Lord Of The Lost – Blood & Glitter
Il 03/02/2023, di Gianfranco Monese.
Gruppo: Lord Of The Lost
Titolo Album: Blood & Glitter
Genere: Gothic Metal
Durata: 53 min.
Etichetta: Napalm Records
In barba alle odierne “regole” discografiche, i Lord Of The Lost decidono di pubblicare questo ottavo album in studio il trenta dicembre 2022, senza spinte di marketing, pubblicazioni di singoli ad anticiparne l’uscita o altro. A quanto pare, vincendo, dato che ‘Blood & Glitter’, almeno in madrepatria (ricordiamo che il quintetto proviene da Amburgo, Germania) ha raggiunto la prima posizione in classifica. Sicuramente qualche ascoltatore in più sarà giunto dopo averli visti aprire il ‘Legacy Of The Beast Tour’ degli Iron Maiden l’estate scorsa (Bologna compresa), ma dubito che ciò sia servito per portarli così in alto: in Germania, come dimostrano molte band (Rammstein in primis), la passione per queste sonorità è maggiore, a partire da un aspetto numerico. Non a caso, ogni gruppo (anche d’oltreoceano) che passa dall’Europa, in Germania suona più volte, mentre da noi… Ma senza annoiarvi ulteriormente, direi di addentrarci in questo disco, partendo dalla titletrack, che già si annuncia come un inno live, di quelli che coinvolongono e di cui subito vi ricorderete (come la titletrack dello scorso EP ‘The Heartbeat Of The Devil’).
Bisogna constatare come, al gothic metal che da sempre contraddistingue i Nostri, questa volta si sia voluto osare, appunto, nel “glitter”, quindi in quel mix tra glam e new wave, prima di tutto nei synth, poi nell’aspetto, che nel video ufficiale del brano richiama tanto a David Bowie quanto a Lady Gaga. La più diretta e heavy ‘Leave Your Hate In The Comments’, il cui odio è in primis strumentale, spero arrivi a molti solo per il messaggio che lascia (quello, appunto, di critica nei confronti degli haters sui social media): non a caso, nel video ufficiale, a scorrere in basso sembrerebbero essere commenti di odio ricevuti dalla band da haters che, a quanto pare, non hanno gradito la proposta musicale del quintetto (alcuni fanno più piangere che ridere). Una nota di merito: la conclusione del pezzo riprende chiaramente l’inno di Britney Spears ‘Baby One More Time’, storpiando il verbo “hit” con “hate”. Si torna a sonorità più glitterate, new e dark wave con ‘Absolute Attitude’, la danzereccia ‘No Respect For Disrespect’ e, più avanti nella tracklist, ‘Leaving The Planet Earth’, e a quell’elettropop imbrattato, a richiamare tanto Lana Del Rey quanto Kat Von D (ricordate il favoloso ‘Love Made Me Do It’ del 2021?), mentre ‘The Future Of A Past Life’, che vede la partecipazione di Marcus Bischoff degli Heaven Shall Burn, oltre a spostarsi su binari più industrial, appare più corrosiva, data l’ospitata. Lo stesso lo si può dire per ‘Reset The Preset’, che “soffrendo” la presenza di Andy La Plegua dei Combichrist, immediatamente si sposta su audaci lidi electro industrial/EBM. In ‘Destruction Manual’, a dei synth ottantiani si sovrappone un intenso e serrato lavoro di chitarre, abili a danzare con le parti elettroniche. Nella sinistra ‘Dead End’, invece, nonostante non ci sia nessun ospite, si percepisce la presenza di qualche membro degli H.I.M., così come dei Rammstein in ‘Forever Lost’. Il violino di Ally Storch (Subway To Sally) impreziosisce ‘Save Our Souls’, che come l’opener non faticherà molto a restarvi in testa fin da subito, mentre con la struggente ‘One Last Song’ la band cala l’asso: è un brano, questo, in cui altalenanti sensazioni vengono messe in gioco, legate da uno spirito mesto. E’ tutto un cambio di idee: quando si pensa che sia una semi ballad si viene subito smentiti, e il finale non può che essere deflagrante. Chiude il disco, e pure il giro di ospitate, la cover dei Roxette ‘The Look’, che vede la partecipazione di Jasmin Wagner, in arte Blümchen. Un brano che per stile, periodo di pubblicazione (1989) e riadattamento, riassume ‘Blood & Glitter’, un lavoro nel quale si è osato, in primis nella pubblicazione a sorpresa, dopodichè nella proposta, riconoscibile e al tempo stesso varia, che guarda molto agli anni Ottanta ma sa essere all’avanguardia ed estroversa.
Sbattendosene di tutto e di tutti e alzando il dito medio, come da foto in copertina.
Tracklist
01. Blood & Glitter
02. Leave Your Hate In The Comments
03. Absolute Attitude
04. The Future Of A Past Life
05. No Respect For Disrespect
06. Reset The Preset
07. Destruction Manual
08. Dead End
09. Leaving The Planet Earth
10. Forever Lost
11. Save Our Souls
12. One Last Song
13. The Look
Lineup
Chris “The Lord” Harms: vocals, guitars, cello
Class Grenayde (Klaas Helmecke): bass
Gared Dirge (Gerrit Heinemann): piano, synthesizers, percussions, guitars, theremin
π (Pi Stoffers): guitars
Niklas Kahl: percussions