The Treatment – Waiting For Good Luck
Il 03/05/2021, di Francesco Faniello.
Gruppo: The Treatment
Titolo Album: Waiting For Good Luck
Genere: Blues Rock, Hard Rock
Durata: 48 min.
Etichetta: Frontiers
Dai, diciamolo… a giudicare dall’orientamento della rotella dell’hard’n’heavy, l’estate che abbiamo dinanzi viene vista con più ottimismo rispetto alla precedente. Che siano errate entrambe le previsioni? Quel che è certo è che l’anno scorso dissertavamo di sofferte elegie a opera di femme fatali nate sotto il segno del Toro o di scoppiettanti richiami all’hammond in salsa crauta conditi col vino caro agli alligatori, mentre quest’anno registriamo il ritorno dei Treatment, pronti a sventolare la Union Jack guardando alla sempre amata America.
Certo, “aspettando miglior fortuna” o “auspicando maggior fortuna” sembra quasi un detto pre-rinascimentale, denso di quell’attesa spasmodica che era tipica dei pensatori dell’epoca, ma non è forse vero che le epoche tendono a tornare in successione eterna? Che poi queste disquisizioni siano di interesse o meno per i The Treatment, poco importa: con ‘Waiting for Good Luck’ i cinque ragazzi di Cambridge giungono al quinto album, sciorinando con costanza e caparbietà una formula votata al disimpegno, che prende tanto dai modelli internazionali (AC/DC e Great White su tutti) quanto da quel rock britannico rauco e stradaiolo espresso da gente come Thunder e The Almighty.
Insomma, divertimento sì, ma senza dimenticare i vicoli delle città a mattoni rossi da cui provengono Mansworth e soci, in un’evoluzione del sound che ricorda un po’ quella dei loro illustri conterranei Def Leppard. Eh sì, perché dai tempi del debut ‘This Might Hurt’ i suoni si sono fatti leggermente più tondi e lo stile vocale è più caldo e bluesy, come si diceva una volta – non potrebbe essere altrimenti, dato l’avvicendamento tra Mitchel Emms e Tom Rampton dietro al microfono! Certo, il punto di riferimento per il processo evolutivo non è più il rock FM a stelle e strisce che tanto aveva stregato il caro Blackmore negli anni Ottanta, quanto una riscoperta delle radici del rock’n’roll e persino di quel piano rock che ha in gente come Elton John uno dei suoi antesignani, come è evidente in un episodio come ‘Barman’, di cui esiste persino una versione bonus ancor più radicata nel genere di riferimento!
Dicevamo dei Def Leppard ed è impossibile non pensare a loro in occasione dell’opener ‘Rat Race’: direi che se avete nostalgia di quegli attacchi vocali alla Joe Elliott questo è il sound che fa per voi, per un pezzo costruito sul magnetismo delle linee vocali e delle solide ritmiche in quattro quarti, senza orpelli o pretese di presenzialismo da parte dei singoli strumentisti. Troppo poco? Allora quella dei The Treatment non è la formula giusta per voi, mentre altri apprezzeranno particolarmente la scorrevolezza della tracklist, dalla successiva ‘Take It Or Leave It’ che lascia spazio all’approccio sfrontato di ‘Lightning In A Bottle’, finché non tocca a ‘Devil In The Detail’ giocare la carta più vicina all’hair/sleaze; ma i puristi non mettano mano alla fondina, dato che i Nostri affrontano la materia con moderazione, per un risultato simile a quello dei Kiss anni Ottanta, e per inciso molto piacevole – lo avrete capito, ‘Devil In The Detail’ va direttamente nella mia selezione personale dei prossimi mesi!
Bene, se non conoscevate la combriccola The Treatment e questo genere di suoni fanno al caso vostro, è il momento di farvi tentare da ‘Vampress’ e dalle sue derive che strizzano l’occhio agli ZZ Top, nonché da ‘Tough Kid’, su cui avrete immediatamente l’idea di come la tradizione hard/blues dei Whitesnake possa combinarsi all’attitudine festaiola di gente come i Great White; non a caso, la successiva ‘Hold Fire’ può essere la loro ‘Desert Moon’, con lo stile torrenziale di Rampton che sciorina cliché a profusione… ma in fondo ci piace così, e sfido chiunque a non far partire caviglia piede o headbanging nella parte centrale che ci ricorda le migliori intuizioni dei fratelli Young (all’epoca di ‘Powerage’… basta come riferimento?). Buon divertimento!
Tracklist
01. Rat Race
02. Take It Or Leave It
03. Lighning In A Bottle
04. Vampress
05. Eyes On You
06. No Way Home
07. Devil In The Detail
08. Tough Kid
09. Hold Fire
10. Barman
11. Let’s Make Money
12. Wrong Way
13. Barman (piano version)
Lineup
Tom Rampton: vocals
Tagore Grey: guitar, backing vocals
Tao Grey: guitar
Andy Milburn: bass
Dhani Mansworth: drums