Simone Cozzetto – Oblivion
Il 14/10/2023, di Andrea Lami.
Gruppo: Simone Cozzetto
Titolo Album: Oblivion
Genere: Alternative Rock, Progressive Rock
Durata: 46 min.
Etichetta: Sincom Music
Ritorno assai gradito da parte di Simone Cozzetto che nell’arco di poco tempo ha concluso la sua trilogia, dando alla luce l’ultimo album, intitolato ‘Oblivion’.
Siamo nei territori del prog sia strumentale che cantato con riferimenti alla musica dei Pink Floyd,Porcupine Tree giusto per darvi due coordinate musicali.
Le capacità compositive di Simone sono ben note a chi lo conosce e lo scrivente consiglia a con non conosce il musicista in questione, se ama questo tipo di sonorità, di andarlo a scoprire.
Andare a raccontarvi un album come questo, fatto di emozioni, sia per chi l’ha composto che per chi lo ascolta è opera assai difficile. Soprattutto per chi come me è sempre abituato a cercare facili melodie da canticchiare spensieratamente. Qui siamo assolutamente su lidi differenti. In po’ meno abitudinali per me ma sempre piacevoli. La strumentale e malinconica ‘Prologue I’ apre l’album, seguita da ‘Carved In Stone’ un brano con un andamento abbastanza semplice, inutile dirvi che la parte che mi ha colpito di più è stato l’assolo di tale Kee Marcello, nel suo riconoscibilissimo stile. ‘Regret’ è un altro brano decisamente ricercato con svariati cambi di atmosfera che richiede un certo numero di ascolti per venir ben assimilato. ‘Rice Fields’ è il brano strumentale, forse il meglio riuscito, che ci traghetta verso ‘The Body’ l’ultimo brano cantato prima dell’omonima ‘Oblivion’.
Siamo di fronte ad un brano della lunghezza di oltre venti minuti, come da perfetta tradizione prog. Viole, violini, flauto traverso, chitarre e tastiere si dividono il compito di accompagnarci in questo lungo cammino. Dopo i primi tre minuti l’atmosfera cambia radicalmente, fino all’arrivo della parte cantata o meglio recitata. Questo non sarà il primo cambio, anzi, tutto il brano ne contiene molti regalandoci emozioni assai diverse a seconda della parte suonata. Chiude l’album la tranquilla ‘Lucifer’, un brano strumentale che ci accompagna verso l’uscita.
Ennesimo lavoro ben fatto da parte del polistrumentista Cozzetto che ci sentiamo di consigliare a chi ha voglia di sperimentare e a chi ama certe sonorità ricercate.
Tracklist
- Prologue I (Where Was The Sentence Written?) (1:17)
- Carved In Stone (5:03)
- Prologue II (What Is Haunting You?) (0:35)
- Regret (9:43)
- Rice Fields (2:57)
- The Body (What Is Tearing Your Mind Apart?) (2:33)
- Oblivion (20:24)
- Lucifer (Instrumental) (2:52)
Lineup
Simone Cozzetto / Guitars, Keyboards, Piano, FX, Vocals, Bass, Mellotron, Strings
With:
Elisa Benedetti / Choir (1)
Roberta Palmigiani / Violin & Viola (1, 7, 8)
Daniel Mastrovito / Piano (1), Additional Keyboards (4)
Alessandro Inolti / Drums (1, 2, 4, 7)
Kee Marcello / Lead Guitars (2,7)
Francesco Marino / Lead & Backing Vocals (2, 4, 6, 7)
Daniele Pomo (RanestRane) / Drums (5)
Andrea Zanzarri / Bass (5)
Philippes Claerhout and François Claerhout (XII Alfonso) / Acoustic Guitars, Keyboards, Fx and others instrument (5)
Roberto Lanzo / Bass Synt and Moog (6)
Ivo Di Traglia (Tritop) / Drums (6)
Ludovico Piccinini (Cherry Five) / Lead Guitars (7)
Giacomo Anselmi (Stefano Panunzi) / Lead Guitars (7)
Giorgia Zaccagni / Backing Vocals (7)
Zappis / Backing Vocals (7)
Martina De Longis / Tranvers Flute (7)
Francesco Pierotti / Double-Bass (8)