Mayhem – Daemonic Rites

Il 04/10/2023, di .

Gruppo: Mayhem

Titolo Album: Daemonic Rites

Genere:

Durata: 76:83 min.

Etichetta: Century Media

85

L’attesa e le aspettative, per una band imprescindibile e di culto per la musica estrema e per il black metal in particolare, erano altissime, inutile negarlo. I famigerati Mayhem, ritornano con un nuovo album, ‘Daemonic Rites’, registrato dal vivo per la Century Media. Anche se la tracklist non è il resoconto di un unico concerto, ma è il risultato delle scorribande live degli ultimi anni in giro per il mondo, a livello di sonorità rende benissimo l’idea e la capacità della formazione attuale di costruire un live show devastante e nero come la pece, dove i brani del recente repertorio (Bad Blood, To Daimonion) acquistano la stessa forza dei grandi classici del passato (Deathcrush, Freezing Moon, Pagan Fears, Pure Fuckin Armageddon), veri e propri inni senza tempo che hanno contribuito alla costruzione della leggenda Mayhem in questi anni.
Considerati i capostipiti del black metal norvegese, I Mayhem con gli album “Deathcrush”, “Live in Leipzig” e “De Mysteriis Dom Sathanas”, hanno creato standard estetici e musicali che sono ancora attuali. Non entro nei dettagli della lunga storia funesta e nelle vicissitudini extra musicali della band (potete farlo da soli leggendo i numerosi libri pubblicati a riguardo oppure guardando il controverso Lord of Chaos), eccetto per ricordare che il loro defunto leader e chitarrista Øystein “Euronymous” Aarseth aveva abbracciato anche un’ideologia di estremizzazione e malvagità (che molti hanno preso più seriamente di quanto probabilmente ha fatto lui stesso), raccogliendo un folto seguito che aveva gettato le basi del “Vero Black Metal Norvegese” e che non era soltanto una storiella. Una cosa che, come sappiamo, è stata la sua rovina proprio per mano di uno dei suoi ex seguaci. Il pionierismo musicale e ideologico sono stati una parte importante della storia dei Mayhem, ma anche le controversie e gli scandali hanno dato un contributo notevole: il suicidio del cantante “Dead” (Per Yngve Ohlin) e l’omicidio di Euronymous da parte del suo ex amico, l’innominabile Conte Grishnackh (o Varg Vikernes dei B…) che è stato poi condannato anche per una serie di chiese bruciate.
Ma i Mayhem, anche dopo la morte del loro leader, non si sono mai fermati e oggi nel 2023 celebrano la loro eredità musicale in modo più che convincente e la immortalano nel loro nuovo album dal vivo “Daemonic Rites” con l’attuale formazione composta da Necrobutcher (basso), Hellhammer (batteria), Attila Csihar (voce) e dalle due asce Teloch e Ghul, una macchina da guerra micidiale.
Dopo anni di attività e dischi dal vivo, ‘Daemonic Rites’ con la sua energia e intensità, rende giustizia musicalmente ai Mayhem, con un suono di altissima qualità (il che potrebbe suonare anacronistico per il black metal che invece era caratterizzato da produzioni grezze e al limite della definizione).
Come ha dichiarato lo stesso Necrobutcher: ‘Daemonic Rites’ è un regalo per i nostri fan dopo 40 anni di concerti dal vivo.
La loro reputazione e la completa devozione all’oscurità ha sempre lasciato il pubblico che li seguiva on stage, senza fiato e intimoriti, ma pur sempre devoti. La loro carriera è stata tra le più tumultuose ed estreme, basti pensare al periodo  con Maniac alla voce, tra le teste di maiale insanguinate che lanciava al pubblico e le ferite che si procurava con il coltello. In seguito, con Attila Csihar, gli estremismi e le contaminazioni sono diventate più eccentriche, più esuberanti e teatrali, in altri termini più folli.
Ma i Mayhem sono ancora qui e nessun gruppo black metal riesce a catturare l’immaginazione quanto loro. I brani scelti per la scaletta non potevano essere che il meglio. Dopo l’interludio iniziale, le porte dell’inferno si aprono e si parte con ‘Falsified and Hated’ (da Daemon), seguita da ’To Daimonion’ (dal controverso “Grand Declaration Of War”) e ancora due brani estratti dall’ultimo lavoro in studio ‘Malum’ e ‘Bad blood’. Poi è la volta di ‘My Death’, un brano tratto da ‘Chimera’ e di ’Symbols of Bloodswords’ dal mini del 1997 (Wolf’s Lair Abyss). Il suono di ‘Daemonic Rites’ è quasi vicino alla perfezione, molto dettagliato, tagliente e preciso, una vera e propria identità diabolica malevole. A fare da spartiacque tra la produzione più recente, a tratti contaminata da sperimentazioni e deliri al limite del caos, e quella più classica degli inizi, arriva una lunga e fantastica versione di ‘Voces Ab Alta’. Uno dei momenti più oscuri e sinistri del disco, con Attila assoluto protagonista. Un vero e proprio sacerdote demoniaco posseduto che nella parte finale del brano, sui rintocchi delle campane, domina con la sua preghiera oscura le anime dannate che invocano il nome della band per un finale da pelle d’oca, tra i tamburi infernali di Hellhammer, il basso ipnotico di Necrobutcher e i riff morbosi e maligni di Teloch e Ghul.
L’oscurità è impenetrabile e diventa l’ambiente ideale per alcune tracce che hanno definito e plasmato il black metal primordiale. La parte old school del set è aperta dall’inno ‘Freezing Moon’, con il suo andamento mortale. Seguono altri tre classici (Pagan Fears, Life Eternal, Buried By Time and Dust) estratti dal seminale “De Mysteriis Dom Sathanas” fino ad arrivare alla fine del set, dove ‘Silvester Anfang’, ‘Deathcrush’, ‘Chainsaw Gutsfuck’, ‘Carnage’ e la conclusiva ‘Pure Fuckin Armageddon’ (in pratica quasi tutto l’Ep Deathcrush del 1987), mette la parole fine a questo viaggio carico di tensione e cattiveria e rivela (se mai ce ne fosse stato bisogno) anche le influenze hardcore-punk degli inizi della loro carriera per una delle band più importanti del black metal e del metal in generale. Una dimostrazione di potenza che non lascerà nessun prigioniero tra i devoti oscuri e una testimonianza eccezionale di uno spettacolo unico quanto malvagio. 

“Everything here is so cold…
Darkness is growing, eternity opens

Fallen souls die behind my steps
By following the freezing moon” 

Hail Satan, Hail Mayhem!

Tracklist

1.Interlude
2.Falsified and Hated
3.To Daimonion
4.Malum
5.Bad Blood
6.My Death
7.Symbols of Bloodswords
8.Voces Ab Alta
9.Freezing Moon
10.Pagan Fears
11.Life Eternal
12.Buried by Time and Dust
13.Silvester Anfang
14.Deathcrush
15.Chainsaw Gutsfuck
16.Carnage
17.Pure Fucking Armageddon

Lineup

Necrobutcher – Bass
Hellhammer – Drums
Attila – Vocals
Teloch – Guitars
Ghul – Guitars