Calligram – Position | Momentum
Il 06/09/2023, di Maurizio Buccella.
Gruppo: Calligram
Titolo Album: Position | Momentum
Genere: Black Metal
Durata: 40:09 min.
Etichetta: Prosthetic Records
Spesso l’estate è un periodo sterile per le uscite discografiche. Le persone sono troppo impegnate a spolpare le ferie, prenotare voli, montare condizionatori, nel migliore dei casi fare il giro dei grandi eventi estivi, per badare alle nuove cose. Per metabolizzare le novità ci vogliono quegli scampoli di concentrazione che, vuoi per la fatica di riposare, vuoi per il sole di luglio che ti frigge il sistema nervoso già corroso da mesi di lavoro, di rado sono disponibili in questi frangenti. Così i Calligram – base a Londra, batterista brasiliano, vocalist italiano – tornano ad azzannare scivolando tra le ombre, con ‘Position|Momentum’ per la Prosthetic Records, successore del debutto ‘The Eye Is the First Circle’, già caratterizzato dagli stessi tratti distintivi che ritroviamo rafforzati più che mai. Il sound, farcito di elementi hardcore, oggi propende più all’aggressione frontale che alle digressioni post-black del debutto, meno Neurosis, più Setherial, in sostanza. L’opener ‘sul dolore’ fa lo stesso effetto di una manciata di pezzi di vetro sospinti giù per la gola. Malgrado i testi in italiano lo screaming stridulo di Matteo Rizzardo rimane del tutto intellegibile quanto l’agonia di un goblin rimasto incastrato nel tostapane. Il successivo ‘frammenti in itinere’ continua a tritare incubi alla velocità di un buco nero, per poi allentare la morsa sul finale. L’aspetto più interessante dei Calligram è che le influenze black si palesano più nei rallentamenti, intrisi delle atmosfere gelide delle gemme nordiche, rispetto all’approccio più aggressive del riffing, in cui prevalgono le matrici core in stile Converge e Nails. Le uniche concessioni alla melodia odorano di processione funebre. 40 minuti di rabbia logora, logorante, autoflagellata, poveri di cedimenti. Pochi sprazzi di ossigeno (vedi i vasti passaggi strumentali di ‘Jamie’ e ‘Ostranenie’), che in realtà sarebbero stati più funzionali se distribuiti per spezzare la sfuriata conplessiva, fino alla conclusiva ‘seminario numero dieci’ che suona come se i Judas Iscariot avessero incontrato lo stesso spacciatore dei Cephalic Carnage. In sintesi, piacevole sorpresa questa scheggia d’inverno nel ventre infiammato di quest’estate.
Tracklist
- Sul Dolore
- Frantumi in Itinere
- Eschilo
- Tebe
- Per Jamie
- Ostranenie
- Ex-Sistere
- Seminario Dieci
Lineup
Matteo Rizzardo – vocals
Ardo Cotones – drums / vocals
Bruno Cambiaghi – guitar
Tim Desbos – guitar
Smittens – bass