Stratovarius – Survive
Il 24/09/2022, di Dario Cattaneo.
Gruppo: Stratovarius
Titolo Album: Survive
Genere: Power Metal
Durata: 58 min.
Etichetta: earMusic
Settembre non è ancora finito e siamo qui in molti ancora a dibattere sul presunto ‘ritorno al passato’ (o ‘sguardo al futuro’) dei Blind Guardian che un’altra nostra vecchia conoscenza degli Anni ’90 salta fuori di prepotenza con un nuovo album. Avevamo infatti lasciato (almeno discograficamente) gli Stratovarius nel 2015, con la pubblicazione di ‘Eternal’, album valido ma non forte come il predecessore ‘Nemesis’. Che dire? Gli Stratovarius attuali, quelli senza Tolkki, non sono persone da corsa, da mettersi da soli delle deadline e ficcarsi nella situazione di doverle rispettare. Niente più tour de force per pubblicare un album ogni due anni, per farlo sempre più veloce, sempre più acuto, sempre più funambolico. Un po’ come se l’era dell’estremismo sia alfin finita, lasciando uno spazio a una band più ‘garage’, conscia chiaramente delle proprie capacità e della propria storia, ma meno ad autosuperarsi o a cercare continuamente un ponte con il passato targato ‘Episode’, o ‘Visions’.
Eppure, probabilmente in maniera anche relativamente involontaria, con questo secondo paragrafo iniziamo a parlare di un album fortemente Anni ’90, l’uscita formalmente e emozionalmente più simile agli album dell’epoca d’oro di quanto sia stato fatto dalla separazione con Tolkki. Certo, ‘Elysium’ era pomposo, ‘Nemesis’ era duro e diretto in una maniera per i tempi piuttosto moderna, ma questo ‘Survive’ ha proprio il vibe di quei tempi. E non dobbiamo limitarci a citare la sola ‘Glory Days’, che già solo nel riff iniziale ricorda da vicino ‘Father Time’; ci sono tanti piccoli indizi sparsi in giro che ci parlano di una certa nostalgia da parte degli artisti per il sound di un tempo. Il mid tempo ‘Frozen In Time’ ad esempio si gioca bene tutte le carte che rendevano quel tipo di canzono famoso nei vari ‘Destiny’ e ‘Infinite’, e anche la semi-ballad ‘Breakaway’ richiama lo stile compositivo di un tempo, con la immancabile solista a sottolineare con un vibrante solo finale la drammaticità del ritornello. La stessa conclusiva ‘Voice Of Thunder’ ripropone anche se nell’attuale stile più quadrato e muscolare la medesima struttura e costruzione delle suite conclusive tipo ‘Visions’. E’ però soprattutto secondo noi l’approccio a essere tornato quello di una volta: anche se il sound è (fortunatamente) più fresco e moderno, il piglio e l’urgenza che sentiamo in pezzi come ‘Before The Fall’, ‘Demand’ o la title-track sono quelli di un tempo. Cambiano i dettagli, insomma, cambiano gli orpelli e alcuni punti di vista; ma la materia prima, quella pulsante, veloce, melodica e esaltante del power metal europeo, ecco: quella sembra proprio essere stata rispolverata a puntino per esserci ripresentata esattamente come era un tempo.
‘Survive’ è un bell’album dunque, che non staremo nemmeno a paragonare con il precedente ‘Eternal’, o con ‘Nemesis’, che continuiamo a ritenere uno dei migliori lavori degli Strato post-Tolkki; ‘Survive’ di fatto è un album fatto a modo suo, che richiama con sound moderno e stratificato sensazioni e mood di un tempo; un album che ci fa capire che, in fondo quella musica – il power metal – a questi cinque finlandesi continua ancora sicuramente a piacere. Saranno passati tanti anni, è vero, ma quando i risultati sono come questi, l’attesa vale decisamente il prezzo speso.
Tracklist
01. Survive
02. Demand
03. Broken
04. Firefly
05. We Are Not Alone
06. Frozen In Time
07. World On Fire
08. Glory Days
09. Breakaway
10. Before The Fall
11. Voice Of Thunder
Lineup
Timo Kotipelto : vocals
Matias Kupiainen: guitars
Lauri Porra: bass
Jens Johansson: keys
Rolf Pilve: drums