Creeper – Sanguivore
Il 08/10/2023, di Alessandro Ebuli.
Gruppo: Creeper
Titolo Album: Sanguivore
Genere: AOR, Gothic Metal, Punk Rock
Durata: 43 min.
Etichetta: Spinefarm Records International
Il terzo album dei britannici Creeper è una sorta di concept sul tema dei vampiri. Già dall’artwork possiamo immaginare di essere dinanzi a un disco dalle sonorità cupe e orrorifiche, dalle tinte gotiche e oscure. E invece no, i brani di ‘Sanguivore’ sorprendono fin dalla lunga traccia d’apertura ‘Further Than Forever’, dall’iniziale marcia in effetti Goth-oriented, ma che dopo circa un minuto si trasforma in un compendio di Prog, opera teatrale, spunti musical e una spruzzatina alla Queen qua e là. Ma i Creeper non erano una band Punk/Rock? Alcuni li hanno accostati a gruppi quali i My Chemical Romance, fautori di un Melodic Emo Punk piuttosto modaiolo, e qualche somiglianza in effetti si sente, ma i Creeper lungo le dieci tracce di ‘Sanguivore’ giocano con molteplici influenze apparentemente inconciliabili tra loro che stranamente funzionano benissimo. In ‘Cry To Heaven’, ‘Sacred Blasphemy’ e ‘Lovers Led Astray’ si avvertono echi dei The 69 Eyes che in fatto di Gothic se ne intendono, poi arriva ‘The Ballad Of Spook & Mercy’ che sembra uscita dalla penna di Leonard Cohen, e ancora ‘Teenage Sacrifice’ e ‘Black Heaven’ sulla scia dei Sisters Of Mercy e a tratti da certa elettronica cara ai Depeche Mode, una ‘Chapel Gates’ figlia del Punk/Rock americano di primi anni duemila, fino alla conclusiva ‘More Than Death’ che fa del crooning il suo punto di forza. C’è spazio anche per ‘The Abyss’, un intermezzo orchestrale di un minuto scarso. ‘Sanguivore’ è un disco indefinibile, nelle parti più melodiche si arriva a sfiorare persino l’AOR, eppure tutto funziona a meraviglia e l’ascolto risulta fluido e piacevole. Superato lo scoglio dell’inaspettato primo brano, peraltro lungo quasi dieci minuti, subentra una consistente dose di curiosità che ci farà scoprire brani dal forte carattere, pur all’interno di un pacchetto assolutamente eterogeneo che nella voce di Will Gould trova il suo punto di forza. Quando si dice che con una voce di questo calibro si potrebbe cantare anche l’elenco telefonico di sicuro non sbagliamo. Qui ne abbiamo le prove inconfutabili. Complimenti, disco strepitoso.
Tracklist
01. Further Than Forever
02. Cry To Heaven
03. Sacred Blasphemy
04. The Ballad Of Spook & Mercy
05. Lovers Led Astray
06. Teenage Sacrifice
07. Chapel Gates
08. The Abyss (intermezzo)
09. Black Heaven
10. More Than Death
Lineup
Will Gould: Vocals
Ian Miles: Guitar
Sean Scott: Bass
Hannah Greenwood: Keyboards, violin
Jake Fogarty: Drums, percussion