Primordial – How It Ends
Il 06/11/2023, di Alessandro Ebuli.
Gruppo: Primordial
Titolo Album: How It Ends
Genere: Black Metal, Folk Metal
Durata: 65 min.
Etichetta: Metal Blade Records
Ciò che di ‘How It Ends’ balza immediatamente all’orecchio sono le liriche, inaspettatamente -ma forse neanche troppo- incentrate sulla volontà dell’individuo di combattere per le proprie idee e per il proprio credo, testi che evidentemente segnano un importante passo verso una presa di coscienza della realtà della nostra società e anche un modo per sigillare la propria motivazione e per sentirsi più liberi. Musicalmente i Primordial non inventano nulla di nuovo rispetto al passato, ma il mestiere e la capacità di creare linee melodiche convincenti si rinnova album dopo album, all’interno dei quali non mancano i consueti vocalizzi dai chiari riferimenti alla musica folk irlandese ai quali Naihmass Nemtheanga ci ha abituati. Dieci i brani contenuti nel nuovo ‘How It Ends’, lunghi e dilatati tranne lo strumentale ‘Traidisiunta’ di soli due minuti. A partire dall’opener nonché titletrack ‘How It Ends’ assistiamo a un susseguirsi di sonorità che spaziano dal Black più moderato al Folk in cui le chitarre delineano il tappeto musicale sul quale la voce può spaziare agevolmente; la sezione ritmica è marziale e senza strafare resta al servizio della parte melodica e delle linee vocali alla ricerca di una forma canzone mai debordante. Nel magma sonico dei Primordial regnano Black e Folk in egual misura, quest’ultimo evidente in ‘Call to Cernunnos’ e ‘We Shall Not Serve’, epicità da vendere invece in ‘Death Holy Death’ e ‘Pilgrimage to the World’s End’, fino alla strepitosa ‘Victory Has 1000 Fathers, Defeat Is an Orphan’ che è la summa di quanto ascoltato nell’intero album. Menzione a parte la merita ‘Nothing New Under the Sun’, posta a metà album, che per struttura si discosta dagli altri brani e nel suo incedere lento e incalzante appare più riflessiva ed evocativa in particolare nella lunga e trascinante coda. ‘How It Ends’ segna i trent’anni di una band seminale nel panorama del Black/Folk, cresce ascolto dopo ascolto e una volta entrati dentro le sue spire sarà difficile uscirne. Basti questo per fare vostra la release.
Tracklist
01. How It Ends
02. Ploughs to Rust, Swords to Dust
03. We Shall Not Serve
04. Traidisiúnta
05. Pilgrimage to the World’s End
06. Nothing New Under the Sun
07. Call to Cernunnos
08. All Against All
09. Death Holy Death
10. Victory Has 1000 Fathers, Defeat Is an Orphan
Lineup
A.A. Nemtheanga: Vocals
Ciarán MacUilliam: Guitar
Pól MacAmlaigh: Bass
Simon O’Laoghaire: Drums