Chez Kane – Powerzone

Il 27/10/2022, di .

Gruppo: Chez Kane

Titolo Album: Powerzone

Genere: , ,

Durata: 51 min.

Etichetta: Frontiers

70

Che si tratti del meraviglioso, omonimo, album di debutto, o di ‘Powerzone’, con Chez Kane una cosa dev’essere chiara fin da subito: il suo è un revival di quelli che furono gli anni Ottanta per generi come hard rock, hair metal ed affini. Una proposta per alcuni furba, dato il ritorno di molte band a quelle annate, per altri nostalgica, per altri ancora agée (ognuno è libero di pensarla come vuole), ma che non poteva certo scalfire la qualità di un’opera come ‘Chez Kane’, nella cui tracklist quasi ogni pezzo era un potenziale singolo. E l’ugola, assieme all’ideatore di tutto ciò, ovvero Danny Rexon dei Crazy Lixx (che in ambo i dischi veste le parti di compositore, produttore e polistrumentista, oltre ad essere il fotografo di Chez), dopo le successive richieste di pubblicazione di tal debutto anche in formato vinile (uscì un’edizione limitata color rosso), giustamente decide di battere il ferro finchè è caldo, regalandoci una nuova uscita ad appena diciannove mesi di distanza dalla prima.
Le idee sono chiare sin dal secondo singolo estratto ‘I Just Want You’, che nonostante risulti un’opener più regolare che sostenuta, come da video ufficiale attrae, seduce e conquista. I ritmi si fanno incalzanti con il terzo singolo estratto ‘(The Things We Do) When We’re Young In Love’, di cui consiglio la visione del video ufficiale per capire quanto Chez affondi spirito, anima, cuore, insomma ogni cosa negli eighties. Il brano è piacione, quasi a richiamare uno spirito festaiolo tanto caro a Cyndi Lauper, ma a detta di chi scrive non così convincente da essere scelto come singolo. E’, infatti, in pezzi più tirati e trascinanti come ‘Love Gone Wild’ (quarto ed ultimo singolo estratto) o la titletrack (primo singolo estratto), che l’artista riesce ad esprimersi al meglio. E se in ‘Powerzone’ pregevole è la chitarra di Rexon, soprattutto durante l’assolo, encomiabile è la prova al sassofono di Jesse Molloy (ospite anche sul disco d’esordio) in ‘Love Gone Wild’: praticamente un tutt’uno con la voce! Nel mezzo, la cadenzata ‘Rock You Up’ vorrebbe far presa sull’ascoltatore, e sicuramente funzionerà dal vivo, ma non ha lo stesso mordente della similare ‘All Of It’, secondo estratto del disco precedente.
Pure in ‘Children Of Tomorrow Gone’ si preferisce rallentare, piuttosto che osare: ne esce un brano prevedibile, con un motivo dato dalle tastiere troppo ripetitivo lungo i sei minuti abbondanti di durata, e questo nonostante una prova vocale turbinosa ed un risollevamento finale, dato da un riff di cornamusa e chitarra. Si spinge nuovamente sull’acceleratore con ‘I’m Ready (For Your Love)’, che passa in un baleno quasi senza lasciare il segno, data forse un’eccessiva linearità strutturale: piacevole sicuramente, ma a differenza dell’affine titletrack, non vien voglia di riascoltarla. Si torna, fortunatamente, a pezzi più sentiti, passionali e riusciti grazie a ‘Nationwide’, che cattura nonostante risulti il più breve del lotto, chiedendoci perchè lo stesso risultato non lo si sia potuto ottenere anche con chi l’ha preceduto.
L’amabile ‘Streets Of Gold’, che oltre a sottolineare la versatilità vocale di Chez (ed un gran assolo di Rexon), aggiunge una ballata al repertorio, ci trascina verso il gran finale, donato dagli otto minuti abbondanti di ‘Guilty Of Love’, sorretta da un interessante tappeto di tastiere, arricchita dalla solita, poliedrica, voce e da una chitarra più volte sugli scudi, che con parti sinuose aiuta ad allungare una canzone che sarebbe potuta (forse) durare meno, ma senza annoiare.
Come concludere, quindi, questa recensione? Sicuramente ‘Powerzone’ aveva il gravoso compito di dover mantenere alto lo standard creato dal suo predecessore. Se confrontato, infatti, questo lavoro non è un passo indietro, più che altro un disco bastevole. Preso singolarmente, invece, è un album gradevole, che sicuramente farà felici i fan di band come Vixen e Def Leppard.
A questo fa riferimento il mio voto: ad un’analisi senza confronti. Tuttavia, se è vero che con Chez Kane gli anni Ottanta, così come il suo impegno e buona volontà, non moriranno mai, bisogna anche prendere atto che con questa release l’artista scende dalle stelle tra i comuni mortali. I quali non possono fare altro che chiedersi fino a quando si avranno idee sufficienti e valevoli, per proporre un passato (fin troppo) glorioso.

Tracklist

01. I Just Want You
02. (The Things We Do) When We’re Young In Love
03. Rock You Up
04. Love Gone Wild
05. Children Of Tomorrow Gone
06. Powerzone
07. I’m Ready (For Your Love)
08. Nationwide
09. Streets Of Gold
10. Guilty Of Love

Lineup

Chez Kane: vocals
Danny Rexon: all instrumentation