Sigh – Shiki
Il 06/09/2022, di Stefano Ricco.
Gruppo: Sigh
Titolo Album: Shiki
Genere: Avantgarde, Black Metal, Symphonic Black Metal, Thrash Metal
Durata: 48 min.
Etichetta: Peaceville
Il piccolo intro di pura atmosfera contenuto in ‘Kuroi Inori’ introduce il ritmo marziale di ‘Kuroi Kage’, brano che di fatto apre il dodicesimo disco della band nipponica Sigh. Si tratta di uno straniante doom, dove la trascinante voce di Mirai Kawashima si fa attendere qualche istante prima di rivelarsi in tutta la sua teatralità e drammaticità, in un brano a suo modo pieno di epicità: da apprezzare la notevole disinvoltura con cui la composizione lascia spazio a sonorità black metal per poi tornare circolarmente alle sonorità iniziali. I toni si intensificano con il maligno metal della successiva, emozionante, ‘Shoujahitsumetsu’, veloce cavalcata sinfonica arricchita da un assolo di chitarra tra il neoclassico e la NWOBHM.
Approfittiamo per notare come Mirai Kawashima e Dr. Mikannibal siano accompagnati in questa occasione da Frédéric Leclercq (Kreator) alla chitarra, Mike Heller (Fear Factory, Raven) alla batteria, con il ritorno di Satoshi Fujinami al basso.
‘Shikabane’, dal fuorviante incipit doom, si risolve in un drammatico brano dal cuore nero, dai tratti ossessivi, per poi evolvere in una maggiore complessità di scrittura. Toni magniloquenti caratterizzano ‘Satsui _ Geshi No Ato’, episodio che esprime bene due caratteristiche dei Sigh: lo stile altisonante di una band che ha creato un vero e proprio culto intorno a sé e la commistione di sonorità che rispecchia l’aspetto contraddittorio di un paese caratterizzato da un’ancestrale ricchezza culturale accanto ad una modernità tecnologia avanzata. A rafforzare quanto appena detto, troviamo la successiva ‘Fuyu Ga Kuru’, straziante quanto armoniosa e poetica, con strumenti a fiato a rendere l’ascolto più completo, elemento strumentale che troviamo diffuso anche in diversi altri momenti del disco. Notevole, in questo episodio, la performance canora di Kawashima.
Diversamente dai lavori precedenti, in ‘Shiki’ non trova spazio altro idioma se non quello della terra di origine, rendendo l’ascolto maggiormente enigmatico, quasi esoterico, per l’utente occidentale poco avvezzo alla cultura nipponica.
Altra cavalcata thrash metal, ‘Shouku’ si ricorda per il suono dell’Hammond, strumento intramontabile. Dopo l’intermezzo “atmosferico” di ‘Kuroi Kagami’, giungiamo ad uno dei brani più intriganti, ‘Mayonaka No Kaii’, con uno stile inafferrabile, una mini rock-opera in cui padroneggia il flauto, coadiuvato da un scontro scatenato organo/chitarra solista. Concludiamo il nostro percorso con il brano di chiusura, una sorta di mantra meditativo, utile per distaccarsi lentamente da un’esperienza di ascolto davvero avvolgente.
Tracklist
01. Kuroi Inori
02. Kuroi Kage
03. Shoujahitsumetsu
04. Shikabane
05. Satsui _ Geshi No Ato
06. Fuyu Ga Kuru
07. Shouku
08. Kuroi Kagami
09. Mayonaka No Kaii
10. Touji No Asa
Lineup
Mirai Kawashima : vocals, keyboards, flute
Satoshi Fujinami : bass
Dr. Mikannibal : vocals, saxophone
Mike Heller: drums
Frédéric Leclercq: guitars