Lo! – The Gleaners

Il 27/06/2023, di .

Gruppo: Lo!

Titolo Album: The Gleaners

Genere: , , ,

Durata: 41 min.

Etichetta: Pelagic Records

90

Dopo il debutto autoprodotto gli australiani Lo! si riaffacciano col terzo album sotto l’egida Pelagic Records. Devo confessare che, al primo ascolto, questo ‘The Gleaners’ mi era rimasto sullo stomaco: le chitarre mi suonavano astruse nei loro grovigli, la batteria un frullato di patterns ciancicati assieme, la voce forse troppo deathcore per il songwriting più orientato all’hardcore noise. Così mi sono preso del tempo da concedere al secondo ascolto in tutta calma nell’idea di rattoppare la recensione al massimo di una manciata di punti. Mai mi sarebbe potuto passare per la testa che la valutazione si sarebbe ribaltata come un’auto della polizia in un film a caso di Fast&Furious. Il fatto è che ‘The Gleaners’ non può essere ascoltato mentre fai le valigie per il mare o impasti il lievito per i calzoni del sabato sera. L’ascolto merita attenzione perché i nostri tendono a svicolare tra gli stilemi dei sottogeneri metal l’attimo stesso in cui le vostre sinapsi hanno già ricostruito gli schemi predittivi di come andrà a finire il brano smantellando sul nascere ogni tentativo di classificazione della loro proposta. Si parte dall’opener ‘Our Fouling Larder’ che potrebbe passare per l’intro data la durata di poco più di un minuto, sebbene tanto basti per puntellarti nel cervello un riff che ti resta dentro come una maledizione. ‘Salting the Earth’ parte forsennato come un pezzo dei Converge per poi tirarsi dietro una valanga di sludge ai limiti della tortura che otterresti se cucissi dei demoni dentro le carcasse dei primissimi Korn. La successiva ‘Defeaning Blasts of Apathy’ torna su coordinate death con le vocals di Sam Dillon in grado di fondere tutte le sfumature della psicosi nello stesso magma di rabbia nuda. ‘The Rat King’ segna l’apice del disco col suo mood drammatico che a intervalli regolari sconfina nel post black. Dopo il successivo singolo ‘Cannibal Culture’, che torna a fare ruggire l’anima death, la conclusiva ‘Mammons Horn’ chiude la traversata nell’abisso con un ibrido in cui il sound epico degli Enslaved marcisce dentro i crateri post-apocalittici tracciato dai Breach. I Lo! sono come un fighter di arti marziali miste che accenna molte finte per poi colpire duro nei punti che non ti aspetti, per questo dove fa più male. Dopo tanti anni passati a macinare suoni estremi devo essere grato a questi australiani per l’emozione lancinante di iniziare a buttare giù una stroncatura per poi ritrovarsi, bel giro di mezz’ora, a caccia dei dischi precedenti sul sito della Pelagic.

Tracklist

  1. Our Fouling Larder
  2. Salting the Earth
  3. Deafening Bleats of Apathy
  4. Rat King
  5. The Gleaners
  6. Pareidolia
  7. Kleptoparasite
  8. Cannibal Culture
  9. Mannons Horn

Lineup

Carl Whitbread (guitar)

Sam Dillon (vocals)

Adrian Griffin (drums)

Adrian Shapiro (bass, backing vocals)