Sinheresy – Event Horizon

Il 04/09/2023, di .

Gruppo: Sinheresy

Titolo Album: Event Horizon

Genere: ,

Durata: 34:16 min.

Etichetta: Scarlet Records

75

Torna il quintetto triestino dei Sinheresy con questo quarto lavoro in studio dal titolo ‘Event Horizon’. Di anni dal precendete ‘Out Of Connection’ ne sono trascorsi ben quattro, e giustamente la band ha voluto aspettare il passare di nubi “covidiane” prima di dare alla luce un altro disco. E l’attesa è stata decisamente ripagata da un prodotto notevole, nel quale i cinque abbinano sapientemente un metal moderno, con echi metalcore presenti soprattutto nelle chitarre di Pasutto e negli interventi al microfono di Sain. Bisogna constatare come, già a partire dall’opener ‘The Calling’, si punti ad essere più estremi quando c’è da assecondare la voce maschile e più melodici durante l’intervento dell’altra vocalist, ovvero Cecilia Petrini.
Ed è proprio questa versatilità a non stancare mai, mantenendo la proposta dei Sinheresy mutabile (pur seguendo un coerente filo conduttore) e al tempo stesso intrigante. Infatti, quando si pensa di aver capito tutto, ecco che la seconda traccia ‘Black Spirit’ rimescola le carte in tavola, funzionando proprio grazie ad un’ottima interazione tra le due voci; notevole la parte strumentale, ai confini del metalcore, nel ponte che precede l’assolo di chitarra. ‘The Life You Left Behind’ è più lineare ma ugualmente piacevole, elogiando il lato più melodico del gruppo e le doti vocali di Petrini, mentre ‘Castaways’ alza l’asticella, aggiungendo più rabbia ad un power/symphonic che, trainato da Pasutto, farà sicuramente colpo dal vivo. Echi alternative riecheggiano nell’introspettiva ‘Brighter Days’ per poi esplodere in ‘(R)evolution’, nonostante come già scritto, si tenda a frenare il tutto quando Petrini prende in mano il microfono. Così come ‘Black Spirit’, anche ‘Forbidden Desire’ funziona grazie ad un’ottima collaborazione tra frontman e frontwoman, ma personalmente non lascia il segno come chi l’ha preceduta.
Poco male, perchè il trittico finale della tracklist, che prende il nome del disco suddividendosi nei tre capitoli ‘I Gravity’, ‘II Entropy’ e ‘III Singularity’, è da assaporare tutto d’un fiato. E se ‘I Gravity’ è una semplice introduzione che “spazia” nell’industrial, con ‘II Entropy’ si entra in quello che, personalmente, è il miglior brano del disco, trascinante dall’inizio alla fine grazie ad un continuo alternarsi delle due voci e coinvolgente sul lato chitarristico, mentre nella conclusiva ‘III Singularity’ è un piacere farsi cullare dalla voce e dal pianoforte di Petrini che, accompagnata da un lieve sottofondo di tastiere (grazie a Sportiello), lascia un pò di amaro in bocca solo per la breve durata della canzone (io in primis avrei sperato in un prosieguo).
Poco male tuttavia, perchè nella sua totalità ‘Event Horizon’ è la dimostrazione che dopo ‘Out Of Connection’ del 2019, questa pausa condizionata dal Covid ha fatto solo bene ai Sinheresy: l’album si dimostra fresco, al passo con i tempi, consegnandoci un gruppo davvero in forma e, perchè no, anche esuberante. Più di quanto, forse, sia voi che il sottoscritto ci saremmo potuti aspettare.

Tracklist

01. The Calling
02. Black Spirit
03. The Life You Left Behind
04. Castaways
05. Brighter Days
06. (R)evolution
07. Forbidden Desire
08. Event Horizon I Gravity
09. Event Horizon II Entropy
10. Event Horizon III Singularity

Lineup

Cecilia Petrini: vocals, piano
Stefano Sain: vocals
Lorenzo Pasutto: guitars
Davide Sportiello: bass, keyboards
Gabriele Boz: drums