Vanden Plas – The Ghost Xperiment – Illumination

Il 04/12/2020, di .

Gruppo: Vanden Plas

Titolo Album: The Ghost Xperiment - Illumination

Genere:

Durata: 61 min.

Etichetta: Frontiers

Distributore: Frontiers

72

Passa un solo anno sul calendario ed ecco puntuali i tedeschi Vanden Plas a mandare sul mercato ‘The Ghost Xperiment – Illumination’, seguito della parte intitolata ‘The Ghost Xperiment – The Awakening’, pubblicata appunto l’anno scorso. Considerata la contemporaneità della scrittura dei vari brani collezionati sui due lavori; notiamo subito che i vari passaggi qui presentati vivono di fatto di approcci, costruzioni e alchimie del tutto simili; facile considerarli alla fine come un unico pachidermico lavoro intitolato ‘The Ghost Xperiment’ piuttosto che due album separati, come sono invece stati messi sul mercato. D’altronde, stessi personaggi e stessa linea narrativa (una ghost story, ndr.) in concept elaborati come questo vuol sovente dire stesse atmosfere e stesse sonorità, cosa che qui puntualmente si è verificata.

Non deve stupire quindi l’attacco di ‘When The World Is Falling Down’, basato sulle medesime coordinate dell’omonimo brano conclusivo di ‘The Awakening’: il progressive metal potente ma anche oscuro e malinconico dei Nostri si presenta di fatto come del tutto immutato; addirittura il vorticoso riffing iniziale del brano pare riprendere pari passo lo stesso impasto ritmico del brano già citato! Dopo questa primo – esaltante – passaggio, abbiamo un prolungarsi delle stesse sonorità anche sulla successiva ‘Under The Horizon’ (forse un pelo più melodica); ma a stupirci è però invece il terzo brano in scaletta, quella ‘Black Waltz Death’ che non dubitiamo entrerà in fretta nelle preferenze di ogni fan. Power ballad solo in senso lato e per metà della sua durata; la composizione è infatti davvero un piccolo gioiello, uno di quei pochi brani in grado di incorporare in dosi uguali prog, heavy metal e metallo sinfonico senza… lasciare grumi, se vogliamo dirla in termini culinari. Più cupa e umorale si rivela la successiva ‘The Lonely Psychogon’, brano elaborato ma che forse ci ha annoiato un po’; però il lato più heavy della compagine tedesca è fortunatamente pronto ad essere esplorato a fondo dalla successiva ‘Fatal Arcadia’, un pezzo potente e diretto che seppur durando quasi nove minuti non si perde troppo in divagazioni, e ci offre come bonus prestazioni sopra le linee dei della coppia ritmica Lill/Thorsen, il primo dei quali assolutamente ben chiamato in causa nel supportare il marziale riffing del fratello Stephen. Curioso parlare di suite in un lavoro in cui la media delle canzoni dura sopra gli otto minuti, ma soprattutto a livello lirico il titolo di suite dell’album lo merita la successiva ‘The Ouroboros’, tredici minuti di viaggio attraverso tutte le sfaccettature del suono Vanden Plas. Con le potenti rullate di un Andreas Lill davvero in forma l’album va poi verso la propria conclusione, rappresentata da ‘Ghost Engineeers’, ballad pianistica che bene assolve il proprio incarico di mettere la parola fine ad un album sì complesso ma comunque emotivo e coinvolgente il giusto per mantenere l’attenzione.

Se ci aggiungiamo poi la ricca e interessante trama di fondo, basata sul cosiddetto ‘Philip Experiment’, studio parapsicologico condotto a Toronti nell’ormai lontano 1972 dai dottori Owen e Whitton, ecco che ci troviamo tra le mani un altro ottimo lavoro firmato Vanden Plas. Non siamo al livello di ‘Beyond Daylight’ o ‘Christ.0’, i nostri capitoli preferiti della discografia del combo tedesco, però il lavoro è, lo ribadiamo, molto buono, competendo ad armi pari con la saga precedente, ‘Chronicles Of the Immortals’ e ponendosi come superiore a ‘The Seraphic Clockwork’. Non c’è male.

Tracklist

01. When The World Is Falling Down
02. Under The Horizon
03. Black Waltz Death
04. The Lonely Psychogon
05. Fatal Arcadia
06. The Ouroboros
07. Ghost Engineers
08. Krieg Kennt Keine Sieger (Bonus Track – Saltatio Mortis cover)

Lineup

Andi Kuntz: vocals
Stephan Lill: guitars
Gunter Werno: keyboards
Torsten Reichert: bass
Andreas Lill: drums