Wardruna – Kvitravn

Il 22/01/2021, di .

Gruppo: Wardruna

Titolo Album: Kvitravn

Genere: , ,

Durata: 65 min.

Etichetta: Sony Music

Distributore: Sony

85

‘Kvitravn’, il corvo bianco.
Il blu salato del mare che si insinua in strette spaccature di falesia scura pennellate dal verde del muschio e dal bianco del ghiaccio. Gocce di pioggia battono sulle foglie e la nebbia si dirada in una foresta di betulle. Battito d’ali, fruscio del vento, un lupo ulula. I flauti, i corni, le pelli dei tamburi che vibrano. Ombre.
Gli dèi camminano con i mortali. O meglio, gli emissari degli dei camminano tra i mortali.
Nel caso specifico Einar Selvik, ormai rodato etnomusicologo, ci narra la storia di scenari antichi, di protagonisti immortali delle culture più recondite, profetici animali bianchi, corvi, lupi, cervi, che fungono da tramite con un mondo mistico e spirituale e portano un messaggio di cambiamento e speranza. Lo fa alla sua maniera, con quello che è diventato lo stile dei Wardruna, inconfondibile, viscerale ma sempre più raffinato e definito. Con il supporto delle voci glaciali e melodiose di Lindy-Fay Hella e Kirsten Bråten Berg, tutto l’arsenale di strumentazione antica come lire kravik, bukkehorn, talharpa e altri strumenti dai tanto impronunciabili nomi quanto curiosi suoni, i Wardruna hanno scritto un disco surreale e maturo, hanno composto atmosfere evocative e ipnotiche, un disco che ammalia e proietta l’ascoltatore in un indefinito ed incontaminato passato, comune a tutte le culture arcaiche.
Profondo e affascinante, essenziale e dinamico, nessun virtuosismo ma tanta pancia. Si, perché ‘Kvitravn’ è viscerale, scuote il richiamo alle origini, un richiamo alla purezza che giace sepolto da tonnellate di bytes e pixel nelle nostre anime, amplifica i sensi, costringe quasi alla natura, a quella dimensione atavica che, nonostante la superficiale modernità, ci appartiene. Le sensazioni che lascia ‘Kvitravn’ sono nostalgia e solennità, quasi desiderio per la sacralità eterna di un mondo la cui aria tutti vorremmo respirare almeno una volta.

Tracklist

01. Synkverv (Turn-sight)
02. Kvitravn (White Raven)
03. Skugge (Shadow)
04. Grá (Grey)
05. Fylgjutal (Speech of the Fetch)
06. Muninn (Memory)
07. Kvit Hjort (White Stag)
08. Viseveiding (Song-hunting)
09. Ni (Nine)
10. Vindavlarljod (Song of the wind-bred)
11. Andvevarljod (Song of the Spirit-weavers)

Lineup

Einar ‘Kvitravn’ Selvik: vocals, all instruments
Lindy Fay Hella: vocals, flute
Arne Sandvoll: backing vocals, percussions
HC Dalgaard: backing vocals, percussions, drums
Eilif Gundersen: horns, flutes
John Stenersen: moraharpa