Varego – Varego
Il 11/06/2023, di Alessandro Ebuli.
Gruppo: Varego
Titolo Album: Varego
Genere: Sludge Rock/Metal, Stoner Rock/Metal
Durata: 35 min.
Etichetta: Independent / Distrokid
Il nuovo album dei genovesi Varego giunge a soli due anni di distanza da ‘I, Prophetic’. Nel corso di questo breve intervallo discografico la band perde un membro – il chitarrista Gerolamo Lucisano – ed assesta la line-up a tre elementi; il titolo omonimo di questo nuovo album fa immediatamente pensare ad una ripartenza dopo un periodo buio, ma ciò interessa soltanto in parte. Concentriamoci sui sette brani di ‘Varego’. Anzitutto va detto che la line-up ridotta pare aver giovato all’amalgama dei suoni, forse un pizzico più asciutti, ma meglio assestati. Verrebbe da dire meno caos, ma non si tratta di questo. Probabilmente i suoni sono più centrati, tutto qui.
L’apertura è affidata ad una sirena, un allarme, che la band voglia catturare l’attenzione è evidente. Ci riesce fin da subito con ‘Tunnel’, un brano roccioso e legato alla musicalità del passato con inserimenti se vogliamo più melodici ed immediati, ma non per questo meno d’impatto. Tutt’altro. Grazie alla produzione di Mattia Cominotto i suoni sono più corposi e delineati e subito giungono alla mente le sonorità dei Mastodon. A seguire ‘Limbo’, che senza perdite di tempo ci catapulta dentro uno sludge vivace ed energico di poco meno di quattro minuti di durata, dove la chitarra è padrona della scena insieme agli stop&go della batteria. ‘Death’ è il capolavoro dell’album, una linea vocale strepitosa in pieno sludge/stoner con brevi incursioni nel prog elaborato e spaziale – i Mastodon di Crack The Sky’, per intenderci – ed alcuni riferimenti agli Opeth più recenti, se pur nascosti “tra le righe”. ‘Needles’ parte più rozza, qui la voce di Davide sfiora gli Alice In Chains del nuovo corso – William DuVall, of course – ma nella parte centrale torna prepotentemente agli stop&go ai quali ci hanno abituati i Varego. ‘One’ Prosegue sulla scia di ‘Needles’ ma qui entrano in gioco ritmiche più debordanti, più elaborate, pur sempre dentro un contorno di melodia che rimane ferma nel cervello. Non è facile restare fedeli a questo stile musicale riuscendo a mantenere tratti melodici facilmente assimilabili dall’ascoltatore, ma i Varego ci riescono alla grande, e ‘Wave’ rende perfettamente l’idea di quello che intendo dire. Più pesante ed elaborata delle precedenti gode di una parte melodica, il cantato ovviamente, assolutamente imperdibile. Nonostante i cambi di tempo ‘Wave’ è affascinante e trascinante al contempo, la degna chiusura di un disco assolutamente imperdibile.
Aspettate, c’è un ultimo brano in lista. ‘Raptus (Un Passo E Muori)’ è in italiano ed è introdotto da un cantato che sorprende molto per la differente resa rispetto all’inglese. Intorno al minuto e trenta il brano esplode e la differenza con le precedenti tracce quasi non si avverte più. Canzone che sorprende piacevolmente per la resa, grazie anche ai rallentamenti semiacustici in chiave prog (qui tornano a rammentarmi gli Opeth). Che questo brano in lingua madre sia un’anticipazione di quanto potrebbero fare i Varego in futuro? Di sicuro se decideranno di cantare in italiano il risultato sarà sicuramente convincente, altrimenti si sarà trattato di un esperimento e andrà bene lo stesso, non cambia il valore di una grandissima band che merita il successo che le spetta.
Tracklist
01. Tunnel
02. Limbo
03. Death
04. Needles
05. One
06. Wave
07. Raptus (Un Passo E Muori)
Lineup
Davide Marcenaro: Vocals ad Bass
Alberto Pozzo: Guitars
Simone Lepore: Drums