A Life Divided – Down The Spiral Of A Soul

Il 20/07/2023, di .

Gruppo: A Life Divided

Titolo Album: Down The Spiral Of A Soul

Genere: ,

Durata: 48 min.

Etichetta: AFM Records

78

A vent’anni dalla loro nascita, gli A Life Divided pubblicano il loro lavoro numero sette. E’ una band, quella di Monaco di Baviera, che negli anni ha saputo stare al passo con i tempi, evolvendo quell’alternative/industrial metal degli esordi (quando, con ‘Virtualized’ [2003], sembravano la concorrenza europea agli Spineshank), con pennellate modern metal. Tuttavia la matrice alternative, così come un profondo utilizzo dell’elettronica, è ciò che ancora descrive la proposta dei Nostri, come si può evincere dai ritornelli “sing along” di ‘Best Time’, a richiamare band come Linkin Park o Trust Company (quelli del singolo ‘Downfall’), garantendo nonostante la carriera ultraventennale dei gruppi citati, un disco fresco e per niente datato. L’opener ‘Last Man Standing’, più cadenzata, strizzando l’occhio ai Korn entra nelle vene grazie soprattutto a quegli inserti elettronici che ne impreziosiscono i ritornelli. La danzereccia ‘Life Goes On’, uscendo un pò dai canoni precedenti e ricordando un alternative rock caro a band come Simple Plan, pur ammaliando sembra una canzone per teenager, di quelle che si ascolterebbero volentieri alle feste di film come ‘American Pie’, mentre con ‘True Religion’ il gruppo bavarese torna fortunatamente sui suoi binari: fondamentale anche qui il supporto dell’elettronica, nelle strofe come nei ritornelli, vero asso nella manica dei quattro. Si preme sull’acceleratore con ‘Disorder’, senza dubbio la canzone più spinta del lotto, seppur con dei ritornelli devoti a smorzarne la furia ed a riportare la band nella sua “comfort zone”. Le ambientazioni post grunge di ‘Thanks For Nothing’ fanno rifiatare, mentre ‘Hand Of Healing’ è un altro pezzo da novanta, tra incursioni elettroniche nelle strofe ed una prova vocale magistrale di Plangger, capace di spaziare con disinvoltura tra rabbia e malinconia. In ‘Send Me An Angel’ così come in ‘Tear Down The Walls’ alternative e industrial si abbracciano con frenesia, grazie anche al rabbioso intervento vocale su quest’ultimo brano di Isa, frontwoman dei tedeschi Tag My Heart (entrambe le band prenderanno parte al “Down The Spiral Of A Soul Tour”, che per ora prevede nove date tra settembre ed ottobre nella sola Germania). Si viaggia verso la fine del disco con ‘Burn The Fields’, meno efficace di chi l’ha preceduta ma comunque gradevole, e la mesta ed introspettiva titletrack, nella quale Plangger è supportato da un malinconico pianoforte e da un’elettronica che, ben assecondata da una decorosa batteria, prende piede con il passare dei minuti.
In conclusione, con ‘Down The Spiral Of A Soul’ gli A Life Divided raggiungono la definitiva maturità. E’ un lavoro moderno, la cui aggressiva proposta è ben sostenuta da un’elettronica di prim’ordine, e se solo non contenesse quella mosca bianca di ‘Life Goes On’, un otto glielo si avrebbe dato; ma si può sempre far finta che quel brano non faccia parte della tracklist.

Tracklist

01. Last Man Standing
02. Best Time
03. Life Goes On
04. True Religion
05. Disorder
06. Thanks For Nothing
07. Hand Of Healing
08. Tear Down The Walls
09. Send Me An Angel
10. Burn The Fields
11. Down The Spiral Of A Soul

Lineup

Jürgen Plangger: vocals
Tony Berger: guitar
Tobi Egger: bass
Manuel Di Camillo: drums