Måneskin – Rush!
Il 08/02/2023, di Gianfranco Monese.
Gruppo: Måneskin
Titolo Album: Rush!
Genere: Alternative Rock
Durata: 52 min.
Etichetta: Sony Music
Assegnatami questa pesante recensione, mi sono subito chiesto come poterla affrontare: di pareri, più sulla band che sulla qualità di quanto prodotto, se ne sono letti e sentiti parecchi. Un’invidia tutta italiana verso quell'”uno su mille” che, a quanto pare, ce l’ha fatta, si è scatenata, molte volte senza capo né coda. Io, semplicemente, al gruppo ho augurato sempre ogni bene, pur non essendone attirato, perché dopotutto ho sempre creduto nel “vivi e lascia vivere”; tanto, anche se fosse, chi sarei per impedirne il successo, meritato o meno che sia? Posso capire la frustrazione di quei musicisti, laureati in conservatorio, che tutt’oggi si esibiscono al bar sotto casa, nel vedere i Måneskin calcare i palchi di tutto il mondo, ma quante volte abbiamo visto gruppi sopravvalutati avere successo? E posso anche capire che la proposta dei quattro, dopotutto, non sia originale, ma voi che, come il sottoscritto, ancora vi rintanate nei dischi degli Iron Maiden, cosa intendete per originale, se poi sempre e comunque trovereste la critica? Inoltre i Greta Van Fleet, o gli Airbourne, ad esempio, idolatrati (anche) perché più vicini ad un genere che amate, vi sembrano originali? Lascio le domande in sospeso, quasi a farvi riflettere, procedendo con la recensione di ‘Rush!’, terzo album in studio dei Nostri, che esce a distanza di due anni dal precedente ‘Teatro D’Ira – Vol. I’. Che si presti come un prodotto piacione lo lascia già intendere il nome del produttore, Martin Karl Sandberg, meglio noto come Max Martin (Backstreet Boys, N Sync, Britney Spears, James Blunt, Céline Dion, Lady Gaga, Coldplay e Katy Perry tra i tanti), una lingua italiana che, ormai, è solo un ricordo, essendo presente in appena tre pezzi (‘Mark Chapman’, ‘La Fine’ e ‘Il Dono Della Vita’), e la sua durata (cinquantadue minuti per diciassette brani, che tradotto significa poco più di tre minuti a brano, e quindi un’immediatezza affine alla politica pop). Infatti i suoi primi sei minuti esatti, inclusi nell’opener ‘Own My Mind’ e in ‘Gossip’, donano istantaneità e, di conseguenza, intuibilità. Non si ha neanche il tempo di focalizzarsi su un pezzo, che è già terminato. Lo stile può piacere o meno (si viaggia tra alternative rock, funk, e quella venatura pop a rendere il tutto dannatamente ballabile), ma è la fruizione che scappa via, nel suo breve minutaggio. A tal proposito, come si può chiedere a Tom Morello di districarsi con la sua Fender in ‘Gossip’ (tanto che la sua limitatissima comparsa odora solo di compitino, se si mastica un minimo del suo stile chitarristico)? La semi ballad ‘Timezone’ sarebbe anche carina, ma è tutto un lavoro di superficie: non rapisce, non ti entra dentro, e come potrebbe se, nei suoi tre minuti totali, dopo il primo ritornello siamo già quasi a metà brano? Tutto passa, ma raramente lascia un’impronta, e quel che è peggio è che si racchiude in un qualcosa che, esteso nei diciassette brani totali (un pò troppi), alla lunga sembra ripetersi. Non annoia, perché il genere non lo permette, ma semplicemente vola via, come sabbia al vento. Tuttavia, qua e là se ne escono anche canzoni tutto sommato interessanti, come il crescendo di ‘Bla Bla Bla’, la poliedricità di ‘Gasoline’, il post punk di ‘Kool Kids’ e quella venatura punk hardcore di ‘Mark Chapman’, a richiamare quanto già proposto dai canadesi Billy Talent. Nulla di originale, certo, ma almeno del materiale che cerca di uscire dal solito trademark che si è cercato di confezionare.
Concludendo, ‘Rush!’ è un disco che scorre piacevolmente, ma che in poche occasioni incide. Ed è proprio in questo “difetto” che sta la sua riuscita, per un nome come quello dei Måneskin: alla massa, meno incline al dettaglio e più “coinvolta” sia dall’immagine dei quattro che dall’immediatezza di quanto proposto, ‘Rush!’ funziona. Funziona perché, citando Daniela Piperno nel film ‘Cado Dalle Nubi’ del 2009, “è meravigliosamente mediocre”.
Tracklist
01. Own my Mind
02. Gossip (feat. Tom Morello)
03. Timezone
04. Bla Bla Bla
05. Baby Said
06. Gasoline
07. Feel
08. Don’t Wanna Sleep
09. Kool Kids
10. If Not For You
11. Read Your Diary
12. Mark Chapman
13. La Fine
14. Il Dono Della Vita
15. Mammamia
16. Supermodel
17. The Loneliest
Lineup
Damiano David: vocals
Thomas Raggi: guitars
Victoria De Angelis: bass, backing vocals
Ethan Torchio: drums