Evergrey – Escape Of The Phoenix
Il 05/03/2021, di Dario Cattaneo.
Gruppo: Evergrey
Titolo Album: Escape Of The Phoenix
Genere: Progressive Metal
Durata: 59 min.
Etichetta: AFM
Distributore: Audioglobe
A creare più aspettative e dubbi sul valore di una nuova uscita degli Evergrey all’alba di questo speriamo non così sfortunato 2021 era – almeno per noi – la inevitabile concorrenza con gli album che l’hanno preceduto. ‘Escape Of The Phoenix’ infatti, arriva al pubblico a seguito dell’enorme sforzo creativo profuso nella trilogia ‘Hymns For The Broken’, ‘The Storm Within’ e ‘The Atlantic’; tre viste diverse ma sicuramente anche collegate l’una all’altra nella maniera più intima possibile, sulle turbolenze e i malesseri dell’animo umano. Tre dischi che hanno decisamente raccolto tanto: dopo il periodo volendo un po’ involuto di ‘Torn’ e ‘Glorious Collision’, questa splendida tripletta ha infatti sbancato il botteghino della critica mondiale, racimolando una percentuale praticamente completa di assensi e applausi. In che direzione poteva muoversi quindi ‘Escape Of The Phoenix’, dopo la pubblicazione di una simile trilogia?
La direzione, lo stile musicale, l’umore e la bravura dei Nostri sono sempre quelli, ve lo diciamo subito; però quello che si nota è che l’approccio, l’impostazione generale diciamo, sembrano effettivamente essere un po’ cambiati. Ad esempio, notiamo subito come quest’album risulti in qualche modo più diretto dei suoi tre predecessori. Non è cambiato il genere o lo stile di riferimento: il riffing è sempre alla base di tutto, spesso e ritmato; le linee vocali sono sempre malinconiche e autunnali come sull’ultimo album; gli affreschi di tastiere sempre variegati e pervasivi, realmente definenti la destinazione di ogni brano. Però, in modo piuttosto sottile, è tutto più lineare, più concreto. Nessun crescendo, nessun fronzolo nemmeno in apertura dell’album per esempio: l’abbandono e il crescendo di ‘A Silent Arc’, per esempio, qui non ci sono. ‘Forever Outsider’, l’attuale opener, presenta poco più di un rullo di tamburi, prima che il riffing principale irrompa sulla scena, introducendo una linea vocale che colpisce al cuore già nei primi trenta secondi. È cambiato il modo di fare la musica degli Evergrey? No. Semplicemente gli stessi ingredienti qui sono presentati in maniera più rapida e diretta, probabilmente con meno vincolai provenienti dalle pastoie del complesso concept delle tre uscite precedenti. Un’aumentata pesantezza strumentale ed esecutiva, non solo d’atmosfera, si avverte per tutto l’album, con sassate come la title-track, ‘Eternal Nocturnal’ e ‘Dandelion Cipher’ a riportarci al sound concreto di ‘Monday Morning Apocalypse’ o ‘The Inner Circle’, rinverdendo rami che di fatto gli Evergrey non hanno mai abbandonato. Il comparto più inverso e umorale del combo, quello insomma esplorato in ogni suo anfratto da ‘The Atlantic’ e ‘The Storm Within’, mostra qui di avere – contrariamente a quanto pensavamo – ancora gemme nascoste da regalarci: ‘In Absence Of Sun’ è sì malinconica ma anche vibrante ed emozionale, e anche quel piccolo capolavoro rispondente al titolo di ‘Stories’ ci regala un Englund in piena forma, abilissimo cantore delle emozioni più nascoste del nostro io. ‘The Escape Of The Phoenix’ non nasconde niente da questo punto di vista, e non prende mai la strada più lunga: quando c’è da mettere in campo la rabbia tutta la band gioca le proprie carte senza tirarsi indietro; quando invece le liriche richiedono raccoglimento e meditazione, l’abilità nelle sfumature di Zander diventa fondamentale e insostituibile compagna dell’abilità vocale di Englund.
Non ci vuole molto per riassumere quanto scritto fino ad adesso: ‘Escape Of The Phoenix’ è un altro (praticamente) capolavoro, il quarto di fila ci viene da dire, considerato quanto ci sono piaciuti i tre album precedenti. Gli Evergrey oramai sono una certezza, e da non pochi anni: finché continueranno a tradurre in musica i colori a volte forti e vibranti e a volte oscuri e malinconici dell’animo umano, secondo noi difficilmente sbaglieranno un colpo.
Tracklist
01. Forever Outsider
02. Where August Mourn
03. Stories
04. A Dandelion Cipher
05. The Beholder (feat. James LaBrie)
06. In The Absence Of Sun
07. Eternal Nocturnal
08. Escape Of The Phoenix
09. You From You
10. Leaden Saints
11. Run
12. The Darkness In You
Lineup
Tom S. Englund: vocals, guitars
Henrik Danhage: guitars
Rikard Zander: keyboards
Johan Niemann: bass
Jonas Ekdahl: drums