Candlemass – Sweet Evil Sun
Il 23/11/2022, di Dan.
Gruppo: Candlemass
Titolo Album: Sweet Evil Sun
Genere: Doom Metal
Durata: 53:13 min.
Etichetta: Napalm Records
Ritornano i maestri del doom metal Candlemass che con questo nuovo disco arrivano a ben tredici studio album, un notevole traguardo che parte dal lontano 1986, anno in cui dirompeva l’iconico disco di esordio ‘Epicus Doomicus Metallicus’. Un album, come noto, che ha letteralmente forgiato il genere doom e che è stato fonte di ispirazione per decine di band da lì a venire. Comprensibile quindi che, come si addice ai maestri di un genere e forti di una carriera lungimirante, le aspettative su un nuovo album non possono che essere alte anche e soprattutto in considerazione del fatto che questo nuovo album segue il recente ‘The door to doom’ ovvero l’album in cui troviamo dietro al microfono il redivivo Johan Lanquist, lo storico cantante che seppur accreditato “solo” come special guest nel disco di esordio sopracitato, ha caratterizzato con la sua timbrica uno degli album più importanti della band.
Diciamolo subito, ‘Sweet Evil Sun’ è un buon album, certamente ci troviamo di fronte a un disco ben composto, ottimamente registrato e prodotto, e del resto non può essere il contrario visto la caratura e l’esperienza della band in questione, ma che tuttavia appare non completamente espresso. L’album in se scorre bene e presenta alcuni picchi espressivi, ci riferiamo, per esempio all’opener ‘Wizard Of The Vortex’ la successiva titletrack, o ancora ‘Black Butterfly’ a nostro parere le più convincenti tra le dieci tracce presenti nella tracklist ma che per altri versi, invece, appare forse un po’ troppo statico e scontato in episodi quali: ‘Scandinavian Gods’, ‘Devil Voodoo’ o ‘Crucified’ tracce che ascoltando l’album nella sua interezza danno l’impressione di essere dei riempitivi e che purtroppo condizionano il giudizio complessivo.
Ovviamente il genere, piuttosto rigido nella sua concezione più pura, poco si presta a particolare variazioni sul tema e la timbrica di Lanquist seppur caratteristica rimane ancorata a quel limitato range di tonalità inferiore per ampiezza ed espressività rispetto ai precedenti singer che hanno militato nella band svedese, tra tutti Messiah Marcolin ma anche a Robert Loewe di cui, ai più curiosi, invitiamo a riascoltare la sua prestazione nel disco di ritorno dei Tyrant di un paio di ann fa. Quello che sembra mancare è appunto la componente prettamente evocativa del cantato di Lanquist come se la sulfurea energia degli svedesi, ed in particolar modo del principale compositore, il bassista Leif Edling, non si sia completamente espressa o quantomeno limitata. E non bastano gli eleganti fraseggi della coppia a Johansson/Björkma sempre molto raffinati e precisi a dare la cosiddetta marcia in più a un album che, a parere di chi scrive, raggiunge ampiamente la sufficienza ma che poco aggiunge alla carriera dei Candlemass.
Peccato, perché come detto ‘Sweet Evil Sun’ racchiude anche buone idee è ben suonato ed è un album che si ascolta certamente volentieri, ma con le aspettative di cui sopra, onestamente, ci aspettavamo qualcosa di più.
Tracklist
1. Wizard Of The Vortex
2. Sweet Evil Sun
3. Angel Battle
4. Black Butterfly
5. When Death Sighs feat. Avatarium
6. Scandinavian Gods
7. Devil Voodoo
8. Crucified
9. Goddess
10. A Cup Of Coffin (Outro)
Lineup
Johan Lanquist: Vocals
Lars Johansson: Lead Guitar
Mappe Björkman: Rhythm Guitar
Leif Edling: Bass
Janne Lind: Drums