- Live Again
- Don´T Tell Me
- Angel’s Nest
- Restless
- Final Battle
- Anyway With You
- Odissey
Lineup
Wild Steel – Voce e cori (Shadows of Steel, Oracle Sun, Gabriels)
Franz Ekurn (AKA Francis Scarlet) – Tastiere (Shadows of Steel, Malombra)
Andrea Rinaldi – Chitarre (Daedalus, Palconudo, Thought Machine, Dowhanash)
Federico Di Pane – Chitarre (Arca Hadian, Rock ‘n’ Roll Children)
Fabio Gremo – Basso (Il Tempio delle Clessidre, IANVA, Daedalus, Thought Machine)
Francesco La Rosa – Batteria (Extrema, IANVA, Thought Machine, M-Pire of Evil)
Special Guests:
Roberto Tiranti – Cori
Lizzy Red – Voce e Cori