Ov Sulfur – The Burden Ov Faith
Il 24/08/2023, di Stefano Ricco.
Dopo ‘Oblivion’, EP datato 2021, la band statunitense firma con Century Media (stessa etichetta dei Lorna Shore…e non è un caso) e realizza la prima uscita sulla lunga distanza. Nel disco spicca la collaborazione con una serie di personalità più o meno note in ambito metal, tutte comunque con una rilevante esperienza alle spalle, tra cui Howard Jones, attuale voce dei Light The Torch e noto soprattutto per aver militato nei Killswitch Engage. Le coordinate sonore su cui si muovono gli Ov Sulfur corrispondono senz’altro agli ospiti del disco, proponendo un violento deathcore/metalcore con (lontane) suggestioni black e un apparato sinfonico mediamente presente. Un inevitabile paragone i Lorna Shore menzionati sopra penalizza l’ascolto e il giudizio complessivo, presentandosi comunque come una versione più debole e poco innovativa rispetto al già noto e, ormai, affermato. Nonostante il nostro moderato entusiasmo, ‘The Burden Ov Faith’ suona potente ed aggressivo fin dalle prime note di ‘Stained In Rot’, brano dall’efferato gioco vocale di Ricky Hoover che si conclude su un rallentamento strumentale piuttosto esasperato. Nella successiva ‘Befouler’, nonostante il supporto vocale di Alex Terrible, possente vocalist della band russa Slaughter to Prevail, si intravede l’apertura melodica e l’utilizzo di voci pulite che caratterizzano la band di Las Vegas, accanto a consueti e prevedibili breakdown. Linee melodiche su un impianto sinfonico/orchestrale sono presenti nella successiva ‘Unraveling’, che ripete la struttura dei precedenti brani: va riconosciuto alla band il riuscito connubio tra sonorità estreme e ricerca melodica, presente in più occasioni all’interno del disco, come nella trascinante conclusione di ‘Death Ov Circumstance’, seppur reiterando ripetutamente gli ingredienti. Interessante ‘I, Apostate’, dagli iniziali tempi rallentati ed esasperati, capace poi di manifestare una violenza struggente. ‘Wide Open’, coadiuvata appunto da Howard Jones, presenta il consueto mix di velocità e bruschi slow down con una forte tensione melodica, così come la successiva ‘The Inglorious Archetype’. Per i fan di Lorna Shore e affini, si tratta probabilmente di un ascolto apprezzabile, seppur poco innovativo rispetto ad un genere acquisito ormai da qualche anno.
Tracklist
01. Stained In Rot
02. Befouler (ft. Slaughter to Prevail / Alex Terrible)
03. Unraveling (ft. Left to Suffer / Taylor Barber)
04. Death Ov Circumstance
05. Earthen
06. A Path to Salvation?
07. I, Apostate
08. Wide Open (ft. Light The Torch / Howard Jones)
09. The Inglorious Archetype
10. The Burden Ov Faith (ft. Bodysnatcher / Kyle Medina and Lindsay Schoolcraft
Lineup
Ricky Hoover: vocals
Chase Wilson: guitar/vocals
Matt Janz: guitar
Ding: bass
Leviathvn: drums