Borealis – Illusions
Il 28/10/2022, di Dario Cattaneo.
Gruppo: Borealis
Titolo Album: Illusions
Genere: Melodic Heavy Metal, Power Metal, Progressive Metal
Durata: 63 min.
Etichetta: AFM Record
Distributore: Audioglobe
Seguiamo i Borealis dai tempi di ‘Fall From Grace’, il loro secondo album che uscì nel 2011. Ai tempi di quella pubblicazione – con gli Evergrey alle prese con alcuni passaggi difficili della propria carriera (‘Glorious Collision’) e con i Vanishing Point assenti dalle scene da qualche anno – vedemmo nella band canadese dei potenziali candidati a raccogliere il testimone di nostra band favorita, almeno per quanto riguarda le sonorità power/prog venate di melanconia e cupezza. Il calendario poi è girato altre dieci volte da allora, i Vanishing sono tornati, e gli Evergrey hanno sfornato altri cinque (cinque!) dischi dalla qualità eccelsa… mentre i Borealis sono diciamo un po’ rimasti fermi lì. Sì, Matt Marinelli e soci sono ancora sicuramente piacevoli, anzi ‘Purgatory’ è decisamente un bell’album e ‘The Offering’ offre anche una bella storia come contorno… ma non c’è stata l’evoluzione che ci immaginavamo, ecco.
‘Illusions’ è in effetti grossomodo lo stesso disco che era ‘The Offering’, né più né meno. La cosa volendo è in parte giustificata, giacché si tratta del continuo della storia di culti e sacrifici che costituiva il concept di quell’album; ma parte l’ovvia coerenza dei temi trattati, è proprio la parte musicale a essere all’insegna di continuità fin troppo spinta. Bastano infatti i primi dieci minuti di disco per avere ben chiaro l’andazzo dei successivi cinquanta: la formula fino adesso vincente di melodic metal venato di power e di prog è del tutto inalterata, e si mostra a noi con tutti i pregi, ma anche i difetti, che abbiamo trovato sugli altri album. Anche questa volta troviamo una gradita robustezza figlia del miglior power (‘Believer’), molta enfasi sui ritornelli (‘Ashes Turn to Rain’, ‘Pray for Water’), vocals eteree e malinconiche bene interpretate da Marinelli (‘’Burning Tears) ma soprattutto tanto tanto mestiere, che fa si che anche i brani volendo meno interessanti (‘Light of the Sun’ ad esempio) comunque facciano la loro discreta figura senza sfigurare. Più interessante si pone però la chiusura dell’album, affidata a una mini suite di undici minuti intitolata ‘The Phantome Silence’che si rivela invero piuttosto bella: unico punto dove la band toglie un po’ il pilota automatico per lavorare un po’ di più sulla costruzione di un pezzo meno scontato e più sorprendente.
Immobilisti fino all’estremo e anche un bel po’ derivativi, i Borealis sono il classico esempio di band che il proprio lo fa e lo fa benissimo; solo che non trovano lo spunto – o l’ispirazione – per mirare a qualcosa di più. Ascoltarli fa sempre piacere, e infatti anche questa volta abbiamo comunque potuto godere di un ora buona di ottime melodie, riff potenti e atmosfere nostalgiche… ma come dicevamo, all’alba del quinto album magari vorremmo qualcosa di più.
Tracklist
01. Illusions
02. Ashes Turn to Rain
03. My Fortress
04. Pray for Water
05. Burning Tears
06. Believer
07. Light of the Sun
08. Face of Reality
09. Bury Me Alive
10. Abandon All Hope
11. The Phantom Silence
Lineup
Matt Marinelli: guitars, lead vocals
Sean Dowell: drums
Ken Fobert: guitars
Aiden Watkinson: bass