Infected Rain – Ecdysis
Il 03/02/2022, di Gianfranco Monese.
Gruppo: Infected Rain
Titolo Album: Ecdysis
Genere: Alternative Metal, Groove Metal, Modern Metal
Durata: 55 min.
Etichetta: Napalm Records
Se, da un lato, la maledetta calata del Covid-19 ha quasi totalmente annullato gli spettacoli dal vivo, dall’altro ha saputo affinare molti aspetti del lavoro in studio, concedendo in primis più tempo alle band coinvolte, e regalando infine dischi molto buoni. E’ il caso di ‘Ecdysis’, testimonianza che il quintetto moldavo degli Infected Rain, fondato a Kishinev nel 2008, si presenta oggigiorno con un sound più completo rispetto al suo recente passato discografico. E’ un periodo in cui, a dire il vero, c’è parecchio interesse verso band con voci femminili (restando in casa Napalm Records, i primi nomi a venirmi in mente sono Jinjer e SetYøurSails), ma cavalcare l’onda non basta, non è mai bastato: bisogna consegnare prodotti valevoli. Ed è chiaro come la band guidata da Lena Scissorhands, arrivata alla sua quinta prova in studio, cerchi il salto di qualità (anche) pescando da più fonti. Si, perchè i brani che compongono ‘Ecdysis’ sono variegati: non tra di loro, ma al loro interno. E ciò che ne risulta, o meglio che conta, è che l’amalgama di generi e soluzioni qui presenti (senza che il trademark del gruppo venga snaturato) funziona.
I temi del disco riguardano l’attuale situazione mondiale: dalla sofferenza umana causata dal virus, ad un degrado sociale (come, ad esempio, il rapporto tra essere umano e natura) e politico. Il brano d’apertura ‘Postmortem Pt. 1’ è inizialmente governato dai synth, per poi esplodere in quello che da sempre è il marchio di fabbrica della band, tra sfuriate vocali di Lena ed uno stile che guarda molto al Nu Metal più aggressivo di, più o meno, vent’anni fa (come i Korn di ‘Take a Look In The Mirror’ [2003], gli Slipknot di ‘Iowa’ [2001] o gli In This Moment di ‘Beautiful Tragedy’ [2007]), qui chiaramente modernizzato.
Abile è la trovata della cantante di abbinare growl ad un cantato pulito per tutta la durata del disco, anche per smorzare il sound della band, più pesante dal secondo estratto ‘Fighter’. Non mancano, inoltre, soluzioni elettroniche o più cadenzate a stemperare la furia di pezzi che, altrimenti, risulterebbero troppo lineari rischiando di annoiare (‘Longing’), così come brani più scanditi (‘Goodbye’). La quinta traccia ‘The Realm Of Chaos’ è impreziosita dalla presenza della cantante delle Butcher Babies Heidi Shepherd, ma personalmente, se non fosse per il video ufficiale, il rischio di non accorgersi dell’ospitata è alto. ‘Everlasting Lethargy’ è interessante per i suoi richiami a Slipknot come a Cradle Of Filth, segno che, come scritto poco fa, l’aspetto migliore di ‘Ecdysis’ è di riuscire a prelevare da più generi senza far passare gli Infected Rain come gruppo fotocopia di qualcosa già proposto tempo fa. Anche perchè, semmai qualcuno dovesse darmi torto, verrebbe subito smentito dalla successiva ‘These Walls’, canzone che strizza sapientemente l’occhio all’elettronica, e che pur nella sua (sottile) diversità è perfettamente inserita nel contesto di questo lavoro, a cui segue ‘Showers’, forse il suo pezzo più accessibile.
Personalmente, ‘November’ è riuscitissima, tra un continuo duello delle due Lena (quella in growl e quella pulita) ed un’uso sapiente e moderato dell’elettronica sulla stessa linea dei Korn post ‘The Paradigm Shift’ (2013). ‘Never The Same’ ha il solo difetto di essere posizionata al decimo posto, perchè dopo nove brani, odora di “già sentito”: l’avessimo incontrata prima, avrebbe avuto tutt’altro peso. Per fortuna ci pensa la “mosca bianca” ‘Nine, Ten’, con le sue orchestrazioni Ambient (ed una voce quasi totalmente pulita) a trascinarci delicatamente verso il degno finale disegnato da ‘PostmortemPt. 2’, nella quale una voce soave si fa cullare dai synth per poi esplodere così come contenersi, sempre assecondata da un’elettronica mai come in questo pezzo a lei devota; assieme a ‘Showers’, il pezzo più agibile.
A conti fatti, con ‘Ecdysis’ gli Infected Rain sono più solidi che mai, e se solo i tempi fossero più benevoli, sono certo che non si lascerebbero sfuggire l’occasione di dimostrarci se, dal vivo, si sia di fronte alla “the next big thing” (anche se, ad oggi, l’ “Ecdysis By Night Tour 2022” non prevede nemmeno una data in Italia). Mentre aspettiamo e speriamo, non possiamo fare altro che ascoltare e testimoniare quanto, con questo nuovo lavoro, il quintetto abbia alzato ulteriormente l’asticella.
Tracklist
01. Postmortem Pt. 1
02 Fighter
03. Longing
04. Goodbye
05. The Realm Of Chaos
06. Everlasting Letargy
07. These Walls
08. Showers
09. November
10. Never The Same
11. Nine, Ten
12. Postmortem Pt. 2
Lineup
Elena “Lena Scissorhands” Cataraga: vocals
Vadim “Vidick” Ojog: guitars
Serghei Babici: guitars
Vladimir Babici: bass
Eugen Voluta: drums