Marilyn Manson – We Are Chaos
Il 05/10/2020, di Gianfranco Monese.
Gruppo: Marilyn Manson
Titolo Album: We Are Chaos
Genere: Gothic Metal
Durata: 43 min.
Etichetta: Loma Vista Recordings
Giunti al 2020, i fan del Reverendo (vecchi e nuovi) sanno cosa aspettarsi, musicalmente parlando. Lo sanno da parecchio: la sua proposta, soprattutto da ‘Eat Me, Drink Me’ in poi, a voler essere sinceri, non è cambiata molto nel corso degli anni. Non si disturbino quindi, alcuni di loro, nel pretendere un nuovo ‘Antichrist Superstar’ o ‘Mechanical Animals’: dovesse accadere, sarebbero comunque in grado di affossarlo, con frasi (già lette nel 2008 per i Metallica di ‘Death Magnetic’) del tipo “certe sonorità riuscivano meglio vent’ anni fa.”
Il brutto, ma allo stesso tempo il bello, credo sia proprio questo: per Manson, riproporre sonorità che risultarono innovative e rivoluzionarie all’epoca disorienterebbe. Non in quanto scadenti, ma semplicemente perché fuori contesto. Questo in quanto ai tempi non solo la si capiva, ma la si viveva e respirava quella proposta che tanto impazzava a braccetto con il Nu Metal. Oggi, a parte per chi l’ ha vissuta, non verrebbe capita. E la veloce fruizione, unita a un disinteresse d’informazione da parte dell’ascoltatore aiuterebbe, purtroppo, ad accantonarla.
Personalmente, credo sia stato anche questo a direzionare la maturazione del Reverendo post ‘The Golden Age Of Grotesque’. Maturazione che, nel nuovo ‘We Are Chaos’, prodotto assieme a Shooter Jennings (conosciuto sul set di ‘Sons Of Anarchy’) e concluso in epoca pre-quarantena italiana, non vede grosse novità rispetto al recente passato discografico.
Superata, infatti, la valida opener ‘Red Black And Blue’, con i suoi richiami ad ‘Antichrist Superstar’, la title-track e ‘Chase The Dead’ (che, assieme a ‘Solve Coagula’, riporta a quanto sperimentato in ‘Mechanical Animals’), brani validi per il Manson di oggi, risultano comunque intrisi di quel Gothic Rock che, non so voi, ma ho sempre ritenuto meglio eseguito da altre band, H.I.M. su tutte.
Tuttavia, a confronto soprattutto con il precedente ‘Heaven Upside Down’, questo è un buon inizio. A proseguire su binari fedeli a ciò ci pensano due semi ballad: ‘Paint You With My Love’, che pur sembrando per i primi due minuti e mezzo più un pezzo dei One Republic che altro, si salva grazie ad un sofferto finale, e ‘Half-Way And One Step Forward’, che ha il solo difetto di durare poco. Troppo poco. Al di là di questo, si presti attenzione proprio ai due brani appena citati, perché credo che, assieme ad altri (‘Don’ t Chase The Dead’, ‘Perfume’ e ‘Broken Needle’) meglio rappresentino l’ artista. Dovesse un neofita, oggi, chiederci quale sia la sua proposta, questi nuovi brani ne sono delle giuste rappresentazioni: delle Gothic semi ballad passabili in radio intrise, qualcuna più qualcun’ altra meno, di echi Industrial.
Con ‘Infinite Darkness’ i toni si fanno interessanti: cupi nelle strofe, crudi nei ritornelli. Ecco, se tutto l’album contenesse brani accattivanti (pur nella loro semplicità e senza gridare a capolavori) come questo, credo che a più di un fan si stamperebbe un bel sorriso in faccia. Ma siamo sicuri di pretendere ancora ciò da un artista ormai cinquantunenne? Non potrebbe, alla lunga, risultare patetico? A conti fatti, credo sia meglio un’ onesta e variegata release come questa in cui, piaccia o meno, il Reverendo è a suo agio. Troviamo infatti qualche brano il cui scopo è di riportarci indietro nel tempo, smorzato da una semi-ballad, con qua e là qualche brano piacione e/o una ballad (come la notevole ‘Broken Needle’, posta in chiusura, a detta di chi scrive miglior brano dell’ album).
E se queste sfumature, prima, diversificavano album poi non tanto validi (‘Heaven Upside Down’), qui il risultato è nettamente superiore, e piace.
Personalmente a fianco del valido ‘The Pale Emperor’, ‘We Are Chaos’ è un (altro) album che probabilmente ai voti potrà anche essere poco più che sufficiente ma che, soprattutto ascolto dopo ascolto, convince. La speranza è che con la prossima release Manson, restando semplicemente sé stesso e pubblicando un altro lavoro onesto, alzi ulteriormente l’ asticella.
Tracklist
01. Red Black And Blue
02. We Are Chaos
03. Don’ t Chase The Dead
04. Paint You With My Love
05. Half-Way And One Step Forward
06. Infinite Darkness
07. Perfume
08. Keep My Head Together
09. Solve Coagula
10. Broken Needle
Lineup
Marilyn Manson: vocals
Paul Wiley: guitars
Juan Alderete: bass
Brandon Pertzborn: drums