Bloody Heels – Ignite The Sky
Il 10/07/2020, di Dario Cattaneo.
Gruppo: Bloody Heels
Titolo Album: Ignite The Sky
Genere: Glam, Hard Rock, Melodic Rock, Sleazy, Street
Durata: 40 min.
Etichetta: Frontiers
Distributore: Frontiers
Arrivano dalla Lettonia questi interessanti Bloody Heels, ma dobbiamo ammettere che se avessimo ascoltato il promo di quesot ‘Ignite The Sky’ senza leggere le linee di accompagnamento, così a prima sensazione avremmo pensato sicuramente prima alla assolata California piuttosto che al freddo paese europeo posto dirimpetto alla Scandinavia. È anche vero che attraversando da lì il Mar Baltico in linea retta si arriva in Svezia, patria di molti act hard rock/sleaze di indubbio successo (Crashdiet, Hardcore Superstar), ma la cosa che ci ha colpito comunque di questo disco è proprio l’approccio caldo, sanguigno, sudaticcio delle zozze band della scena USA anni Otttanta.
Motley Crue, Skid Row, Ratt e Poison… chi più chi meno tutti questi gruppi sembrano aver lasciato un segno nella immaginazione e nei gusti di questi quattro ragazzi lettoni, con risultati che – lo diciamo subito – non raggiungono il livello di freschezza e di esplosività delle band sopracitate, ma il piedino sotto al tavolo lo fanno muovere eccome. Accanto a pezzi ‘nati per spaccare’ come la title-track e la successiva ‘Criminal Masterminds’ troviamo infatti ritmate hit da classifica come ‘No Matter’, o pezzi con gli Anni ’80 stampigliati sulle cromature come ‘Sugar Spice’. Tutto bello, un bel suono, un buon tiro… esattamente come la classica bionda dalle curve al punto giusto che ci immaginiamo quando pensiamo a questo tipo di musica. Hard rock, Sleaze e Glam si mischiano con dosaggi sempre variabili, dando vita a momenti più radiofonici come ‘Farewell To yesterday’ ma anche più abrasivi come l’intimidatoria ‘Stand Your Ground’. Rimane anche tempo per qualche brano (uno solo in realtà) con maggior personalità come ‘Black Swan’ ed ecco che il disco finisce, lasciandoci nella mente poco altro che qualche strofa e ritornello, ma dandoci comunque l’impressione forte di esserci divertiti durante questi quaranta minuti.
Simile nella resa ma anche un po’ nelle coordinate musicali dall’ultimo album dei Black Star Riders di Ricky Warwick (tra tutti i nomi citati è stato quello che mi è venuto più in mente oltre ai Crashdiet), ‘Ignite The Sky’ è un album che ci sentiamo di consigliare a chi non sta facendo una vera e propria ricerca di qualcosa di specifico, ma vuole solo musica divertente ad alto voltaggio, per un po’ di sano divertimento senza impegno. Non è forse quello che cerchiamo tutti?
Tracklist
01. Ignite The Sky
02. Criminal Masterminds
03. No Matter
04. Sugar & Spice
05. Farewell To Yesterday
06. Black Swan
07. Stand Your Ground
08. Thin Line
09. Silhouette
10. Healing Waters
11. Streets Of Misery
Lineup
Vicky White: vocals
Harry Rivers: guitars
Gunn Everett: bass
Gus Hawk: drums