Autopsy – Live In Chicago
Il 30/11/2020, di Nick Guglielmi.
Gruppo: Autopsy
Titolo Album: Live In Chicago
Genere: Death Metal
Durata: 66 min.
Etichetta: Peaceville Records
Distributore: Audioglobe
Tanto per sgomberare il campo da ogni possibile fraintendimento o dubbio, possiamo cominciare dalla fine: se sei un fan del death metal e degli Autopsy non potrai che apprezzare questo bellissimo live, mentre se non sei familiare con la band e il genere, ti do un consiglio: stay away!
‘Live In Chicago’ rappresenta il primo live registrato professionalmente dalla band, e arriva trentatré anni dopo che gli Autopsy hanno avviato la loro gloriosa carriera, e che ha visto anche una lunga pausa di quindici anni tra il 1995 ed il 2010. Il live rappresenta quindi una sorta di coronamento e celebrazione di un percorso che speriamo continui a donarci altre soddisfazioni andando avanti.
La resurrezione degli Autopsy che, come dicevamo, è avvenuta nel 2010, ha del miracoloso, considerando che i californiani sono stati capaci di riprendere il cammino interrotto così tanti anni prima come se nulla fosse, partorendo nuove mostruosità sonore che non hanno nulla da invidiare, o quasi, ai capolavori di inizio carriera.
Cominciamo con una breve premessa: le intenzioni della band, come ci ha raccontato lo stesso Chris Reifert nel corso della nostra recente intervista, erano quelle di registrare professionalmente una serie di concerti programmati per il 2020 tra Europa e USA, per poi selezionare con cura ed estrarre le migliori prestazioni, riunendole in un doppio live da pubblicare con calma nel 2021. Il COVID-19 ha stravolto i piani della band, che si è trovata a dover cancellare tutte le date programmate per il 2020, a eccezione proprio di quella di Chicago, che si è svolta al margine dell’inizio della pandemia, a inizio marzo. Fortunatamente, l’unica registrazione disponibile ha passato il vaglio di Chris e compagni, che hanno quindi deciso di procedere all’inclusione nel live album dell’intero show di Chicago.
Data la premessa e potendo quindi contare su materiale limitato, temevo che ne avrebbe risentito la qualità complessiva della prestazione dei nostri, che tra parentesi mai e poi mai ricorrerebbero a sovra-incisioni o correzioni per eliminare eventuali “stecche”, ma ben presto i miei timori sono stati fugati dalle evidenze di una prestazione con i controfiocchi! La band appare in grande forma e chiaramente si sta divertendo enormemente suonando death metal brutale oltre i cinquanta anni, e questa “leggerezza” e totale assenza di pressioni emerge chiaramente nel corso del live e viene evidenziata da un affiatamento che non può che essere il risultato di decenni trascorsi insieme in cantina e sui palchi. Anche la produzione è ben bilanciata e di ottimo livello: tutti gli strumenti e la voce di Chris sono ben distinguibili nel mix, per nulla caotico o confuso. Ottime prestazioni da parte di tutti, ma la voce di Chris merita una citazione particolare, data la sua incredibile capacità di riprodurre alla perfezione anche dal vivo le atmosfere cupe, tetre e maniacali catturate nei lavori in studio.
La scaletta sarà di enorme gradimento per i fans di vecchia data, tra i quali mi annovero, ma allo stesso tempo rappresenta paradossalmente forse l’unico punto di critica, almeno da parte mia, di questo live. Dei diciotto brani che compongono la scaletta, nove sono estratti dal primo album ‘Severed Survival’ e quattro dal secondo, ‘Mental Funeral’. Questi due lavori rappresentano senza dubbio l’eccellenza della produzione degli Autopsy, ma è pur vero che nel tempo sono stati seguiti da molti altri lavori degni di nota, uno fra tutti l’album di ritorno del 2011, ‘Macabre Eternal’, per nulla rappresentato in scaletta. A maggiore ragione, essendo questo il primo live vero e proprio degli Autopsy, a parere del sottoscritto sarebbe stato auspicabile selezionare una scaletta che fosse maggiormente rappresentativa di tutta la produzione della band, e non così fortemente focalizzata sui primi lavori. Il fatto che compaia, a fine concerto, addirittura una cover dei Bloodbath (prima band del chitarrista Danny Coralles, da non confondersi con i Bloodbath svedesi), per quanto riuscita, non fa che rafforzare il mio disappunto. Nota positiva invece l’inserimento in scaletta di un brano nuovo, ‘Maggots In The Mirror’, che fa ben sperare per il nuovo disco che dovrebbe vedere la luce, COVID-19 permettendo, nel corso del 2021.
In conclusione, ‘Live In Chicago’ rappresenta un’ottima aggiunta ad una già ricca collezione di lavori partoriti dagli Autopsy ed una degna celebrazione per una band storica per il death metal, che arriva al momento giusto, dato che per poterci gustare un nuovo disco bisognerà pazientare ancora un bel po’ di tempo…
Tracklist
01. Severed Survival
02. Twisted Mass Of Burnt Decay
03. Disembowel
04. Ridden With Disease
05. In The Grip Of Winter
06. Arch Cadaver
07. Fleshcrawl
08. Torn From The Womb
09. Embalmed
10. Gasping For Air
11. Voices
12. Maggots In The Mirror
13. Burial
14. Critical Madness
15. Service For A Vacant Coffin
16. Pagan Saviour
17. Charred Remains
19. Fuck You!!!
Lineup
Danny Coralles: guitars
Eric Cutler: guitars
Chris Reifert: drums, vocals
Joe Trevisano: bass