Godsmack – Lighting Up The Sky

Il 27/02/2023, di .

Gruppo: Godsmack

Titolo Album: Lighting Up The Sky

Genere: ,

Durata: 49 min.

Etichetta: BMG

67

Ah, i Godsmack: una band capace di presenziare da headliner a festival statunitensi (si vedano i prossimi Rock Fest [Wisconsin] o Sonic Temple [Ohio]), tanto quanto di cancellare date a Milano o a Zurigo (ricordate lo scorso ottobre?). Seppur non spetti al sottoscritto capire e spiegare trend che spesso, tra Europa e America, risultano in antitesi, va constatato come, in studio, arrivato all’ottavo e, secondo alcune dichiarazioni, ultimo disco, dopo essere stato tra i principali fautori di quell’ondata post grunge (solo parallela al nu metal) di ormai venticinque anni fa, il gruppo originario di Lawrence, nel Massachusetts, voglia ancora dire la sua. Certo è che, dopo svariati ascolti, seppur con brani lodevoli, questo nuovo ‘Lighting Up The Sky’ non si distacca molto da altri dischi bastevoli (il precedente ‘When Legends Rise’ [2018] è solo l’ultimo, in ordine cronologico), confermando una band poco innovativa, capace di consegnare qua e là qualche buon brano, e poco più. Già l’opener ‘You And I’, nonostante quel groove che odora di Alice In Chains, si trascina in qualcosa di noioso, trito e ritrito, nel quale certamente non aiuta un minuto e mezzo di assolo di chitarra (da 02:40 a 04:10). ‘Red White & Blue’ e ‘Surrender’ sono i classici singoli da radio, ferrei e tirati (passato da poco il mezzo minuto, si è già al primo ritornello), ai quali il gruppo ci ha abituato da sempre, intrisi di quel rock compatto più volte riscontrato in band come Nickelback ed Alter Bridge.
Seppur diretta e ben supportata dal lavoro di Larkin dietro le pelli, ‘What About Me’ presenta più sfumature, tra strofe introspettive e ritornelli esplosivi. Struggente la semi ballad ‘Truth’, nella quale Erna, tra un buon lavoro di pianoforte soprattutto nelle strofe, e con l’aiuto di orchestrazioni durante i ritornelli, si staglia, ben supportato da un grande assolo di Rombola. Purtroppo, ‘Hell’s Not Dead’ passa in tutta la sua prevedibilità senza lasciare il segno, brillando solo nel finale, grazie a un solista Rombola, e l’energico, vispo e ballabile rock di ‘Soul On Fire’ si fa amare più per la sua carica, che per il suo effettivo contenuto. C’è qualche richiamo ai Metallica del periodo, personalmente apprezzato, di ‘Load/ReLoad’ (1996/1997) in ‘Let’s Go’, il cui esteso assolo di chitarra rimanda a soluzioni già incontrate in ‘The Outlaw Torn’ (ultimo brano di ‘Load’), mentre ‘Best Of Times’ fa presa in primis per il testo, a metà strada tra un saluto finale e un ringraziamento verso i fan, dopodichè per le semplici ma efficaci musiche. Con la semi ballad ‘Growing Old’, ‘Lighting Up The Sky’ cala l’asso per quella combinazione tra Alice In Chains e Metallica (sempre del biennio 1996/1997) ricca di pathos, e termina con la passionale e coinvolgente titletrack, che assieme a ‘Best Of Times’ sono sicuro si giocherà il posto di chiudere ogni prossimo show della band.
‘Lighting Up The Sky’ è un lavoro di mestiere, nel quale i Godsmack hanno usufruito delle loro ultime cartucce, per consegnare alcuni brani degni di nota. Tuttavia, a dimostrazione che ormai si è al capolinea, l’album è testimone di come a funzionare siano soprattutto le semi ballad (‘Truth’ e ‘Growing Old’), mentre quando c’è da picchiar duro, i quattro sembrano avere le solite idee, più convincenti in passato. Il voto può vacillare tra il sei e mezzo e il sette meno; qualcuno di voi, “impaurito” dalla grandezza del nome (come accade puntualmente con gli Iron Maiden), o mosso a compassione per quello che è il saluto finale dei Godsmack, sicuramente darà un sette. Personalmente, è l’ennesimo disco che si farà amare dai fan: tutti gli altri possono pure guardare ai primi tre album, o ad altro.

Tracklist

01. You And I
02. Red White & Blue
03. Surrender
04. What About Me
05. Truth
06. Hell’s Not Dead
07. Soul On Fire
08. Let’s Go!
09. Best Of Times
10. Growing Old
11. Lighting Up The Sky

Lineup

Sully Erna: vocals, guitars
Tony Rombola: guitars, backing vocals
Robbie Merrill: bass, backing vocals
Shannon Larkin: drums