Kandia – Quaternary

Il 24/02/2022, di .

Gruppo: Kandia

Titolo Album: Quaternary

Genere:

Durata: 46 min.

Etichetta: Frontiers

77

Giungono al loro terzo album in studio, ma primo sotto l’italiana Frontiers (di cui la conseguente iniziativa Frontiers And Beyond, in cerca di band e artisti emergenti da crescere e supportare) i portoghesi Kandia, nati nel 2007 dalle menti della cantante Nya Cruz e del chitarrista André Da Cruz. Prodotto da Daniel Cardoso degli Anathema, ‘Quaternary’ esce a ben nove anni di distanza dal precedente ‘All Is Gone’, ma non è per niente un male perchè, nonostante l’attesa, è un lavoro coinvolgente, per ovvi motivi “riassuntivi” racchiuso nel panorama Alternative Metal, ma che invece sa andare (e guardare) più in là.
Dopo le orchestrazioni solenni dell’intro ‘Anthropocene’, ‘Obliterate’ è testimone di un Alternative Metal smorzato nel ritmo, che per questo mette in risalto parecchie sfumature, a partire da un’elettronica capace di fondersi nelle strofe con voce principale e cori di sottofondo, per poi lasciare spazio a ritornelli governati dalle chitarre, durante i quali Nya accenna soltanto ad alzare i toni, per non perdere quanto soavemente costruito in precedenza, quasi a richiamare alcune composizioni dei Lacuna Coil, come ‘Heaven’s A Lie’ (da ‘Comalies’ [2002]). La voglia di sperimentare all’interno di quest’opera è costante: il primo singolo estratto ‘The Flood’ è seducente per come mescola un’intro che sfocia nel Gothic Metal a strofe Pop, dominate da un tappeto elettronico, mentre il secondo singolo estratto ‘Fight Or Flight’, che già da titolo tratta il fatto di come, spesso, ci si trovi di fronte al fatidico bivio tra affrontare un problema oppure scappare, abbina Alternative e Nu Metal con effetti di tastiera Industrial (soprattutto nei ritornelli e nel ponte che conclude il pezzo [da 03:08]), convincendo grazie ad un ritmo più feroce e ad una voce decisa, dimostrazione di come Nya sia a proprio agio su più ambientazioni sonore.
Il lavoro dei lusitani scorre piacevolmente, tra una scanzonata ‘Until The End’ ed una ben più pesante e cadenzata ‘Turn The Tide’ (terzo singolo estratto), che poco prima di giungere ai due minuti di durata, vira presentando elementi sinfonici e tratti epici, ulteriore dimostrazione delle molte sfaccettature qui presenti, che descrivono ‘Quaternary’ come un disco che cresce ascolto dopo ascolto, presentando impercettibili sfumature difficili da cogliere immediatamente. In ‘Pbp’ elettronica e Nu Metal si abbracciano, mentre camaleontica è la prova di Nya, tra parti meste ed altre più aggressive che sfociano in sfuriate di cui, finora, solo ‘Fight Or Flight’ era (leggermente) testimone; prova variegata quella della cantante che tornerà, esattamente due tracce dopo, in ‘Murderers’.
Nel mezzo troviamo ‘Deathwish’, che come la penultima canzone in scaletta ‘A New Dawn’ aggiunge alla già screziata proposta dei Nostri un’accenno di Progressive. E, a dimostrazione che i temi qui trattati sono più attuali che mai, se con il titolo dell’intro ‘Anthropocene’ la band ha chiaramente ammonito l’essere umano riguardo a come le sue azioni condizionino il pianeta ove egli vive, il messaggio che vuole consegnare con la conclusiva e riflessiva ‘Holocene’ è di speranza per le generazioni future.
Giunto al termine di questa recensione, ribadisco che con ‘Quaternary’ i Kandia ci consegnano un lavoro iridescente, che come già scritto evolve ascolto dopo ascolto, testimonianza di come la volontà di evolvere sia in primis insita nella band, poi nel genere proposto.

Tracklist

01. Anthropocene
02. Obliterate
03. The Flood
04. Fight Or Flight
05. Until The End
06. Turn Of The Tide
07. Pbp
08. Deathwish
09. Murderers (feat. Jorgen Munkeby)
10. A New Dawn
11. Holocene

Lineup

Nya Cruz: vocals
André Da Cruz: guitars
Bernardo Lima: bass
Hugo Ribeiro: drums