Septicflesh – Modern Primitives
Il 11/07/2022, di Dario Cattaneo.
Gruppo: Septicflesh
Titolo Album: Modern Primitives
Genere: Death Metal, Symphonic Metal
Durata: 39 min.
Etichetta: Nuclear Blast
Distributore: Warner
Approdano alla Nuclear Blast gli ellenici Septicflesh, e lo fanno con un altro album – l’undicesimo– che conferma in toto le scelte (musicali e non) fatte dalla band fino a questo punto, senza rinnegare alcunché della propria oramai quasi trentennale carriera. Il piatto che Seth Siro Anton e soci ci servono è per quindi nuovamente basato su un death sinfonico pomposo e magniloquente; risultando in un disco sapido di tutte quelle caratteristiche da ’Communion’ in poi rappresentano il vero codice genetico della band ellenica, un prodotto in definitiva che non deluderà i fan che li hanno seguiti fino ad adesso attraverso tutte le loro evoluzioni.
Ma come evitare il tanto temuto “effetto noia”? Riescono davvero questi solchi così stilisticamente vicini a quelli di ‘The Great Mass’ o ‘Codex Omega’ a darci quel qualcosa in più che non abbiamo ascoltato su quegli album? Beh, i Septicflesh c’è da ammettere che sono maestri in questo, da più di un decennio. Lungi dal cadere nel mero autocompiacimento, i Nostri riescono sempre a prodursi in risultati che, utilizzando grossomodo sempre gli stessi ingredienti, hanno però sempre una propria identità ben definita, unica. Si prendano ad esempio due tra i brani probabilmente più cliccati dell’album, ‘The Collector’ e ‘Neuromancer’, e si nota subito che – nonostante la forma canzone ben definita su entrambe e l’innegabile uniformità stilistica di fondo – entrambi i pezzi sanno di fresco, di nuovo, non certo di stantio. Saranno gli inserti esotici richiamanti desertici paesi lontani; sarà forse l’onnipresente intervento dell’Orchestra filarmonica di Praga o le ben definite melodie di fondo; il risultato però è appunto per tutte e due le canzoni personale e definito, ben lontano appunto dall’autocitazionismo che si poteva rischiare. La varietà inoltre è sempre stata alla base dei dischi dei Septicflesh, e quindi oltre ai due più ‘standard’ episodi appena descritti troviamo poi in scaletta diversi altri brani che toccano praticamente vari aspetti del Septic-sound. C’è spazio per tradizionale furia death sulle note della robusta e contorta ’Coming Storm’, si avvertono sottili ma udibili dosi di malinconia e di regalità su alcuni passaggi della meditabonda title-track e si assiste avvertono sempre i sintomi di una onnipresente pesantezza di fondo, la quale si concretizza però soprattutto nei pezzi caratterizzati da una minor velocità, come ad esempio la buona ‘Hierophant’, seconda traccia dell’album. Tutto risulta dunque anche questa volta fluido e funzionale, risultando un una facilità di ascolto che, rapportata al genere di appartenenza, non manca mai di lasciare stupiti.
In definitiva, non sembrano per nulla essere trascorsi cinque anni da ‘Codex Omega’; i solchi di questo album potrebbero benissimo essere usciti da quell’album tanta è l’omogeneità stilistica trai due episodi, però c’è innegabilmente qualcosa di unico e personale in questi brani che fa sì che, in fondo, questo ‘Modern Primitives’ sia proprio l’album che potevamo (e dovevamo) aspettarci da loro. Non sappiamo cosa succederà ad una eventuale dodicesima uscita, ma fino ad adesso bisogna dire che i Septicflesh si sono dimostrati davvero imbattibili nel soddisfare le attese dei propri fan. Complimenti davvero.
Tracklist
01. The Collector
02. Hierophant
03. Self-Eater
04. Neuromancer
05. Coming Storm
06. A Desert Throne
07. Modern Primitives
08. Psychohistory
09. A Dreadful Muse
Lineup
Seth Siro Anton: vocals, bass
Christos Antoniou: guitars, orchestration
Sotiris Anunnaki V: guitars, add. vocals
Kerim ‘Krimh’ Lechner: drums