Xandria – The Wonders Still Awaiting
Il 31/05/2023, di Eric Dallari.
Gruppo: Xandria
Titolo Album: The Wonders Still Awaiting
Genere: Symphonic Metal
Durata: 74 min.
Etichetta: Napalm Records
Grande ritorno per una delle realtà più interessanti nel campo del metal sinfonico: dalla Germania tornano a far sentire la loro voce gli Xandria con il loro ottavo album in studio, ‘The Wonders Still Waiting’ che vede la luce dopo una pausa di oltre 6 anni, quanti sono passati dall’uscita del precedente ‘Theatre of Dimention’.
Ma che fine avevano fatto i Xandria fino ad oggi? Per scoprirlo facciamo un piccolo passo indietro: a settembre 2017, circa 8 mesi dopo l’uscita del fortunato album sopracitato, la band annuncia la separazione dalla cantante Dianne Von Giersbergen a causa di suoi problemi di salute e personali, prontamente sostituita per l’imminente tour dalla talentuosa Aeva Mourelle, cantante degli Aeverium, fino alla fine del 2019. Da qui non si sente più parlare della band tedesca fino a metà 2022, (ricordiamo che nel frattempo ci sono stati due anni di stop totale della musica dal vivo causa pandemia).
Un autentico terremoto a livello di line-up ci ripropone gli Xandria con il chitarrista e mastermind Marco Heubaum unico sopravvissuto della band originale, coadiuvato alla batteria da Dimitros “Tacki” Gatsion, al basso da Tim Schwarz e alla chitarra solista da Robert Klawonn, tutti provenienti dalla Germania, mentre alla voce troviamo Ambre Vourvahis, di origini per metà greche e per metà francesi, risiedente in Germania. Ed è proprio su di lei che è rivolta la maggiore attenzione in considerazione dell’importante ruolo che è chiamata a ricoprire. Scelta direi azzeccatissima: eccellente la sua prestazione vocale, con un minor utilizzo del registro classico (lirico) a favore di un registro medio (voce normale), con il risultato che l’ascolto risulta meno “operistico” ma molto più fluido e amalgamato nelle sinfonie che troviamo nell’intero album. In più passa da una voce dolce e celestiale a un growl incisivo con una padronanza della voce assoluta, inoltre ha partecipato alla scrittura di alcuni testi: ‘Ghost’, ‘Paradise’, ‘Mirror of Time’, ‘Scars’ e la maestosa ‘Astèria’, nella quale troviamo qualche frase in greco.
Durante l’ascolto dei 13 brani di ‘The Wonders Still Awaiting’ ci immergiamo in un album ricco di stili e generi diversi, cambi di umore improvvisi, momenti di calma e accelerazioni; troviamo un colossale lavoro orchestrale, svolto della “Sofia Session Orchestra & Choir”, violino e violoncello di Ally Storch dei Subway To Sally e un coro lirico di oltre 40 elementi, il tutto, sotto la guida del maestro Lukas Knöbl, autore di colonne sonore hollywoodiane e collaboratore di molti gruppi sinfonici, arricchito da un coro di bambini della Radio Nazionale Bulgara. Con questo album, gli Xandria vogliono invitare l’ascoltatore in un viaggio emozionale, dall’inizio alla fine, tirando fuori il loro lato più epico, più melodico e allo stesso tempo più oscuro, con varie parti di growl, come detto in precedenza, cantato da Ambre in modo eccellente, mai eccessivo, facendo veramente la differenza.
Il viaggio all’interno dell’album inizia con ‘Two World’, quinto singolo estratto che dura ben 7 minuti, un brano molto complesso e ben costruito con arrangianti cinematografici e meravigliosi sviluppi, passando da momenti piacevolmente melodici con pianoforti e voci celestiali, a vere e proprie esplosioni musicali, un importante lavoro di chitarre che creano ritmiche possenti, con veri e propri cambi di umore. Caratteristiche che risaltano ancor di più nella successiva ‘Reborn’: cori epici, melodici momenti di calma e accelerazioni improvvise, dove la dolce voce di Ambre dona il giusto equilibrio anche nelle parti più heavy, non a caso, infatti è il primo singolo uscito, una sorta di inno alla rinascita. Un brano che, sin dalla sua uscita, ha destato molta curiosità, che aumenta ancora di più all’uscita del secondo singolo, ‘You Will Never Be Your God’, con Ralph Scheepers dei Primal Fear come special guest, con il suo avvolgente ritornello e il growl di Ambre che dà un valore aggiunto, risultando molto orecchiabile e canticchiabile fin dal primo ascolto tanto da essere scelto come apertura nei live, già dal tour europeo precedente all’uscita dell’album.
Introdotta da un epico e maestoso coro la title track ci propone la fusione perfetta di melodia, sinfonia e distorsione, con note vocali dolci e cristalline di Ambre che vanno a completare il tutto; segue l’esplosiva ‘Ghost’, con il suo riff di chitarra duro e graffiante, dando un bel tocco ritmico, prima dell’avvolgente e sinfonica ballata ‘Your Story Will Remeber’, momento più intimo dell’album, dalle atmosfere magiche, con un fraseggio tra chitarra violino durante l’assolo e l’incredibile prestazione di Ambre, come in ‘My Cruise is My Redemption’, brano dove la band ci offre uno dei momenti più melodici e sinfonici dell’album, terminando con un finale epico di archi veramente d’impatto. Degna di nota anche linea melodica di ‘Paradise’, canzone meno metal di tutto l’album, una ballad dove il notevole lavoro di chitarra si intreccia con le dolci note vocali di Ambre per un risultato finale molto emozionante.
Passiamo a un ritmo power, ma allo stesso molto heavy con ‘Illusion is Their Name’ dove sono notevoli i contrasti tra growl e pulito, che troviamo anche in ‘Mirror of Time’, canzone più dark dell’album con il suo inizio melodico e un graduale passaggio ad un death spinto grazie ad un potente growl, creando un contrasto perfetto con la voce pulita di un attimo prima, prima di una chiusura melodica affidata a un lungo assolo di chitarra arricchito da un dolcissimo crescendo vocale che si unisce in modo perfetto alla melodia della chitarra, suscitando molte emozioni per l’ascoltatore.
Cambi di stati d’animo contrastanti che troviamo molto presenti in ‘Scars’, sviluppandosi tra momenti heavy a momenti malinconici e melodici
Ritmi molto intensi e fluidi, cori operistici, voci in growl e ritmiche dark… ‘The Maiden and the Child’ è una delle tracce “caratterialmente” più intricate dell’album.
Chiudiamo questo cammino in bellezza, con la lunga e maestosa ‘Astèria’, brano che mette in risalto le doti compositive e creative di Marco, canzone che racchiude molti particolari: cambi di atmosfere frequenti, sinfonie orientali, folk, voci pulite e growl, tutto combinato alla perfezione con le imponenti linee orchestrali.
In conclusione, non possiamo che applaudire il ritorno alla grande degli Xandria, al meglio delle loro forze e con una formazione vincente. ‘The Wonders Still Waiting’ risulta molto coinvolgente già dal primo ascolto, e riesce a trasportarci in un viaggio emozionale, con atmosfere epiche e sinfoniche, ma allo stesso tempo con un mix ben dosato di richiami di vari stili, con il risultato che questi rendono il tutto non scontato. Notevole anche il lavoro fatto sui testi, che risultano molto coinvolgenti e ben scritti. Se il buongiorno si vede dal mattino… Bentornati!
Tracklist
01. Two Worlds
02. Reborn
03. You Will Never Be Our God (feat. Ralf Scheepers)
04. The Wonders Still Awaiting
05. Ghosts
06. Your Stories I’ll Remember
07. My Curse Is My Redemption
08. Illusion Is Their Name
09. Paradise
10. Mirror Of Time
11. Scars
12. The Maiden And The Child
13. Astèria
Lineup
Marco Heubaum: guitars, keyboards, programming, vocals
Tim Schwarz: bass
Dimitrio Gatsios: drums
Rob Klawonn: guitars
Ambre Vourvahis: vocals