BlackRain – Untamed
Il 01/11/2022, di Andrea Lami.
Mi sono innamorato dei BlackRain circa due anni fa quando per caso lessi un articolo nella quale un collega di un’altra testata recensiva ‘Dying Breed’, senza troppo elogiarlo. Non so perché, ma la cosa mi incuriosì, a tal punto da andarmi a cercare prima l’album, rimanendone affascinato e poi allargando la ricerca a tutto il materiale pubblicato dalla band.
Oggi ci troviamo di fronte ad una band che ha già fatto parecchio, visto che è attiva dal 2016, ha pubblicato ben sei album e arriva alla pubblicazione del settimo album con le idee ben chiare. L’album mostra maturità proprio grazie all’esperienza accumulata, sia in studio ma anche on the road (hanno aperto per Europe, Alice Cooper Scorpions e Steel Panther tra gli altri). Ed è proprio durante qualche live che la band ha incontrato i Kissin’ Dynamite ed ha stretto amicizia con Hannes Braun, il quale, affascinato dallo show, si è detto disponibile a produrre l’album successivo facendogli trovare quelle sonorità che da tempo cercavano.
L’omonima ‘Untamed’ apre l’album in maniera perfetta. Chitarre taglienti, ritmica potente e decisa che ha la conseguenza di farvi battere il piedino o sbattere il capoccione ed il singer Swan che si esibisce in urla fuori dal normale. Complimenti a lui per estensione e controllo. Un ottimo inizio direi. Delle tastiere e dei cori ci introducono ‘Kiss The Sky’, un altro brano deciso che distrugge tutte le regole delle struttura delle canzoni (strofa, ritornello, introduzione, inciso e coda). Perché si parte con le tastiere a cui si aggiungono i cori. Ne segue un breve assolo per poi iniziare con il testo che ci portano ad un chorus azzeccato. Come dissero i Kik Tracee le regole sono fatte per essere trasgredite e se questo è il risultato finale ne siamo più che contenti. ‘Dawn Of Hell’ è introdotta da un Talk Box magistralmente usato e reso famoso da Richie Sambora in ‘Livin’ On A Prayer’ e ripreso in ‘It’s My Life’ e se devo dirvela tutta il brano dei BlackRain un po’ ricorda quest’ultimo dei Bon Jovi.
‘All The Darkness’ e ‘Demon’ ma anche ‘Neon Drift’ contengono tutto quello che io desideravo dai BlackRain. Vi sto parlando di canzoni con un tiro potente, divertenti e con cori pronti ad essere urlati ad un prossimo concerto che mi auguro possa avvenire in Italia al più presto.
Dopo un primissimo ascolto nel quale ero rimasto leggermente spiazzato (non sempre è un male), proseguendo mi sono innamorato di questo lavoro al punto da preferirlo quasi al precedente ‘Dying Breed’ o quanto meno metterlo allo stesso livello. Considerate che ‘Dying Breed’, da quando l’ho scoperto è rimasto tra i miei top ascolti fino ad oggi, è molto probabile che ‘Untamed’ farà la stessa fine. Consigliatissimo.
Due domande nascono spontanee: la prima è relativa al fatto se un redattore legge le recensioni altrui? La risposta è si, solo se ami la musica e sei sempre alla ricerca di musica nuova. La seconda è relativa a quanto può essere obiettivo un recensore se apprezza già la band. Ve lo confermo, può esserlo perché chi ama la musica come noi, sa che non ha senso buttare via i soldi in dischi senza conoscerne bene il contenuto, ed io faccio proprio quello, vi racconto gli album delle varie band, sia quelle che amo che quelle che non conosco.
Tracklist
01. Untamed 4:45
02. Kiss The Sky 4:06
03. Dawn Of Hell 3:51
04. All The Darkness 4:11
05. Demon 4:23
06. Summer Jesus 4:36
07. Set The World On Fire 4:27
08. Neon Drift 4:52
09. Blade Of Love 4:49
10. Raise Your Glass 4:46
11. Shut Down 4:43
12. The End 4:15
Lineup
Swan Hellion: vocals, guitar
Max 2: lead guitar
Matthieu de la Roche: bass
Frank F: drums