Black Label Society – Doom Crew Inc.
Il 28/03/2022, di Dario Cattaneo.
Gruppo: Black Label Society
Titolo Album: Doom Crew Inc.
Genere: Blues Rock, Hard Rock, Heavy Metal
Durata: 63 min.
Etichetta: Spinefarm
Distributore: Universal
Il mondo rallenta, in alcuni casi potremmo dire si ferma anche… ma Zakk Wylde no, lui non si ferma. Come i motociclisti americani con la Harley che il suo aspetto richiama tanto, il biondo chitarrista americano può sostare brevemente da qualche parte trovandosi magari pure bene; poi però immancabilmente risale a bordo, alza il piede sul pedale, piega il polso, affonda sul gas e riparte in una nube di polvere e fumi di scarico. E il viaggio riprende… anche musicalmente. Un peregrinare che riparte dai suoni grassi e pastosi di ‘Grimmest Hits’ – l’ultima fatica BLS targata 2018 – e esplora un lato meno immediato e più intimista dell’hard&heavy spruzzato di southern che costituiva il panorama di fondo di quella tappa.
Più introspezione dicevamo, per un sound che possiamo descrivere in linea di massima come meno irruento e urgente, ma segnato da una componente viscerale maggiore; un mix cioè di input e suoni che si traducono in un vero e proprio ritratto a tutto tondo del talentuoso axeman. Abbiamo infatti un’anima dura, che urla sulle corde violentate dalle plettrate dei brani irruenti come ‘Gather My Sins’ o ‘Destroy & Conquer’, ma anche un senso di melanconia e stanchezza che accarezza stanchi timpani come in ‘Forever And A Day’. E’ un album che mostra una durezza tipicamente metal, come nei due brani più diretti citati in precedenza, ma che mostra anche un tipo di durezza diverso, una durezza più dell’animo che del suono, come accade con ‘Forsaken’, pachiderma southern che guarda agli Stati centrali degli USA con sicurezza e convinzione. Il disco si snoda però non solo su coordinate heavy e southern, ma tocca anche da vicino lidi diversi come il tanto caro doom sabbathiano (‘Gospel Of Lies’), il rock blues più viscerale (‘Ruins’) o anche il semplice hard radiofonico, con un pezzo quasi ‘da classifica’ come l’opener ‘Se You Free’, accompagnata tra l’altro da un simpaticissimo video dalle tinte (auto)ironiche. La proposta è quindi quanto mai gustosa e variegata, con l’attenzione giustamente posta in primis alla canzone in sé, e non solo ai – comunque bellissimi – riff o assoli.
La nostra conclusione cui comunque arriviamo è che – prima di tutto – ‘Doom Crew Inc.’ sia un album onesto, vero fino all’ultima nota. Perché Zakk Wylde, lo ricordiamo, è sì quello di ‘Soni Brew’ e ‘Mafia’, ma è anche quello dei due ‘Book Of Shadows’. E’ quello che fa fischiare la Gibson a cerchi concentrici nel riff di ‘Perry Mason’ dal (colpevolmente) spesso dimenticato ‘Ozzmosis’; ma è anche quello del cupo pianoforte in fiamme del video di ‘In This River’, o dei memorabili solo di ‘The Road To Nowhere’. Insomma, la carriera del signore Wielandt è lunga e con molte sfaccettature; frammenti di immagini riflesse che qui vengono ripresentate più o meno tutte, con però quella dose di ponderatezza, nostalgia e – perché no – malinconia che dipingono l’immagine di un uomo che appunto ha viaggiato molto e se ne rende ben conto, ma non ha ancora il cuore di mollare e fermarsi a continuare il passato. Di benzina nel serbatoio ce n’è ancora, di posti dove posare lo sguardo anche e – fortunatamente per noi – il viaggio continua.
Tracklist
01. Set You Free
02. Destroy & Conquer
03. You Made Me Want To Live
04. Forever And A Day
05. End Of Days
06. Ruins
07. Forsaken
08. Love Reign Down
09. Gospel Of Lies
10. Shelter Me
11. Gather All My Sins
12. Farewell Ballad
Lineup
Zakk Wylde: guitars, vocal, keys
Dario Lorina: guitars
John DeServio: bass
Jeff Fabb: drums