Me And That Man – New Man, New Songs, Same Shit, Vol. 2

Il 27/11/2021, di Alberto Gandolfo.

Titolo Album: New Man, New Songs, Same Shit, Vol. 2

Genere: Acoustic Rock, Blues Rock, Rock, Southern Rock

Durata: 44 min.

Etichetta: Napalm Records

Distributore: Audioglobe

Era aprile del 2020, quando in pieno lockdown usciva ‘New Man, New Songs, Same Shit, Vol. 1’ secondo disco dei Me And That Man il progetto rock, folk, country blues di Nergal. Il leader dei polacchi Behemoth non è certo persona che ama stare con le mani in mano. Tra live in streaming con produzioni mastodontiche per i trent’anni dei Behemoth, cause legali vinte, ristampe di dischi storici (‘Sventevith’), nuovi dischi live in uscita (‘In Absentia Dei’ sugli scaffali a partire dal 17 dicembre), Nergal è riuscito a trovare tempo anche per registrare (anche in questo caso con una lunga schiera di ospiti) e pubblicare ‘New Man, New Songs, Same Shit, Vol. 2’ che arriva a poco più di anno dal precedente Vol. 1.
Il disco si apre sulle note cupe di ‘Black Hearse Cadillac’, dove troviamo una prestazione clamorosa dell’appena scomparso Hank Von Hell. Segue ‘Under The Spell’ in cui Nergal, assieme Mary Goone aka Papa Emeritus aka Tobias Forge, ci propone subito uno dei pezzi più interessanti del disco con un suggestivo blues che sembra uscito dalla colonna sonora di un film di Tarantino. Il terzo brano in tracklist è ‘All Hope Has Gone’ qua gli special guests sono Blaze Bayley ma sopratutto Jeffrey Dunn e Gary Holt alle chitarre autori di una prestazione molto interessante e decisamente a loro agio su queste atmosfere blues. Proseguendo con l’ascolto sicuramente colpisce ‘Losing My Blues’, un pezzo di stampo ‘Motorhead’ sia musicalmente parlando sia per la prestazione vocale di Abbath che tanto ci ricorda Lemmy. Ben riuscita anche ‘Year Of The Snake’ con l’ospitata di David Vincent, il brano con le atmosfere ricorda ‘Nebraska’ il disco acustico e probabilmente più intimo di Bruce Springsteen, puro sound da Highway americana. Sound a stelle e strisce che ritroviamo anche nella voce di Randy Blythe (e fa un certo effetto sentirlo così “tranquillo”) in ‘Silver Halide Echoes’. Mentre ci avviamo verso la conclusione di questo ‘Vol. 2’, ecco ‘Goodbye’, con due ospiti di livello altissimo: Alissa White Gluz e Devin Townsend. Alissa ci spiazza subito abbandonando il growl a favore di sorprendenti clean vocals, Townsend fa il suo ingresso solo nel finale del brano e come sempre la sua sua prestazione vocale è perfetta, la capacità vocale di Townsend nel sapersi adattare, vocalmente parlando, su qualunque genere e atmosfera è sorprendente.
Adam Darski, in arte Nergal, in conclusione ha di nuovo fatto centro. Questo nuovo ‘New Man, New Songs, Same Shit, Vol. 2’ è un disco veramente di altissimo livello, forse l’uscita più interessante del progetto Me And That Man. La maggior omogeneità tra i brani rende questo lavoro decisamente superiore al precedente ‘Vol. 1’, nonostante ci fosse il rischio di mettere troppa carne al fuoco con tutti questi ospiti il buon Nergal è riuscito a creare “un filo narrativo e musicale” che collega tutti i brani dandoci la sensazione di ascoltare un concept album. Questo, esattamente come il ‘Vol. 1’, è il classico disco “da viaggio” quindi non vi resta che mettervi in auto, schiacciare su play e consumare la nuova fatica di Adam Darski.

Tracklist

01. Black Hearse Cadillac (feat. Hank Von Hell, Anders Odden)
02. Under the Spell (feat. Mary Goore)
03. All Hope Has Gone (feat. Blaze Bayley, Gary Holt, Jeff Mantas Dunn)
04. Witches Don’t Fall in Love (feat. Kristoffer Rygg)
05. Losing My Blues (feat. Olve Abbath Eikemo, Frank The Baptist, Chris Holmes)
06. Coldest Day in Hell (feat Ralf Gyllenhammar, Douglas Blair)
07. Year of the Snake (feat. David Vincent)
08. Blues & Cocaine (feat. Michale Graves)
09. Silver Halide Echoes (feat. Randy Blythe)
10. Goodbye (feat. Alissa White-Gluz, Devin Townsend)
11. Angel of Light (feat. Myrkur)
12. Got Your Tongue (feat. Chris Georgiadis)

Lineup

Adam “Nergal” Darski: vocals, guitars
Łukasz Kumański: drums and percussion, backing vocals
Matteo Bassoli: bass, synth and backing vocals
Sasha Boole: guitars, mouth harp, banjo