Shining Black – Shining Black

Il 15/07/2020, di .

Gruppo: Shining Black

Titolo Album: Shining Black

Genere: , ,

Durata: 46 min.

Etichetta: Frontiers

Distributore: Frontiers

80

I lettori più attenti ai continui movimenti della scena classic metal italiana si ricorderanno che nel 2014, oramai sei anni fa, i Labyrinth avevano raggiunto una sorta di momento decisionale della propria carriera, che era stato accompagnato da alcuni grossi annunci. Ai tempi infatti una continuazione con Tiranti sembrava infatti poco probabile, e il nome del sostituito che era saltato fuori dopo una attenta cernita e valutazione in seno alla band stessa era stato di quelli grossi: nientemeno che la sirena Mark Boals, noto soprattutto per gli illustri trascorsi al fianco di Malmsteen. La storia poi però non ci ha regalato alcun disco dei Labyrinth con Boals alla voce, e infatti nel (bellissimo, è il caso di ricordarlo) ‘Architect Of Mind’ del 2017 abbiamo assistito felici al ritorno di Roberto al posto suo oramai da più di venti anni.

Ma qualcuno si ricordava di questi contatti tra il mastermind dei Labyrinth Olaf e Boals, e questo qualcuno pare sia stato proprio “patron Frontiers”, Serafino Perugino. Quando Olaf quindi sondò, in tempi più recenti, il terreno per la pubblicazione di un album solista probabilmente strumentale presso la label partenopea, la proposta di collaborare invece col bravo singer saltò fuori quasi spontaneamente. Alcuni mesi di songwriting, un fischio per chiamare a raccolta vari membri da Vision Divine e Labyrinth, registrazione, produzione ed eccoci sul mercato col prodotto della collaborazione trai due. Cominciamo subito con il sottolineare come questo disco non sia assolutamente in linea (quantomeno negli intenti) con la produzione Labyrinth. Ovviamente qualcosa in termini di sound c’è – dopotutto il compositore principale è lo stesso – ma qui non diremmo di provarci propriamente sul terreno dell’heavy power di cui da sempre il gruppo toscano è portabandiera. È piuttosto una sorta di heavy melodico con qualche sprazzo power ciò che sentiamo in queste dieci tracce; qualcosa che guarda forse più all’hard rock e all’AOR come risultato che alle frange più veloci dell’heavy classico, mantenendo però – lo rimarchiamo – un sound pesante tipicamente metal. Troviamo quindi brani veloci e tambureggianti che un bel po’ di DNA da Labyrinth e volendo Malmsteen l’hanno ereditato (‘My Life’, ‘Shining Black’), qualche brano più ragionato che alterna frangenti veloci a eleganti passaggi che impreziosiscono il tutto (‘Carousel’ è un ottimo esempio di classe e bravura coniugata a repentine accelerazioni) e anche alcuni passaggi malinconici e oscuri ma dalle melodie incredibilmente belle come ‘A Sad Song’. La voce di Boals rimane bellissima come ce la ricordavamo ma non tira troppo la corda; un po’ a voler seguire il discorso elegante e melodico dell’intero album, anch’essa si pone al servizio dei pezzi, risultando perfettamente integrata in esse. Mirabile inoltre il lavoro di Smirnoff (tastiere) su praticamente tutti i pezzi, ottimo complemento alle strutture e soprattutto agli assoli di Thorsen, qui davvero ispirati come nei migliori album della sua band madre.

Insomma, per fortuna che i sodalizi artistici anche se temporanei non finiscono tutti nel dimenticatoio qualora non si concretizzano: grazie a questi due artisti e al gruppo Frontiers che si è messo dietro, abbiamo la possibilità di ascoltare un altro bel prodotto della nostra musica preferita, creato in piena libertà artistica e senza i vincoli anche stilistici che un nome storico come quello dei Labyrinth avrebbe potuto imporre alla collaborazione tra questi due artisti.

Tracklist

01. The House Of The Fallen Souls
02. The Boogeyman
03. My Life
04. A Sad Song
05. Shining Black
06. Just Another Day
07. Where Are Your Gods
08. The Carousel
09. The Day We Said Goodbye
10. We Fall

Lineup

Mark Boals: vocals
Olaf Thorsen: guitars
Oleg Smirnoff: keys
Nik Mazzucconi: bass
Matt Peruzzi: drums