Extinction – Cryogenesis
Il 08/11/2023, di Francesco Faniello.
Gruppo: Extinction
Titolo Album: Cryogenesis
Genere: Death Metal, Thrash Metal
Durata: 37:35 min.
Etichetta: Punishment 18 Records
Cos’è per voi il thrash/death? Per me è quel punto di incontro tra i due grandi filoni nati in diversi momenti degli anni ’80, che trova il suo più fulgido esempio in dischi come ‘Schizophrenia ‘ o ‘Beneath The Remains’. È un po’ una di quelle miscele instabili, o isotopi instabili se preferite, perché in qualche modo le band che lo propongono tendono a pendere dall’uno o dall’altro lato – come avvenne ai Testament per un periodo consistente della carriera anni ’90, tanto per dire.
Ecco, dal mio punto di vista gli appulo/piemontesi Extinction con questo terzo full length pendono decisamente sul versante death, per tutta una serie di scelte stilistiche che vanno dalle accelerazioni subitanee alla voce profonda di Filippo “Howling Star” Collaro. Benché le premesse e le presentazioni facciano pensare al radicamento negli anni ’80 del progetto, determinate suggestioni che un tempo avremmo definito “moderniste” emergono sul riffing stoppato di ‘Satanic Ritual Abuse’, il cui controtempo lascia emergere quelle influenze Bay Area fino ad allora sopite, per non parlare del lavoro di lead guitar, che continua a marcare il territorio anche nella successiva ‘Facing the Beast’. Insomma, un disco come ‘Cryogenesis’ presenta vari spunti d’interesse, sia che faccia eco al sound dei primi Hypocrisy sulle monolitiche tracce in apertura, sia che dispieghi contaminazioni melodiche che fanno sì pensare al thrash ma anche al Gothenburg sound, sebbene intenti e soluzioni ne siano ben distanti – il mio recente ripescaggio di ‘Skydancer’ dei Dark Tranquillity mi fa male, mi sa… vedo filosvedesi ovunque! Per non parlare di episodi come ‘Obsession’, che iniziano apparentemente a testa bassa per poi abbracciare quelle contaminazioni groovy di cui sopra; eppure, dal mio punto di vista i picchi del disco risiedono nello strano rifferama di ‘Eternal Life’, sorta di incrocio tra Megadeth e Cacophony, nonché nelle atmosfere sospese tra Slayer, Voivod e Necrodeath di ‘The Woman Strangler’ (e l’argomento è sicuramente tra quelli che erano cari ad Araya e soci!).
Ecco, si può dire che la quota thrash faccia capolino poco a poco, prima sottaciuta poi rivisitata nei modi più disparati. Sebbene le commistioni tra le varie influenze degli Extinction tendano alla lunga a nuocere allo scorrimento delle tracks, la formula è di sicuro interesse, specie per gli amanti delle sonorità in questione.
Tracklist
01. Doors of Perception
02. Demon of the Fall
03. Satanic Ritual Abuse
04. Facing the Beast
05. Synthesis
06. Cryogenesis
07. Eternal Life
08. Obsession
09. The Woman Strangler
10. Empty Words
Lineup
Danilo Bonuso: guitars
Jean Edifizi: guitars
Lorenzo Catolla: bass
Howling Star: vocals
Davide Billia: drums