Alkaloid – Numen

Il 27/11/2023, di .

Gruppo: Alkaloid

Titolo Album: Numer

Genere: , , , ,

Durata: 70 min.

Etichetta: Season Of Mist

70

Monolitici. Questo è il primo pensiero che ci viene a mente dopo l’ora e dieci di ascolto dell’ultima fatica discografica degli Alkaloid. Un aggettivo che se vogliamo si adatta anche a quasi tutti gli altri progetti che vedono l’axeman  Münzner come protagonista – Obscura, Eternity’s End, Defeated Sanity – ma che negli Alkaloid viene davvero sublimato all’ennesima potenza.

E’ così, ‘Numen’ è infatti un bell’album… anzi, tecnicamente possiamo sbilanciarci a dire che è un album di prog/death metal praticamente privo di difetti; ma come ascolto è terribilmente monolitico. Che ciò sia un bene o no lo lasciamo decidere a voi – ognuno ha i suoi gusti, soprattutto nel metal estremo – ma il nostro lavoro di recensori lo facciamo anche dicendovi che questo disco è lungo e complesso da assimilare. E non è soltanto l’elevatissimo tasso tecnico (parliamo di una band formata per tre quarti da membri o ex membri degli Obscura) a rendere l’album complesso e stratificato nella sostanza, ma è proprio l’intransigenza di una penna scrivente – quella di Muzner – che sembra vivere direttamente nei freddi spazi siderali rappresentati nella cupa copertina.

Growling minaccioso, groove massicci, tecnicismi incredibili e passaggi lirici che potrebbero essere cari a Lovecraft; ben poco spazio è lasciato in questo disco a positività e luce, con questi elementi che si amalgamano assieme dando vita a 11 brani potenti e venati di genialità, ma anche soffocanti e oppressivi. La scrittura è contorta e non lineare, e non è raro trovare brani all’apparenza diretti e privi di fronzoli come la groovy ‘Clusterfuck’ trovarsi invece magari spezzati a metà da una lunga sezione solista centrale che toglie i pochi punti di riferimenti che ti stavi magari costruendo. C’è spazio forse per angoscianti e angosciosi sprazzi melodici – e la title track o ‘The Black Siren’ sono li per dimostrarlo – ma è una calma apparente, sempre pronta a rompersi o a sporcarsi di follia, sempre comunque venata del rosso della rabbia o del nero di insondabili profondità astrali. Nu Metal, spacchi industrial, partiture Djent, rallentamenti al limite del Doom e divagazioni strumentali che potresti trovare in un disco dei Theater… come diceva sopra, la sostanza qui è predominante, ed è fatta di cosi tanti ingredienti che è quasi impossibile intuire o prevedere dove finirà un momento più dinamico e magari parte invece una inattesa parte jazzata apparentemente fuori dal contesto che che in realtà si incastra perfettamente nel quadro astratto dipinto nella mente del suo principale compositore.

Beh, noi vi abbiamo avvertito: ‘Numen’ non è un disco facile, cosi come non lo erano quelli che lo hanno preceduto. E’ un album però che non tradisce un grammo della personalità di chi l’ha composto e che ha il pregio di muoversi in direzioni sempre diverse senza però spezzare il povero ascoltatore, ma anzi conducendolo in un vorticoso viaggio dove non sai cosa vedrai né se ti piacerà, ma dove sai che sicuramente rimarrai a bocca aperta. Gli Alkaloid invitano anche voi in questo contorto viaggio nell’oscurità, a voi sta salire sul loro veicolo e capire se quello che vi aspetta vi piacerà o meno.

Tracklist

01. Qliphosis
02. The Cambrian Explosion
03. Clusterfuck
04. Shades of Shub-Niggurath
05. A Fool’s Desire
06. The Fungi from Yuggoth
07. The Black Siren
08. Numen
09. Recursion
10. The Folding
11. Alpha Aur

Lineup

Hannes Grossmann: Drums
Morean: Guitars, Vocals
Linus Klausenitzer: Bass
Christian Münzner: Guitars