Thomas Libero – Songs From The Lockdown I
Il 20/03/2021, di Andrea Lami.
Gruppo: Thomas Libero
Titolo Album: Songs From The Lockdown I
Genere: AOR, Hard Rock, Melodic Rock
Durata: 30 min.
Thomas Libero è un musicista noto agli appassionati di hard rock melodico sia per le sue collaborazioni (Mr. Riot ‘My Life, My Road’ e Teodasia ‘Metamorphosis’ con Giacomo Voli alla voce) sia per le sue pubblicazioni (gli EP ‘A Letter To Me’ e ‘Dark Days’ e i singoli ‘Nella Notte’, ‘IP’ e ‘Flyin”).
Oggi Thomas, cercando di rendere proficuo il lockdown impostoci dalle autorità, decide di pubblicare un album da otto brani: sette cover e il suo singolo ‘Flyin”.
Una scelta non del tutto semplice ma che può aiutarlo a farsi conoscere: si parte con ‘Any Way You Want It’, non il brano dei Journey come mi aspettavo leggendo il titolo, bensì quello di Dave Clark, dei DC5, pezzo già a suo tempo rivisitato sia dai Kiss che dai Ramones, ma la versione di Thomas strizza più l’occhio alle sonorità glam che al punk. Ottimo inizio. Si prosegue con ‘Rockin’ In The Free World’ il brano di Neil Young, basta il riff di chitarra per metterti nel mood giusto. La scelta di rifare ‘Superstition’ del grandissimo Stevie Wonder è decisamente azzardata. Tutti conoscono la grandezza di Stevie Wonder ed è facile uscirne con le ossa rotte anche per un cantante professionista, ma non è questo il caso.
La prima graditissima sorpresa è ‘Prisoners In Paradise’ degli Europe in acustico: riuscitissima e toccante. Mi ha stupito positivamente perché forse neanche gli Europe l’hanno mai registrata in acustico ma solamente proposto dal vivo. Per dovere di cronaca ricordo una cover acustica fatta anche dagli Eclipse decisamente piacevole. Arriviamo alla parentesi cantata in italiano con l’esecuzione di ‘Con Il Nastro Rosa’ di Lucio Battisti. Il problema in questi casi è la credibilità, e il nostro Thomas non l’ha persa.
Il momento power metal arriva con ‘Breaking The Law’ dei Judas Priest che fa aumentare il ritmo anche senza necessariamente spingere a fondo col pedale per arrivare all’ultimo pezzo, la dolcissima ‘Bed Of Roses’ dei Bon Jovi.
Il terzo brano della tracklist è ‘Flyin”, il brano inedito: canzone acustica, voce e chitarra, un sacco di spazio per Thomas di esprimersi al meglio, cosa che gli riesce egregiamente sfruttandolo al massimo. L’inizio del brano mi ha riportato alla mente ‘The Ballad Of Jane’ ma solamente per un discorso di atmosfera. In questo caso il brano rimane acustico per la sua interessa regalandoci un attimo di dolcezza.
Le riflessioni finali su questo cd sono abbastanza immediate: un album di cover è sempre un’uscita particolare perché da un lato limita le capacità espressive dell’artista e dall’altro celebra le influenze che Thomas ha avuto durante la sua formazione musicale. Rinchiudere in un album un brano beat, uno rock, uno pop, uno hard rock acustico, uno italiano, uno hard rock ed un inedito da l’idea dell’ampiezza e della varietà di cantato che ci offre l’artista. Non rimane che fare i complimenti a Thomas ed aspettarlo con altre prove, su cd e dal vivo, appena si potrà.
Tracklist
01. Any Way You Want It
02. Rockin’ In The Free World
03. Flyin’
04. Superstition
05. Prisoners In Paradise
06. Con Il Nastro Rosa
07. Breaking The Law
08. Bed Of Roses
Lineup
Thomas Libero: vocals, guitar, keys
Gianluca Pavan: guitar
Martino Pavanello: bass
Mattia Chiappin: flutes
Alberto Pasquale: drums in ‘Bed Of Roses’
Francesco Polese: guitar
Denis Ronchese: keys
Alessio Brun: bass
Christian Tonon: drums
Riccardo Dissegna: drum programming in ‘Rockin’ In The Free World’, ‘Any Way You Want It’
Alessandro Mastrecchia & Jack Dany: choirs on ‘Any Way You Want It’ / ‘Superstition’