Epica – Omega
Il 23/02/2021, di Dario Cattaneo.
Gruppo: Epica
Titolo Album: Omega
Genere: Symphonic Metal
Durata: 70 min.
Etichetta: Nuclear Blast
Distributore: Warner
Forse la cosa più onesta che possiamo fare per introdurre la recensione di ‘Omega’, ottava fatica in studio degli Epica, è soffermarci un attimo su quella che è – a nostro avviso – la caratteristica principale e maggior punto di forza della band olandese. Ebbene, pensando a come iniziare questo scritto, ci siamo trovati a realizzare che, dopo quasi una ventina di anni di carriera della band, non vediamo un vero e proprio percorso. Sembra strano da dire, ma non riusciamo a definire dei ‘paletti’ chiari come “gli Iron prima di ‘Powerslave’” o “i Nightwish di ‘Once’” oppure ‘I Metallica del periodo thrash’… No. Abbiamo una band con otto album diversi in diciassette anni, e ognuno di loro – ma veramente ognuno, lo sottolineiamo – è un perfetto ritratto delle caratteristiche della band. Sembra una banalità; ma non stiamo sostenendo che ogni album è fedele fotografia dell’epoca in cui è stato scritto, quello è scontato per tantissime band. La nostra sorpresa (e anche un po’ ammirazione) viene dal fatto che ogni album è fedele fotografia della band stessa. In toto. Incredibile se ci pensiamo, visto che non stiamo parlando di una band che fa dell’immobilismo stilistico la propria bandiera, anzi. Il punto è che ‘Consign To Oblivion’ co ‘The Divine Conspiracy’ ci sembrano descrivere gli Epica attuali tanto quanto ‘The Quantum Enigma’ o questo ‘Omega’, e sono album fortemente diversi. È come guardare un enorme diamante da diverse angolazioni, e vedere colori diversi su ogni faccia, perché la forma peculiare della gemma riflette la stessa fonte luminosa in maniera diversa ogni volta.
Questa introduzione così lunga serve ad inquadrare il nocciolo del discorso: ‘Omega’ è un album degli Epica, e – come tale – si può tranquillamente guardare, ascoltare, godere, in maniera completamente indipendente dagli altri. È un album in cui la personalità dei musicisti, di ogni singola canzone, regna; un lavoro in cui la violenza del riffing, la cupezza del growl, la soavezza delle vocals di Simone, la pomposità degli arrangiamenti e in generale i vari dosaggi symphonic, cinematic, progressive e power sono tutti presenti, solo costruiti con angoli e inclinazioni diverse, creando in uscita riflessi come dicevamo diversi. C’è tutto in questo album quindi, e ogni canzone è fiera alfiere di se stessa. ‘Abyss Of Time’ ad esempio gioca con un immediatezza e orecchiabilità che mancava da qualche anno alla band, e mette in campo un vero e proprio duetto growl/clean vocals che definisce alla perfezione le strofe, prima di un bel bridge e un irresistibile ritornello. L’aspetto più gotico e spigoloso di ‘Requiem For The Indifferent’ lo si trova ben rappresentato in ‘The Skeleton Key’, con una Simone che non deve nemmeno puntare su timbrica ed estensione per far venire la pelle d’oca: le basta la sua semplice capacità interpretativa per mandare al cielo le strofe a lei assegnate. ‘Dancing In The Hurricane’ sull’album precedente presentava netti elementi di musica etnica medio orientale, ed ecco che qui quell’aspetto, quella faccia del diamante, la vediamo ancora più chiara con ‘Code Of Life’ e ‘Ring Of Salomon’ brani che incorporano ed esaltano appunto quell’aspetto della musica della band olandese. E possiamo andare avanti così per tutti i brani, citando l’approccio bombastico di ‘Gaia’, il tiro power di ‘Freedom’ o la grazia lirica di ‘River’, e così facendo facciamo comunque un torto a ognuno di essi, visto che in ciascuno c’è più che un unico elemento predominante, e ogni brano, come già sostenuto in precedenza, finisce per essere comunque un diverso scatto della stessa entità Epica ma da una diversa angolazione.
Una nostra preferenza? Beh, sì, rimanendo fedeli a quando abbiamo sostenuto su questa trentina di righe, possiamo dirvi che ‘Omega’ ci è piaciuto di più di ‘Holographic’ e ‘Requiem’, più o meno quanto ‘The Divine Conspiracy’ e poco meno di ‘The Quantum Enigma’ o ‘Design Your Universe’, che rimane il nostro preferito. Ma è un nostro giudizio, che di solito nelle recensioni omettiamo, solo perché ci piace il colore emesso da quella angolazione cui il disco guarda. Per il resto quindi lasciamo la scelta a voi: ‘Omega’ potrà diventare presto il vostro preferito in fretta o rimanere un ottimo album di una discografia senza passi falsi; ma sarete comunque sempre voi a decidere. Di certo è che gli Epica ci hanno regalato un altro – l’ottavo – scatto sulla loro visione della musica. E ne siamo felici.
Tracklist
01. Alpha – Anteludium
02. Abyss Of Time – Countdown To Singularity
03. The Skeleton Key
04. Seal Of Solomon
05. Gaia
06. Code Of Life
07. Freedom – The Wolves Within
08. Kingdom Of Heaven Pt.3 – The Antediluvian Universe
09. Rivers
10. Synergize – Manic Manifest
11. Twilight Reverie – The Hypnagogic State
12. Omega – Sovereign Of The Sun Spheres
Lineup
Simone Simons: lead and backing vocals
Mark Jansen: guitars, growled vocals
Isaac Delahaye: guitars
Coen Janssen: piano, synthesizer
Rob van der Loo: bass
Ariën van Weesenbeek: drums, vocals