Lik – Misanthropic Breed
Il 02/10/2020, di Andrea Del Prete.
Gruppo: Lik
Titolo Album: Misanthropic Breed
Genere: Swedish Death Metal
Durata: 40 min.
Etichetta: Metal Blade
Distributore: Audioglobe
Tutto in ordine e come da previsione. Si potrebbe concludere così la recensione del nuovo nato in casa Lik, band dell’ultima (convincente) ondata swedish death metal. I tre loschi figuri (ora in quattro, con l’entrata in pianta stabile del bassista Joakim Antman) continuano imperterriti a seguire la scuola di Stoccolma, che vede essere ancora oggi ‘Left Hand Path’ (A.D. 1989) degli Entombed, pietra (nera) di paragone. Nessuna novità in seno ai nostri: tupa tupa, chitarre motosega, accelerazioni seguite da rallentamenti mortiferi e voce direttamente dall’oltretomba. Un bel sentire per gli amanti di certe sonorità, forte di una produzione in linea con i tempi, ma fedele al suono forgiato dal maestro Tomas Skogsberg, una trentina di anni orsono (!). Valido il songwriting, ma (forse) un po’ stantio nel risultato finale. Come nelle precedenti uscite, l’intento del gruppo non è mai stato di innovare, ma dare sfogo al solo piacere di riproporre la musica amata, omaggiandola con lavori di qualità, che scatenassero (in)sano headbanging durante l’ascolto. Questa è la croce e delizia dei Lik, prendere o lasciare. Andare oltre gli stilemi consolidati dello swedish death non è mai stato in discussione e ‘Misanthropic Breed’, lo ribadisce in toto. Solo aggiustamenti di cesello (un basso mai così presente) e piccole variazioni in fase di scrittura (interessante l’omonimo intermezzo strumentale a spezzare la furia d’insieme). Un po’ poco per chi cerca nuovi sussulti, da parte di un genere che ha già detto tutto nella sua forma più tradizionale. Non siamo certamente dalle parti dei conterranei Morbus Chron (ora reincarnati negli Sweven) o degli statunitensi Horrendous, bands ugualmente giovani, ma che hanno saputo andare oltre, introducendo soluzioni alternative in una solida base swedish. Platter come ‘Sleepers In The Rift’ e ‘Ecdysis’ sono lì a ribadirlo. I citati limiti dei Lik possono essere un pregio per i defender, che troveranno letizia nonché un rinnovato ardore giovanile, nei quaranta (insani) minuti di ‘Misanthropic Breed’.
Tracklist
01. The Weird
02. Decay
03. Funeral Anthem
04. Corrosive Survival
05. Female Fatal To Thee Flesh
06. Misanthropic Breed
07. Flesh Frenzy
08. Morbid Fascination
09. Wolves
10. Faces Of Death
11. Becoming
Lineup
Chris Barkensjö: drums, vocals
Niklas “Nille” Sandin: guitars
Tomas Åkvik: vocals, guitars
Joakim “Myre” Antman: bass