Soilwork – A Whisp Of The Atlantic
Il 07/12/2020, di Stefano Ricco.
Gruppo: Soilwork
Titolo Album: A Whisp Of The Atlantic
Genere: Alternative Metal, Melodic Death Metal, Progressive Death Metal
Durata: 36 min.
Etichetta: Nuclear Blast
Distributore: Warner
Dodicesima fatica per i Soilwork e una delle loro imprese discografica più riuscite, per lo meno da qualche tempo a questa parte. Sfortunatamente dobbiamo accontentarci di un EP di cinque tracce, a circa due anni di distanza dal precedente ‘Verkligheten’ dove la band svedese ribadiva il proprio evidente approccio melodico al genere death, alimentando ulteriormente il divario tra detrattori ed estimatori. Con ‘A Whisp Of The Atlantic’ i propositi sembrano cambiare. Se il gruppo non disconosce certamente il proprio trade-mark vincente, con melodie e refrain invincibili, ci troviamo di fronte anche ad una forte componente progressive, a passaggi piuttosto aggressivi e arrabbiati, alla volontà di arricchire quella formula collaudata ormai da anni, apprezzata da molti come rifiutata da tanti altri. Il disco apre con la title-track, una lunga suite di sedici minuti, dalle iniziali e finali atmosfere jazz, che ritroviamo a metà traccia: brano dolce e avvolgente quanto potente nelle sonorità aggressive che lo connotano e nel riff subito pronto a creare una frattura con le intenzioni iniziali. La voce di Strid si dimostra duttile, sì tenera e sinuosa, ma anche indomita e aggressiva laddove necessario e i momenti per esplodere non mancano. Una grande ricchezza di sonorità e una struttura complessa rendono il brano una piccola perla nella discografia della band, in grado di suscitare forti e contrastanti emozioni, e non è affatto scontato. Nonostante la grandiosa apertura, i brani a seguire mostrano comunque personalità, sono perfettamente allineati. ‘Feverish’ ha un carattere selvaggio, apparentemente ammansito da un bel refrain, ma si dimena e si fa notare, arricchita da una bella chiusura con violini. Veloce irrompe ‘Desperado’, brano aggressivo ma al contempo catchy, niente di cui meravigliarsi in casa Soilwork. Seppur incalzante nella sezione ritmica e piuttosto veloce durante l’assolo, ‘Death Diviner’ è il brano maggiormente melodico e in qualche modo ammiccante, con un riff ben piazzato, territori in cui la band sa muoversi egregiamente: bravi. L’EP chiude con energia con ‘The Nothingness And The Devil’, dal ritmo sostenuto e da melodie in qualche modo sofferte. I Soilwork hanno fatto parlare molto di sé e lo faranno anche con ‘A Whisp Of The Atlantic’, che ci restituisce una band in ottima salute. Di certo non deludono…almeno me.
Tracklist
01. A Whisp Of The Atlantic
02. Feverish
03. Desperado
04. Death Diviner
05. The Nothingness And The Devil
Lineup
Björn “Speed” Strid: vocals
Sven Karlsson: keyboards
Sylvain Coudret: guitars
David Andersson: guitars
Bastian Thusgaard: drums
Rasmus Ehrnborn: bass