Docker’s Guild – Seasons II – The Age of Entropy

Il 11/02/2023, di .

Gruppo: Docker’s Guild

Titolo Album: Seasons II - The Age of Entropy

Genere: ,

Durata: 75 min.

Etichetta: Elevate Records

77

E così nel 2022 troviamo un nuovo capitolo della saga ‘The Mystic Technocracy’ dei Docker’s Guild, osa di cui siamo decisamente felici.

Ma, prima di addentrarci nella descrizione di questo ‘Season 2 – The Age of Entropy’, vi potreste chiedere: di che saga si tratta? Domanda lecita, anche perché (piccola tirata di orecchie), i tempi di pubblicazioni delle varie parti di questa epopea non sono stati finora proprio brevi… ma andiamo con ordine. Come avrete già capito, il disco che abbiamo tra le mani con questa copertina così intrigante è una parte di un opera più complessa, definita titolo di ‘The Mistic Technocracy’, la cui ideazione, creazione e realizzazione fa riferimento alla figura di Douglas R. Docker, polistrumentista, compositore e produttore di diverse realtà musicali anche italiane. Il nome potrebbe essere noto anche su queste pagine, in quanto è il fondatore e proprietario della Black Swan Rock School of Music, con sede qui in Italia, ed è anche la mente principale dietro le liriche del più noto Vivaldi Metal Project di Mistheria. Questa saga – basata su un intrigante concept fantascientifico di cui non vi anticipiamo troppo –  nelle idee di Docker dovrebbe essere composta da cinque full album e quattro EP; i primi chiamati ‘stagioni’ e portanti avanti la storia principale della saga e i secondi invece nominati ‘book’ e rappresentati appunti dei diari scritti dal protagonista principale Jack Heisenberg. Finora siamo a due season e un book pubblicati, rispettivamente nel 2012, 2016 e adesso. Non proprio una velocità da record, dovesse andare avanti a quattro anni alla volta l’intera saga finirebbe nel 2048…

Augurandoci che non sia così, possiamo però godere del qui presente lavoro, che non delude certo le attese. ‘The Age of Entropy’ è un lavoro che si pone subito come più cupo e per certi versi indiretto rispetto al predecessore. L’atmosfera risente ovviamente molto dei vari twist della trama, che si trova in questo momento ad attraversare un periodo molto travagliato… il personaggio principale è in pericolo, Lucy – da lui amata – muore e in generale i cattivi tecnocrati, guidati da un entità aliena, prendono il controllo della Terra… scenario giù distopico che si tinge di apocalisse, ovviamente tradotta per noi in musica da un sound generalmente più metal e progressivo, che però rimane sempre stemperato dai fortissimi influssi Anni ’70 che Docker ha sempre dimostrato di amare. Trattandosi di una Rock (Metal) Opera, il parco ospiti è ovviamente molto importante, e insieme a diversi nomi di vocalist (soprattutto femminili) italiani provenienti immaginiamo dalla succitata scuola di musica, troviamo anche diversi artisti impegnati a 360° in varie branche di metal: per citarne alcuni possiamo evidenziarvi la presenza di Anna Portalupi al basso, Joel Hoekstra e Sasha Paeth alle chitarre, più alcuni pezzi da novanta come la Somerville e la Van Giersbergen ad interpretare alcuni personaggi. Una ricchezza quindi indubbia, che si declina ovviamente in un sound elegante, barocco, costruito, dove poco è lasciato al caso e all’immaginazione. Facile per noi fare un parallelismo con i lavori di Arjen Lucassen e il suo ‘Universal Migrator Universe’, ma dobbiamo dire che sound e soprattutto modo di approcciare le trame si distanziano molto: più legato alla storia e a una scansione cronologica Docker e più astratto e inafferrabile Arjen; più settantiamo e prog il primo e generalmente più metal il secondo (escluso alcuni capitoli).

Insomma, impossibile scendere più a fondo di così. Questi dischi (per chi gli piace il genere ovviamente) vanno posseduti e studiati, per goderne appieno: trama, aspetto grafico, contenuti e lavorazione sono tutti importanti in questo tipo di lavoro, quindi vi consigliamo caldamente un primo ascolto sul vostro spotify… nel momento in cui la musica di prima qualità che ascolterete vi convinca, su https://www.dockersguild.com/home potrete trovare l’intera storia e tutti i lavori per approfondire. Fidatevi, ne vale la pena.

Tracklist

01. Terminus
02. K475 W.A.M.
03. Nocturne
04. Rings
05. Lucy
06. Die Today
07. Machine Messiah
08. Le Chemin
09. Atlantis Town
10. The Arrow
11. Crusades
12. The King in Purple
13: Cassilda’s Song
14. Urbs Aeterna
15. Pornocracy (Saeculum Obscurum)
16. The Head
17. S.O.S. Spazio 1999

Lineup

Douglas R. Docker: keyboards, string bass, lead vocals, backing vocals, extreme vocals, spoken words

Anneke Van Giersbergen: lead vocals
Amanda Somerville: lead vocals
Elizabeth Andrews: extreme vocals
Valentina Procopio: lead vocals
Anna Petracca: lead vocals
Serena Moine: operatic vocals

Joel Hoekstra: guitar solos, guitars
Sascha Paeth: guitars
Nita Strauss: guitars
Mio Jäger: guitars
Toni Urzì: 12 string guitar, guitars
Luigi Iamundo: guitars

Anna Portalupi: bass
Luca Pisu: bass
Roby Salvai: bass
Giorgio Novarino: bass

Helly: drums