Walk In Darkness – Leaves Rolling In Time
Il 21/02/2023, di Gianfranco Monese.
Gruppo: Walk In Darkness
Titolo Album: Leaves Rolling In Time
Genere: Gothic Metal, Symphonic Metal
Durata: 48 min.
Etichetta: Beyond The Storm Productions
Giunge alla quarta prova in studio il misterioso terzetto dei Walk In Darkness i cui membri, tolta la frontwoman Nicoletta Rosellini, appaiono senza mostrare il volto, sia nelle foto che nei video ufficiali. Scelta intrigante quanto la loro proposta, che abbina symphonic e gothic metal, senza quindi disdegnare quel tocco melodico necessario per ogni composizione.
Registrato, mixato e masterizzato presso i Virus Recording Studio di Monteriggioni, con Alessandro Guasconi nella parte di ingegnere del suono e Carlos Fides (Evergrey e Almah nel curriculum) per quanto concerne l’artwork, il disco parte con le grandiose orchestrazioni di ‘Ships To Atlantis’, viaggio impalpabile, ben guidato dalle soavi e mai invadenti linee vocali di Nicoletta, mentre sia i cori a supporto che le parti strumentali, nonostante un ritmo che non spinge certo sull’acceleratore, sembrano nascondere sentori malinconici. La titletrack, pezzo più lungo del lotto, si muove su ritmiche simili, quasi doom. E’, tuttavia, una canzone veemente, grazie a Nicoletta, abile nel tenere in mano le redini, danzando su chitarre sia elettriche che acustiche, la cui presenza rende il pezzo sia pesante che appena percettibile.
Parti elettroniche quasi sussurrate addobbano ‘Bent By Storms And Dreams’, prima che il trademark del gruppo prenda il sopravvento: rispetto a quanto ascoltato in precedenza, qui ci si inoltra in territori più mesti, grazie a un pianoforte solo apparentemente di contorno. Quando viene messo da parte, è la voce a prevalere, trascinando la canzone verso un crescendo sempre più epico; un brano davvero ben strutturato, tra i migliori del lotto. ‘Get Away’ e ‘Walk Close To Me’ abbinano costantemente momenti più epici e oscuri, ad altri più riflessivi e armoniosi: due brani simili nello spirito, quasi gemelli.
In ‘No Oxygen In The West’ è il gothic ad imporsi maggiormente rispetto a quanto ascoltato finora, e non grazie alle notevoli partiture strumentali, anche questa volta tanto armoniche quanto titaniche, bensì alle parti vocali (sia principale che seconde voci): un’ulteriore conferma la potrete avere in fondo alla tracklist, con una riproposizione dello stesso brano (come traccia bonus) rivisitata dal chitarrista Shaman. ‘The Last Glow Of Day’ sembra andare a braccetto con ‘Bent By Storms And Dreams’ per quelle soluzioni elettroniche quasi futuriste poste all’inizio, e quel pianoforte che non può passare inosservato, anche se vorrebbe, contribuendo in prima linea alla riuscita “avvilita” del brano. Tralasciando la traccia bonus, spetta a ‘Elizabeth’ chiudere il quarto lavoro dei Walk In Darkness: potrebbe passare per una semi ballad, se non fosse per alcuni passaggi taglienti di chitarra.
Struggente la prova di Nicoletta, in grado di adattarsi allo spirito del pezzo: la voce appare lievemente sussurrata nelle parti acustiche, così come sugli scudi assieme alle chitarre nei momenti più epici e gloriosi. Tirando le somme, con ‘Leaves Rolling In Time’ i Walk In Darkness si confermano come una realtà degna di nota, e non solo nel panorama metal italiano.
Un album vario e seducente sin dalla proposta; le canzoni, a tratti potenti, a tratti soavi, ammaliano, senza mai abbassare l’attenzione, ben supportate da un meticoloso lavoro di Nicoletta. E’ infatti indelebile l’importanza dei cori e delle seconde voci a supporto, senza le quali la sola epicità strumentale a poco avrebbe aiutato, per la buona riuscita finale.
Tracklist
01. Ships To Atlantis
02. Leaves Rolling In Time
03. Bent By Storms And Dreams
04. Get Away
05. Walk Close To Me
06. No Oxygen In The West
07. The Last Glow Of Day
08. Elizabeth
09. No Oxygen In The West (Shaman Version) (Bonus Track)
Lineup
Nicoletta Rosellini: vocals
Shaman: guitars
Monkey Key: bass